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Frosinone, “Solidiamo”, una promessa diventata realtà

Si terrà sabato prossimo, 8 giugno 2013 alle ore 15 alla Villa Comunale, la presentazione del progetto “Solidiamo”, che si articola in due proposte  “Anchise” e “FormAzione”.

Si terrà sabato prossimo, 8 giugno 2013 alle ore 15 alla Villa Comunale, la presentazione del progetto “Solidiamo”, che si articola in due proposte “Anchise” e “FormAzione”.Come è noto il Comune di Frosinone, grazie alla volontà e all’impegno dell’amministrazione Ottaviani, è stato il primo ente pubblico in Italia ad avere avviato un’azione concreta di riduzione dei costi della politica. Fin dal giorno seguente al proprio insediamento, infatti, la giunta guidata dal Sindaco Nicola Ottaviani ha dato corpo al progetto “Solidiamo”, annunciato e presentato durante la campagna elettorale per le elezioni amministrative del 2012, che prevedeva il taglio del 50% degli stipendi dei politici comunali (sindaco e assessori in primis) e l’accantonamento dei soldi risparmiati in un fondo speciale, denominato appunto “Solidiamo” per finanziare progetti di natura sociale. All’esito dell’iter procedurale, culminato con le deliberazioni di giunta e di consiglio comunale del settembre 2012, si è proceduto al taglio ufficiale del 50% delle indennità di sindaco, assessori e presidente del consiglio comunale e dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali. Un atto concreto, tangibile con cui si è dato seguito a quanto già annunciato in campagna elettorale. L’amministrazione Ottaviani ha voluto dare un segnale forte ai politici di professione che intendono come fonte di reddito, anziché come volontariato sociale o come missione civica. Il progetto “Solidiamo” vuole rafforzare il valore della solidarietà, aiutando chi si trova in condizioni disagiate e dando uno speciale sostegno alle famiglie, in particolare a quelle numerose, che spesso si trovano a dover affrontare diverse difficoltà, rese talvolta più acute dalla mancanza o dall’insufficienza del lavoro, e vuole contribuire a costruire una società solidale che abbia a cuore il futuro delle nuove generazioni. Il fondo, alimentato per cinque anni di consiliatura, finanzia due distinte proposte, denominate “Progetto Anchise” e progetto “FormAzione”, al fine di sostenere la realtà degli anziani e quella dei giovani studenti del capoluogo, creando una favorevole interazione nei due rispettivi ambiti.

Il progetto “Anchise” sarà attivo già da quest’estate. E’ rivolto agli anziani ed è articolato in corsi di formazioni per l’utilizzo di internet e dei social network, per favorire la comunicazione con le nuove tecnologie; in corsi di attività fisica ed educazione alimentare; in corsi di musica e ballo, per incrementare la socializzazione; nella formazione di operatori “over 60” che possano svolgere attività di supporto alle istituzioni comunali. In particolare sono previsti: Laboratori artistici di ceramica, pittura, intarsio ed arti visive in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti, che metterà a disposizione quattro allievi istruttori di Frosinone. Corsi di alfabetizzazione informatica. Laboratori musicali in collaborazione con il Conservatorio di Musica “Licinio Refice” finalizzati a fornire una cultura musicale di base e ad acquisire competenze nell’uso degli strumenti musicali. Corsi di educazione alimentare, lingua straniera e scrittura creativa e cucito. Corsi di nuoto con giovani frusinati diplomati Isef. Viaggi culturali in musei, siti archeologici e monumentali. Visite guidate di due giorni per 350 unità a Napoli, Pompei, Ercolano, Perugia, Assisi, Tarquinia e Viterbo.

Dopo l’estate sarà la volta dei giovani con il progetto “FormAzione”. Saranno erogate, a favore dei ragazzi della nostra città 80 borse di studio da 500 euro circa per gli studenti universitari, 100 borse di studio da 200 euro circa per i frequentanti le scuole medie inferiori e 100 borse di studio per alunni di scuola media superiore da 300 euro circa, per un investimento complessivo sulla cultura e sull’istruzione per i giovani della nostra città di circa 90.000 euro. Inoltre saranno coinvolti giovani disoccupati e precari in attività lavorative legate al progetto Anchise. Sarà fissato un tetto di reddito calcolato sul quoziente familiare, in quanto tale forma di solidarietà sarà indirizzata in favore delle famiglie maggiormente esposte all’attuale crisi economica, ma che non vogliono rinunciare alla possibilità del proprio miglioramento sociale attraverso l’investimento sulla cultura dei propri figli.

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