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Frosinone, Provincia, Di Nota: al centro del dibattito i programmi per il rilancio del territorio

Le elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale dovrebbero essere occasione per la politica per rilanciare e rinnovare il suo compito di strumento finalizzato al bene comune. Strumento privilegiato proprio alla luce della riforma Del Rio che...

Le elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale dovrebbero essere occasione per la politica per rilanciare e rinnovare il suo compito di strumento finalizzato al bene comune. Strumento privilegiato proprio alla luce della riforma Del Rio che ha trasformato l'Ente, le competenze e la sua gestione. Al cento del dibattito di questi giorni di avvicinamento all'appuntamento elettorale del 12 ottobre dovrebbero esserci i programmi, le iniziative, le linee guida di azione per invertire il trend di una crisi che la Ciociaria sta vivendo in maniera forte. Sarebbe opportuno che lo scontro tra gli schieramenti, da rinviare alle elezioni politiche e regionali, lasciasse il posto all'azione comune per la nostra comunità. Purtroppo, invece, stiamo assistendo a tutt'altro, secondo metodologie e sistemi che hanno portato il nostro paese ad arrancare e annaspare sull'orlo di un burrone da cui è sempre più difficile tirarsi fuori, se non con uno sforzo comune, in cui tutti remino dalla stessa parte. Ecco perché mi sento di rilanciare l'idea che al centro del prossimo progetto di governo della Provincia sia fondamentale discutere dell'idea e delle azioni susseguenti per rilanciare questo territorio, basando tale progetto sulle capacità, le competenze, le qualità di una classe dirigente finalmente responsabile. Il territorio, a partire dai tanti amministratori locali, dai cittadini, è stanco e sfiduciato rispetto alle solite chiacchiere vuote: c'è bisogno di concretezza e di capacità. Purtroppo questa sfiducia da parte degli amministratori stenta ad esser manifestata, ma c’è ed è forte. Ecco perché va cambiata la rotta, soprattutto c'è bisogno di valorizzare e dare il giusto riconoscimento ad esperienze amministrative positive, come è stato certamente l'ultimo anno e mezzo di governo a Palazzo Gramsci. Se non si mettono da parte le posizioni di parte, chiunque risulterà vincitore il 12 ottobre comunque sarà un vincitore parziale. Ma soprattutto perderà un territorio. Ci sono omenti della storia, e questo lo è, in cui vanno messi da parte i colori e le appartenenze e occorre lavorare unicamente per l'interesse comune.

Antonio Di Nota – vicesindaco Colle san magno

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