rotate-mobile
Roma

Labico, Galli; legittima la procedura di recupero tributario a tutela dei cittadini onesti e corretti

Il sindaco di Labico Alfredo Galli, nonostante l’ultimo periodo sia stato molto movimento ostenta sicurezza e tranquillità anche per quanto riguarda le famose cartelle verdi che hanno invaso la cittadina casilina.

Il sindaco di Labico Alfredo Galli, nonostante l’ultimo periodo sia stato molto movimento ostenta sicurezza e tranquillità anche per quanto riguarda le famose cartelle verdi che hanno invaso la cittadina casilina.

Nel mese di febbraio 2016 nel comune di Labico si è verificato il problema della non legittimità degli accertamenti tributari per il pagamento di imposte e tasse. Quali sono state le cause che hanno determinato tale situazione?

“Anzitutto devo precisare – ci dice appunto il primo cittadino labicano - che il Comune ha attivato, legittimamente, una procedura di recupero tributario e, alla luce della obiettiva impossibilità di fronteggiare il carico di lavoro che questa avrebbe determinato per l’esiguo organico, formato da due sole risorse umane, ha autorizzato, nel 2012, l’ufficio Tributi ad avvalersi di un supporto esterno, per il predetto recupero.

A seguito di gara pubblica, aperta a tutti i soggetti aventi i requisiti di legge (ivi compresa EQUITALIA), l’appalto è stato aggiudicato alla società A. e G. S.p.A. di Lucca che ha iniziato ad operare nel 2015.

Le attività di recupero sono state gestite dall’ufficio tributi con il supporto di detta società che, avrebbe dovuto predisporre gli avvisi di accertamento sulla base della legge, dei regolamenti comunali, degli atti deliberativi assunti dal Comune, attingendo a diverse banche dati ed incrociando le relative informazioni; ma, evidentemente, agendo in modo frettoloso e inadeguato, la ditta non ha svolto una appropriata istruttoria delle pratiche, con i risultati che oggi sono sotto gli occhi di tutti.

A scanso di equivoci, devo anche sottolineare che gli atti di accertamento notificati a fine anno 2015 e inizio 2016, sono più di novemila non solo per gli errori commessi dalla società ma perché riguardano anche cittadini non residenti a Labico e soggetti che, singolarmente, sono destinatari di diverse imposte e tasse; in realtà gli utenti destinatari di accertamento sono 4.625 e quindi non il numero o i numeri che qualcuno insiste nel pubblicare impropriamente su internet per confondere le idee ai cittadini e infangare l’immagine del Comune”.

  1. Quali iniziative intende percorrere il comune al fine di ripristinare l’esatto equilibrio del rapporto cittadino utente/comune?

L’Amministrazione ha tempestivamente interpellato la società e l’ufficio tributi per trovare la migliore soluzione alle problematiche emerse a seguito della notifica degli atti di accertamento, chiedendo il potenziamento dello sportello di front-office e il riesame tempestivo delle numerose pratiche errate nonchè tranquillizzando i cittadini sul fatto che, a prescindere dai termini previsti negli avvisi di accertamento, avrebbero avuto soddisfazione delle loro pretese attraverso la rettifica o l’annullamento degli atti, a seconda dei casi; ed in effetti, già a fine gennaio e nel mese in corso, molti casi hanno trovato tempestiva soluzione allo sportello operativo a Palazzo Giuliani dove numerosi cittadini si sono recati e continuano a recarsi, su appuntamento, per risolvere i loro problemi, ottenendo adeguato riscontro alle loro richieste, spesso con rettifica o annullamento effettuati seduta stante, come risulta anche dai questionari in cui i contribuenti valutano il servizio reso dallo sportello.

Per non allungare oltremodo le procedure già tardivamente avviate – e non per colpa dell’Amministrazione - e rischiare di vanificare l’intento di far pagare chi non lo ha fatto per uno o più annualità, si è deciso di evitare l’annullamento in blocco e di procedere caso per caso, in modo spedito, con un supporto tecnico e operativo ulteriore da parte della società. Peraltro va sottolineato che un eventuale annullamento totale, oltre a non risultare giustificato nei riguardi di quegli atti che invece risultano regolari, avrebbe fatto perdere al Comune le entrate di uno o più anni di imposta per intervenuta prescrizione e questo oltre a risultare illegittimo sarebbe apparso come un’azione a favore di chi evade il fisco, oltremodo irrispettosa verso i cittadini che invece pagano regolarmente le tasse.

E’ stato quindi chiesto all’ufficio tributi di verificare tutti gli errori e inadempimenti contrattuali imputabili alla società per la formale contestazione degli addebiti; l’ufficio ha provveduto alla contestazione di una serie di carenze e mancanze, che la società ha già in parte riscontrato e che dovrà riscontrare nuovamente a seguito di ulteriori contestazioni da parte dell’Ufficio nel breve tempo assegnatole.

Al contempo il Responsabile dell’ufficio tributi ha ritenuto di dover pubblicare un comunicato ai cittadini per tranquillizzarli ulteriormente, assicurando, sul sito web, che trascorso il termine dei 60 giorni previsti dall’avviso di accertamento, non avrebbe proceduto alla attivazione delle procedure di riscossione coattiva se non dopo aver definito compiutamente ogni pratica e comunque non prima di ulteriori 90 giorni rispetto ai 60 previsti.

In data 02/02/2016 il Responsabile dell’ufficio tributi, dott. Francesco Laudoni, ha adottato apposita determinazione dirigenziale, che sospende tutti gli effetti degli atti di accertamento fino al 30 giugno 2016 in modo che i contribuenti possano verificare con tutta calma le loro posizioni e gli uffici e lo sportello di front-office regolarizzare le varie situazioni risultate errate; ed è proprio quello che sta avvenendo in questi giorni, in cui lo sportello e l’ufficio tributi, in sinergia tra loro e secondo le rispettive competenze, stanno assistendo i contribuenti e regolarizzando tutto quello che c’è da rivedere; è bene tuttavia precisare che molti avvisi sono da rettificare ma non da annullare totalmente e che, soprattutto per quanto riguarda TARSU, TARES e TARI, gli accertamenti eseguiti nel 2015 hanno fatto emergere un tasso di evasione apprezzabile di cui si renderà conto nelle opportune sedi istituzionali e con gli strumenti consentiti dalla legge”.

  1. Quali iniziative intende percorrere il comune al fine di ripristinare l’esatto equilibrio del rapporto cittadino utente/comune?

Ci siamo più volte pubblicamente scusati con i cittadini per il disagio arrecato; abbiamo imposto alla ditta di potenziare lo sportello tributi, abbiamo chiesto al responsabile del servizio di rimare e disposizione anche fuori dell’orario di servizio, abbiamo fatto sospendere i termini degli effetti degli atti di accertamento, abbiamo contestato alla società gli addebiti, siamo in attesa di ricevere un parere legale richiesto dal competente capo dipartimento a esperto legale per tutte le ulteriori azioni d intraprendere nei riguardi della società.

Riteniamo che, nella obiettiva situazione in cui ci siamo trovati, di più non si potesse fare, salvo voler agevolare chi non ha pagato le tasse per diversi anni rispetto a chi invece lo ha fatto puntualmente, cosa che ovviamente ci rifiutiamo e ci rifiuteremo categoricamente di fare.

E’ giusto e doveroso che il Comune prosegua nell’attività di recupero attraverso le necessarie correzioni e facendosi valere verso la società che ha mal gestito questa prima fase della procedura; e’ giustissimo che chieda scusa ai cittadini per i disagi arrecati e per aver sia pure involontariamente offeso i contribuenti ligi al loro dovere; è giusto che faccia pagare alla società le conseguenze degli errori commessi; non sarebbe invece giusto, né corretto, né tanto meno segno di buona amministrazione mandare tutto all’aria e ricominciare da capo con il rischio di far prescrivere una considerevole parte di pretese creditorie, arrecando danno all’erario e alla comunità.

Questo era e probabilmente è ancora il tacito intento di quelli che vorrebbero cogliere questa occasione per far cadere l’Amministrazione prima della scadenza naturale del mandato ma siamo certi non possa corrispondere alla volontà dei cittadini onesti che sebbene legittimamente, giustamente, comprensibilmente arrabbiati per quanto avvenuto, condivideranno l’obiettivo di andare avanti nella politica intrapresa di far pagare a tutti i contribuenti il dovuto, perché è solo in questo modo che i cittadini stessi – e ciò vogliamo qui ribadirlo con forza, assumendocene tutte le responsabilità – potranno ottenere una sensibile riduzione delle attuali tariffe ed aliquote tributarie, nonché ulteriori agevolazioni per le persone e le famiglie meno abbienti, insieme a servizi più adeguati.

L’Opposizione consiliare, per nulla costruttiva e collaborativa, nonostante si sia cercato un punto di incontro anche in sede di commissione consiliare, ha sfruttato invece la circostanza per raccogliere le firme dei cittadini ai fini della convocazione di un inutile e inopportuno - al momento - consiglio straordinario, facendosi promotrice di iniziativa pericolosa e contraddittoria, perché l’Amministrazione sta dialogando serenamente e in modo trasparente con i cittadini, i quali non devono difendersi da alcuna vessazione.

I consiglieri di minoranza, lungi dal fornire qualsiasi contributo e anzi alimentando l’onda del malumore e della generale preoccupazione, hanno invece convinto numerosi cittadini a firmare una farraginosa e non chiara istanza di annullamento generale dell’accertamento tributario, anche nei casi di sussistenza di un debito legittimamente accertato dalla P.A., con ciò intraprendendo una politica di incoraggiamento all’evasione fiscale, contraria ai loro doveri di pubblici amministratori.

Noi abbiamo invece deciso di andare avanti nel rispetto della legge e facendoci valere verso la ditta, avvalendoci anche di un esperto tributarista e degli strumenti che la normativa vigente offre alla Pubblica Amministrazione.

l’Ufficio Tributi farà valere le legittime pretese dell’Ente verso la ditta appaltatrice del servizio per gli errori commessi e disagi arrecati. ponendo anzitutto a carico della società tutti gli oneri derivanti dai suoi errori, comprese le spese di notificazione relative agli avvisi annullati o rettificati.

L’Amministrazione eserciterà al riguardo il potere di controllo che le compete, adottando ogni eventuale ulteriore iniziativa che dovesse rendersi necessaria nell’interesse dei cittadini.

E non si venga a dire- come invece qualcuno afferma - che l’amministrazione Galli non vuole assumersi le proprie responsabilità o che agisce solo per ottenere voti o vantaggi di qualsiasi genere.

Mancando poco più di un anno alla scadenza del mandato, l’aver attivato le procedure di recupero dei tributi relativi a diversi anni di imposta, rappresenta non solo un atto di indubbia responsabilità ma anche di grande coraggio, a riprova che quello che ci sta veramente a cuore non è la prosecuzione della carriera politica o il mantenimento della poltrona nè l’interesse o il vantaggio personale ma, unicamente, il bene del Paese, di cui ci sentiamo parte integrante e per il quale continueremo a lavorare insieme a tutti i nostri concittadini.

  1. Se sono stati già adottati provvedimenti di annullamento in regime di autotutela quali saranno gli ulteriori sviluppi del procedimento?

Come già detto, sono stati sospesi in autotutela gli effetti degli atti di accertamento tributario sino al 30 giugno 2016 e ci siamo impegnati affinchè a tale data sia ultimato il lavoro di verifica degli atti e di regolarizzazione di tutte le posizioni interessate dalla procedura di recupero.

Pertanto, solo dal primo luglio ripartiranno anche i termini per avvalersi di tutti gli strumenti di tutela che la legge offre ai contribuenti.

Come Sindaco di Labico, ritengo che l’amministrazione da me guidata abbia affrontato la situazione in modo legittimo, razionale, trasparente, rispettoso dei cittadini, e quindi in maniera del tutto adeguata.

Sono certo che alla fine di tutto il lavoro che si sta svolgendo, i risultati positivi ci saranno: in termini di recupero tributario come atto doveroso per legge, in termini di conseguimento di una sostanziale equità fiscale e di una effettiva giustizia sociale, in termini di potenziamento dei servizi attualmente carenti per obiettiva insufficienza di risorse finanziarie, in termini di progressiva revisione di tariffe ed aliquote tributarie, con l’ulteriore fondamentale e imprescindibile obiettivo che insieme alla maggioranza mi sono prefisso: quello cioè di ridurre tasse e imposte locali, soprattutto a favore dei ceti meno abbienti.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Labico, Galli; legittima la procedura di recupero tributario a tutela dei cittadini onesti e corretti

FrosinoneToday è in caricamento