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Frosinone, tavolo emergenza lavoro Pompeo: “quattro le priorità emerse che sottoporrò a governo, regione e asi”

L’emergenza lavoro è, senza dubbio, la problematica più urgente che vive il nostro territorio. Non sono abituato a fare proclami, ma a parlare quando ho risultati concreti da comunicare.

L’emergenza lavoro è, senza dubbio, la problematica più urgente che vive il nostro territorio. Non sono abituato a fare proclami, ma a parlare quando ho risultati concreti da comunicare. In questo caso, trattandosi del primo incontro di un Tavolo che vogliamo rendere permanente, sottolineo in primo luogo la positività dell’iniziativa, in quanto ogni momento di discussione, pacata e civile, può essere occasione per fare emergere soluzioni e priorità. Da Presidente della Provincia, dunque per quanto attiene al mio ruolo e alla mia funzione, come ho già detto durante la riunione, sottoporrò immediatamente ai livelli governativi di competenza le istanze che in maniera più immediata possono trovare una risposta e che sono emerse durante il Tavolo. Ringrazio i presenti, in particolare i componenti del Comitato dei disoccupati, anche quelli che non hanno preso parte alla riunione ma che erano fuori dalla sala a ricordare a tutti che su questo argomento occorre impegno e, soprattutto, serietà”.

E’ quanto afferma il Presidente della Provincia di Frosinone Antonio Pompeo, in merito al primo incontro del “Tavolo interistituzionale permanente per l’emergenza lavoro” che si è svolto nella Sala Consiliare del Palazzo della Provincia e che ha visto la partecipazione, oltre ad una rappresentanza del Comitato promotore della Vertenza Frusinate contro la disoccupazione e la precarietà, le sigle sindacali Uil, con il segretario Gabriele Stamegna, e UGL, con il segretario Enzo Valente; i parlamentari Francesco Scalia, Maria Spilabotte, Luca Frusone; i consiglieri regionali Mario Abbruzzese, Marino Fardelli, Daniela Bianchi e in rappresentanza di Mauro Buschini, Lucio Migliorelli; il Presidente di Federlazio Alessandro Casinelli e il neo direttore Roberto Battisti; per Unindustria, Corrado Felici, Gerardo Iamunno, Girolamo Manco, Aldo Della Peruta e Daniele Ricci.

“Quattro sono state le priorità che il confronto ha fatto emergere – ha aggiunto il Presidente Pompeo - l’adozione, da parte della Regione Lazio, del contratto di ricollocazione, strumento di politica attiva del lavoro, capace di facilitare un più efficace percorso di reinserimento occupazionale per coloro che hanno perso il posto di lavoro; firma dei decreti per lo sblocco della mobilità sempre da parte della Regione Lazio; verifica sull’utilizzo degli strumenti messi a disposizione dal decreto legge n. 3 del 2015, in particolare prevedendo un intervento pubblico attraverso la società strumentale di Cassa depositi e prestiti per colmare la distanza tra domanda e offerta di acquisto della Marangoni, che garantirebbe la ripresa della produzione, dell’occupazione e un risparmio in termini di fondi attualmente destinati alla mobilità; stato dell’arte del bando Asi per la cessione del sito produttivo ex Videocon”.

“Sul primo punto – ha aggiunto Pompeo - come ha spiegato l’onorevole Daniela Bianchi, la Regione Lazio, a stretto giro, comunicherà se si tratta di una strada percorribile, come ci auguriamo possa essere. Stessa celerità chiederemo alla Regione per quanto riguarda la firma dei decreti sulla mobilità. In merito alle vertenza Marangoni e alle opzioni offerte dal decreto n. 3, investirò il Governo, attraverso i nostri rappresentanti istituzionali del territorio, per avere una sollecita risposta. Con il Presidente dell’Asi Francesco De Angelis ho parlato in data odierna. Ci siamo confrontati sulle problematiche di interesse locale, approfondendo la questione relativa alla Videocon e rinnovando la disponibilità ad una sinergia tra i due Enti”.

“Oltre a questo versante però, occorre lavorare anche per rilanciare una concreta azione di sviluppo, attraverso un modello di rete – ha concluso Antonio Pompeo - Il più efficace senza dubbio è quello che può garantire il Comitato dello Sviluppo, che mi auguro possa costituire il luogo per eccellenza di programmazione e di progettualità per questo territorio”.

GIOVEDI' 18 GIUGNO, PRESENTAZIONE RAPPORTO IMMIGRAZIONE

il 18 giugno prossimo alle ore 17.00 presso il Palazzo della Provincia di Frosinone, all’interno delle iniziative per l’anno 2015 del ProgettoProvinciaAreaVastaSmart - Tavolo Provinciale Patto di Solidarietà Sociale, Campagna di sensibilizzazione “Diamoci la Mano” contro discriminazioni e violenze- si accenderanno i riflettori sul tema della immigrazione ed integrazione con una riflessione a più voci. Si presenterà il rapporto annuale “Le comunità locali del Lazio dinanzi al tema dell’integrazione dei migranti. L’immigrazione femminile nel Lazio. Ricerca svolta per l’Associazione Teorema su commissione della Presidenza della Giunta Regionale del Lazio”. La Presidente del Progetto Area Vasta Smart, Dott.ssa Giuseppina Bonaviri affermando che nessuno dei tre pilastri dello sviluppo sostenibile – economico, sociale e ambientale – potrà realizzarsi senza la piena partecipazione di donne e uomini e senza la realizzazione completa dei loro diritti ci spiega che è già in essere la realizzazione di interventi innovativi in ambito provinciale su piattaforma 2.0 che andranno a sostenere processi di integrazione ed equità con l’obiettivo di favorire una più dettagliata e mirata analisi di settore tra situazioni nazionali, locale, regionale di macro area. Il Presidente Pompeo sottolinea come immigrazione, accoglienza, integrazione siano da considerarsi aspetti di un fenomeno che da sempre ha segnato l’uomo disperato, l’uomo sconfitto, l’uomo che nella sua terra non intravede più vie di sbocco e che per questo viene spinto a lasciare affetti, radici, abitudini.

Insieme, la Bonaviri e Pompeo, sostengono che i variegati problemi che questi interminabili flussi pongono alla collettività pongono grossi interrogativi non solo per il futuro ma soprattutto per il presente. Affrontare il fenomeno immigrazione non può corrispondere al tentativo di contrastarlo e basta. Va governato e gestito con una visione solidale che tenga conto, non solo delle condizioni del paese ospitante ma anche di quelle dei paesi di appartenenza degli immigrati.

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