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Frosinone, usuraio arrestato dalla Guardia di Finanza pretendeva tassi del 200 %

Arrestato un facoltoso imprenditore di Frosinone. Indagate altre 6 persone, tra lequali un dipendente di un istituto di credito.

Arrestato un facoltoso imprenditore di Frosinone. Indagate altre 6 persone, tra lequali un dipendente di un istituto di credito.

Con l’arresto di un imprenditore di Frosinone, si è conclusa un’operazione del Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Frosinone contro l’usura in Ciociaria.

L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Frosinone, è stata intrapresa a seguito della denuncia presentata da una vittima dell’usuraio, ed è stata sviluppata attraverso indagini tecniche e bancarie e con la raccolta delle testimonianze di numerose persone che avevano intrattenuto rapporti economici con l’imprenditore arrestato, operante nel settore delle costruzioni e del commercio di autovetture.

Le indagini hanno fatto emergere uno scenario inquietante: l’usurario, un cinquantenne di Frosinone, grazie ad ingenti disponibilità finanziarie ed approfittando dei numerosi rapporti d’affari intrattenuti con le sue aziende, entrava in contatto con altri imprenditori bisognosi di liquidità, impossibilitati a ricorrere al credito attraverso i canali ufficiali, fingendosi un amico fidato disposto ad aiutare le persone in difficoltà.

Ben presto le pretese si trasformavano in prestiti con tassi di interesse esorbitanti che le Fiamme gialle hanno calcolato nel dettaglio e che, in media, si aggiravano sul 200%. È stato accertato che il “volume d’affari” dei prestiti usurari era di circa 1.000.000 di euro.

Inoltre è emerso che l’usuraio si avvaleva della compiacenza di un istituto di credito operante nel capoluogo che gli consentiva di effettuare operazioni di cambio assegni con denaro contante, senza censire le operazioni su rapporti bancari ufficiali.

Il complessivo quadro probatorio delineato nel corso delle investigazioni a carico dell’imprenditore ha consentito al Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Frosinone, su richiesta della Procura della Repubblica, di emettere un’ordinanza di misura cautelare agli arresti domiciliari e contestuale sequestro preventivo delle somme di denaro depositate sui conti correnti al medesimo riconducibili.

Sono tuttora in corso gli accertamenti necessari alla quantificazione di tutti gli interessi usurari percepiti dal responsabile ed a delineare il livello di responsabilità dell’Istituto di di credito coinvolto

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