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Labico, Tulli (CeVL): "La classe in più c’è ma l’aula no e nel 2016 non ci sarà posto alle elementari!"

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Cambiare e Vivere Labico torna a mettere al centro della propria azione politica la scuola. “L’assegnazione all’Istituto di Labico dell’ottava classe per la scuola dell’infanzia è un successo per tutta la comunità, ma ora...

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Cambiare e Vivere Labico torna a mettere al centro della propria azione politica la scuola. “L’assegnazione all’Istituto di Labico dell’ottava classe per la scuola dell’infanzia è un successo per tutta la comunità, ma ora il problema è dove mettiamo questi bambini!” E' quanto afferma il consigliere di opposizione Nello Tulli intervenendo in coincidenza dell’inizio dell’anno scolastico.“L’assegnazione all’Istituto di Via Leonardo Da Vinci di una nuova classe per la scuola dell’infanzia è il segnale che finalmente la direzione regionale del Ministero ha riconosciuto lo sviluppo demografico del nostro comune e l’esigenza esiziale di garantire ai nostri cittadini più piccoli di poter crescere e studiare nel nostro comune. Ma questo non basta – sottolinea il consigliere di Cambiare e Vivere Labico – Infatti, non solo ci sono comunque dei bambini rimasti esclusi dalle graduatorie aggiornate all’ottava classe, ma ora il problema vero è in quale aula mettere questi bambini!”

“In questi anni più volte abbiamo sollecitato un intervento da parte dell’amministrazione, non nel tappare i buchi, ma nel fare una corretta programmazione sulle scuole, cercando di prevenire l’emergenza degli spazi insufficienti – ricorda Tulli – Invece l’amministrazione Galli sembra far finta di niente, ma i dati sono chiari: i bambini del 2009 sono almeno 90 e tra due anni saranno alle elementari, mentre quelli del 2010 sono 110. Con l’istituzione dell’ottava classe di fatto a loro viene riconosciuto pienamente il diritto di continuare il percorso scolastico a Labico, ma ad oggi è impossibile ospitare alle elementari 110 bambini per una sola annualità, perché mancano le aule per istituire una Prima D!” Tulli lancia ancora una volta l’allarme: “Considerando questi dati, non solo oggi non riusciamo a trovare un’aula nelle strutture dell’infanzia per l’ottava classe senza sacrificare importanti spazi per le attività scolastiche, ma il vero rischio è che né per tutti i bambini del 2009 né per quelli del 2010 ci sarà spazio sufficiente alle scuole elementari!”

L’unico modo per intervenire, oltre a trovare soluzioni adeguate per l’emergenza di oggi, è quello di attuare subito una rigorosa programmazione ed agire oggi per riuscire a rispondere alle esigenze che avremo per la popolazione scolastica del 2015 e 2016. Noi queste le cose le diciamo dal 2007 e le abbiamo dette l’anno passato in campagna elettorale – sottolinea il capogruppo di Cambiare e Vivere Labico - ma Galli, invece, ha approvato un Piano Triennale delle Opere pubbliche 2013 – 2015 senza nessun intervento di ampliamento o di nuova realizzazione, come riteniamo opportuno, per le scuole! Così il Comune non potrà attingere al finanziamento di 92 milioni di euro in tre anni appena messo in campo dalla Giunta Zingaretti. E senza soldi dalla Regione come si fanno le classi per le aule necessarie? Il rischio è che dal 2015 avremo una intera classe della scuola dell’infanzia costretta a cercare un posto nelle graduatorie delle scuole elementari dei paesi limitrofi!”

“Come sempre ci insegna la storia – conclude Nello Tulli – i nodi vengono sempre al pettine. Prima il comune si limitava a tappare il buco con la classe comunale cofinanziata dai genitori, ora che abbiamo la classe assegnata si scopre quello che abbiamo sempre denunciato: il problema è il mancato intervento negli ultimi anni da parte delle giunte controllate da Galli e la totale assenza di programmazione degli interventi.”

“A questo si aggiunge l’assurda situazione dei lavori alle aule delle elementari iniziati e non finiti, poi rimessi a gara e, ad oggi, non ancora iniziati, mentre i bambini sono costretti a fare lezione nelle aule del piano interrato delle scuole medie! Non è questo il modo di dare in modo efficace una degna istruzione ai nostri figli e nipoti!”

“Tutto questo è l’ennesimo frutto, forse quello più amaro perché tocca l’educazione del futuro della nostra comunità, della crescita disordinata e senza limiti del nostro comune, spinto dagli interessi dei pochi soliti noti, mai sazi di cemento e fatturato e che non sanno vedere o non sono interessati agli effetti del loro presunto progresso”.

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