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Venerdì, 19 Aprile 2024
Roma

Labico, anche il PD insieme all'amministrazione per chiedere il ripristino dei treni soppressi

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: “Le scriviamo per portare alla sua attenzione alcune problematiche relative agli effetti della soppressione di due fermate del treno nella tratta Cas sino – Roma ed altre nel pomeriggio sulla Roma – Cassino.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: “Le scriviamo per portare alla sua attenzione alcune problematiche relative agli effetti della soppressione di due fermate del treno nella tratta Cas

sino – Roma ed altre nel pomeriggio sulla Roma – Cassino. Delle fermate soppresse, quelle per cui chiediamo un intervento da parte della Regione Lazio nei confronti della società concessionaria del servizio al fine di un loro ripristino sono quelle precedentemente previste per le 05.10 e 06.15.” E' con questa richiesta diretta che il circolo democratico di Labico ha scritto oggi all'Ass. Alla Mobilità della Regione Lazio Michele Civita, dopo che da due settimane cittadini e amministratori sono in fermento per i gravi disagi provocati dalla soppressione delle fermate. “Labico è un comune strettamente legato alla stazione ferroviaria ed al servizio di trasporto su ferro. Estremizzando potremmo dire che la grandissima crescita urbanistica e della cittadinanza (2500 nel 1991, 6300 circa nel 2013) è legata quasi esclusivamente alla presenza della stazione vicino al centro abitato ed alle zone di nuova espansione”- spiegano i firmatari della missiva Benedetto Paris Danilo Giovannoli e Nello Tulli, rispettivamente segretario, vice segretario del circolo e Consigliere del gruppo Cambiare e Vivere Labico – quindi “può capire come togliere la fermata delle 05.10 sia un evento drammatico per quei cittadini, seppur pochi, che non hanno, specialmente in quell'orario, nessuna alternativa valida, ancor più considerando che si trovano nella necessità di iniziare a lavorare nella prima mattinata, e la rinuncia alla fermata del treno può significare il venir meno non di una comodità (il treno sotto casa), ma del lavoro stesso!” - spiegano i democratici labicani - “Per quanto riguarda la fermata delle 06.15 il problema sta negli effetti: è chiaramente quella più facilmente sostituibile per il cittadino, ma la soppressione ha già prodotto in queste due settimane il sovraffollamento dei due treni che fermano prima e dopo l'orario della fermata soppressa.” “Abbiamo scritto questa lettera per aggiungerci a quanto già fatto dall'Amministrazione comunale, coordinandoci, in modo da fare la massima pressione possibile sulle istituzioni e Trenitalia”. - spiega Benedetto Paris – “Ad onor del vero dobbiamo riconoscere che già il 9 giugno, dopo un primo colloquio con la segreteria dell'Ass. Civita, l'Assessorato ha chiesto a Trenitalia il ripristino di una delle due fermate, ma questo non è avvenuto. Quindi abbiamo rilanciato e rafforzato la pressione, come dobbiamo fare tutti, anche con la raccolta firme in atto questi giorni”. - precisa il segretario democratico –“perché quella dei treni è da sempre la madre di tutte le battaglie a Labico e possiamo vincerla solo se uniti come comunità!”

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