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Frosinone, Stirpe-Papa: chiusura per 300 aziende senza immediato sblocco delle autorizzazioni ambientali per i depuratori appello al presidente Zingaretti e al ministro Galletti

“Mi appello fortemente alla sensibilità che conosco essere molto spiccata su questi temi del Presidente Nicola Zingaretti e del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti affinché intervengano tempestivamente per affrontare il tema ormai non più...

“Mi appello fortemente alla sensibilità che conosco essere molto spiccata su questi temi del Presidente Nicola Zingaretti e del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti affinché intervengano tempestivamente per affrontare il tema ormai non più rinviabile dello snellimento degli iter procedurali propedeutici al rilascio delle autorizzazioni ambientali per i depuratori consortili presenti nella Provincia di Frosinone”, dichiarano Maurizio Stirpe Presidente di Unindustria e Davide Papa Presidente Unindustria Frosinone.

“La questione è di primaria importanza e i tempi sono strettissimi perché, entro e non oltre il 7 luglio – proseguono - bisognerà assolutamente intervenire per chiarire l’iter procedurale necessario a impedire la revoca delle autorizzazioni per i depuratori consortili presenti in quel territorio”.

“Se non si sblocca questa situazione che, nella Provincia di Frosinone rischia di degenerare, tutte le aziende, e stiamo parlando di oltre 300 imprese, dovranno gioco forza fermare le loro attività, con un costo economico e una ricaduta sociale ed occupazionale enormi. Chiediamo l’intervento immediato del Governo – concludono - perché è un problema di carattere nazionale che, nella Provincia di Frosinone, si è palesato con tutta la sua urgenza”.

POMPEO, AUTORITA' PREPOSTE INTERVENGANO

In merito agli interventi pubblicati dalla stampa locale circa i depuratori Asi di Ceccano e Villa Santa Lucia, si sottolinea quanto segue:

E’ intervenuta una nuova normativa (d.lgs. n.46/2014, in attuazione della direttiva 2010/75/UE) relativa alle emissioni industriali. La Provincia di Frosinone, in assenza di circolari esplicative (che sono intervenute in seguito), ha avuto l’obbligo di trasmettere la comunicazione di avvio del procedimento per la revoca in autotutela dell’autorizzazione allo scarico delle acque reflue, rilasciata al Consorzio ASI.

“La situazione – afferma il Presidente della Provincia, Antonio Pompeo – è molto delicata e affonda le sue radici a diverso tempo fa. Essa è complessa per la sua stessa natura, come ogni argomento che attenga alle questioni ambientali e, nel caso specifico, è stata maggiormente complicata dalle normative intervenute e dalla tempistica delle note esplicative. Gli Uffici preposti della Provincia di Frosinone, negli ultimi mesi, non sono stati a guardare, hanno lavorato e stanno lavorando alacremente per affrontare la questione nel migliore dei modi. Ben comprendiamo quanto la situazione preoccupi le imprese e ben si comprenderà come il pericolo dell’interruzione delle fasi depurative delle aree industriali preoccupi noi. Anzi, esso non è solo preoccupante ma è decisamente allarmante anche sotto il profilo economico e sociale. Nonostante ciò ci siamo ben guardati dal generare allarmismo, pratica mai utile e sempre dannosa. La Provincia sta procedendo, invece, con l’assistenza delle professionalità necessarie e con il coinvolgimento degli Enti preposti ad intervenire”.

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