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Roma

Labico, Tulli (CeVL); con il nuovo statuto Galli commissaria il centro anziani

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:  “Con le modifiche inserite nello Statuto del Centro Anziani Galli ha di fatto commissariato tutti i futuri presidenti, assegnando alla Giunta poteri mai visti prima.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: “Con le modifiche inserite nello Statuto del Centro Anziani Galli ha di fatto commissariato tutti i futuri presidenti, assegnando alla Giunta poteri mai visti prima.

Pur di controllare tutto e tutti dalla sua torre d’avorio ha fatto l’ennesima forzatura alle norme ed ai poteri di un Sindaco!” Lo dichiara in una nota il consigliere comunale Nello Tulli, capogruppo di Cambiare e Vivere Labico commentando il consiglio comunale del passato 22 dicembre.

“Infatti, la maggioranza ha insistito nell’inserire una norma per cui la nomina della carica del segretario del Centro Anziani sia sottoposta ad una ratifica da parte della Giunta. Una scelta semplicemente inspiegabile e di cui non capiamo il senso, se non l’avere di fatto un commissario della Giunta all’interno del Consiglio d’Amministrazione del Centro Anziani, che invece dovrebbe essere pienamente autonomo!– attacca Tulli – Altre norme ancora peggiori sono state stralciate dopo il mio intervento, mentre positivamente è stata chiarita, con mesi di ritardo, l’interpretazione del limite posto ai mandati dello stesso Presidente, come da tempo auspicavo.”

“Il Centro Anziani di Labico ha centinaia di iscritti, offre una attività ricca e costante durante l’anno, è tra i più attivi di tuttala zona, tanto da vantare iscritti anche dai comuni vicini per la qualità e quantità dei suoi appuntamenti. Noi vogliamo che la figura del Presidente del Centro Anziani sia della massima autonomia, fuori dalla politica, tutta dedicata al benessere, alla cultura, all’intrattenimento di una fascia d’età che spesso è caratterizzata dalla solitudine, anche in un comune giovane come Labico. Per questo ritengo che sia assurdo che qualsiasi nuovo Presidente debba ritrovarsi con una figura di fatto commissariale e di natura politica all’interno del suo direttivo.”

“La politica deve saper dirigere e coordinare, non deve controllare tutti gli spazi di vita sociale di un comune – sostiene Tulli - anche perché, come dimostrato in questi 20 anni, in qualsiasi soggetto interviene il controllo politico di Galli, questo va in declino e, se non muore, al massimo a stento sopravvive!”

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