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Sabato, 20 Aprile 2024
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Frosinone, Scalia: "un errore il trasferimento del centro trasfusionale”. Spilabotte scrive a Zingaretti. Abbruzzese “province per sanità territorio serie B”

"Mi auguro che il Presidente Zingaretti riveda i motivi della scelta e  i rimoduli il decreto con il quale si dispone il trasferimento del centro trasfusionale dell'ospedale Spaziani tenendo conto delle ragioni oggettive che vengono poste dai...

"Mi auguro che il Presidente Zingaretti riveda i motivi della scelta e i rimoduli il decreto con il quale si dispone il trasferimento del centro trasfusionale dell'ospedale Spaziani tenendo conto delle ragioni oggettive che vengono poste dai medici". Così il Senatore Francesco Scalia in merito alle notizie sul decreto del commissario ad acta per la Sanità, Nicola Zingaretti, che dispone la chiusura del centro trasfusionale di Frosinone ed il trasferimento del servizio presso il Policlinico di Roma Tor Vergata. "Dalle notizie in mio possesso - continua Scalia - sembrerebbe che la decisione sia stata assunta senza che si sia svolto un sopralluogo della struttura frusinate,non permettendo quindi di valutare con oggettività i requisiti strutturali e organizzativi del centro". "Il centro trasfusionale di Frosinone - conclude Scalia - raccoglie circa 12.000 unità di sangue ed è il primo nella regione Lazio nella produzione di plasma di categoria B, cioè quello utilizzato per l'ottenimento di farmaci ed emoderivati come l'albumina, Ig vena, fattori ed inibitori dell'emostasi, per il quale l'Italia non risulta essere ancora autosufficiente. Credo che il centro trasfusionale di Frosinone sia un vero punto di eccellenza della nostra sanità che andrebbe potenziato e messo a servizio di un più vasto territorio".

CENTRO DI MEDICINA TRASFUSIONALE DI FROSINONE, LETTERA APERTA DELLA SENATRICE MARIA SPILABOTTE AL PRESIDENTE NICOLA ZINGARETTI

Caro Presidente,

la nuova amministrazione regionale ha dato importanti segnali ai cittadini: decisi tagli ai costi della politica; il progetto delle case della salute che, attraverso la medicina di prossimità, potrà segnare una svolta nell'assistenza sanitaria; l'utilizzo di tutti i fondi europei per il 2013; un quadro di sviluppo regionale in cui le province sono considerate in pieno. Anche il nostro territorio ha avuto le giuste attenzioni, lo dimostrano, ad esempio, l'importante accordo di programma siglato per il rilancio dell'economia dell'area nord della nostra provincia ed il rifinanziamento della legge 46 per il sud del frusinate. Per questo ha destato sorpresa la decisione di spostare il centro di medicina trasfusionale dall'ospedale Spaziani di Frosinone a Tor Vergata (Roma). Una decisione in controtendenza con quanto finora visto ed annunciato dai programmi dell'amministrazione Zingaretti, tra l'altro senza la doverosa concertazione con gli addetti ai lavori di zona. La riorganizzazione della rete dei servizi trasfusionali non appare improntata nell'ottica delle reali esigenze del territorio, mettendo anche a rischio l'attenzione ai temi della qualità e della sicurezza del prodotto trasfusionale. E' bene ricordare che la nostra Provincia ha una diffusione delle attività di raccolta sangue su tutti i presidi ospedalieri del nostro territorio che garantiscono, nonostante la viabilità non eccellente, che il prodotto possa essere lavorato entro le 6 ore dal prelievo per ottenere la produzione di plasma fresco congelato di categoria B cioè il plasma finalizzato all’ottenimento di farmaci ed emoderivati quali albumina, Ig vena, Fattori attivatori ed inibitori dell’emostasi per il quale l’Italia non risulta essere ancora autosufficiente. Infatti il Centro Trasfusionale di Frosinone è stato il primo nella Regione Lazio a produrre le più alte percentuali di plasma di categoria B arrivando fino al 94% nel 2012. Per questo non si comprendono i motivi dello spostamento a Tor Vergata, che provocherebbe una distanza dei punti di raccolta del nostro territorio oltre 100 km, rendendo non compatibile una lavorazione rapida delle unità con conseguente decremento di produzione di plasma B. In più questa scelta appare anche antieconomica, considerate le distanze. Diversamente il SIMT di Frosinone rappresenterebbe realmente il crocevia più consono per la zona sud, sud ovest del Lazio. Senza tralasciare che il declassamento del centro trasfusionale di Frosinone a raccolta e distribuzione del sangue svilirebbe anche le capacità e le professionalità tecniche acquisite negli anni dagli operatori del settore. Un centro che ha i requisiti tecnologici, strutturali ed umani per poter continuare a portare avanti l'attività di lavorazione del plasma nella provincia di Frosinone, impendendo una perdita notevole per l'intera sanità territoriale. Per tutte queste ragioni rivolto un appello accalorato all'amministrazione regionale per ripensare e rimodulare il provvedimento.

SANITA'; ABBRUZZESE (FI): ZINGARETTI SU EMERGENZA PRONTO SOCCORSO PROVINCE TERRITORI DI SERIE B

"E' palese come Zingaretti reputi le province del Lazio porzioni di territorio di serie B. Nonostante la bocciatura del suo piano di rientro per il deficit sanitario, e la recentissima ulteriore bocciatura per quanto concerne la classifica di gradimento dei governatori regionali, il presidente della Regione Lazio continua a perseverare in una politica poco attenta alle esigenze dei singoli territori. Infatti, soltanto dopo la levata di scudi da parte dei rappresentanti politici e sindacali, è arrivata la convocazione per i manager ASL e dirigenti dei Pronto Soccorso delle altre province ad un incontro, che si svolgerà giovedì, per discutere delle attuale criticità della rete di emergenza regionale". Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese, vice presidente della Commissione Sviluppo Economico, Lavoro e PMI.

"Voglio ribadire che tale atteggiamento è inaccettabile e che non esistono a mio avviso territori di serie a e serie b. La provincia di Frosinone vive un momento drammatico, la sanità è perennemente al di sotto degli standard qualitativi che le norme impongono. I pronto soccorso sono ormai al collasso, come in tutta la Regione. Quotidianamente i giornali ci mostrano le condizioni pietose in cui versano i nostri presidi sanitari, ma ancora una volta per ottenere un tavolo dove discutere una pianificazione in grado di risollevare le sorti del sistema sanitario provinciale abbiamo dovuto alzare la voce. A questo, si aggiunge un altro provvedimento come il trasferimento del centro trasfusionale a Roma, senza un'adeguata informativa che spieghi al territorio le motivazioni di tale atto. E' giunto il momento che il governo regionale ci spieghi quali sono i suoi veri intenti senza passare per i soliti spot ed annunci propagandistici". Ha concluso Abbruzzese.

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