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Lazio idee: con ascolto dei territori e programmazione europea nuovo sviluppo per provincia di Frosinone

Stiamo lavorando per l’affermazione di uno sviluppo che nasca e cresca dall’ascolto dei territori si trasformi in proposte concrete e sia sostenuto dalla nuova programmazione europea. In questo modo apriremo una nuova fase per l’intera...

Stiamo lavorando per l’affermazione di uno sviluppo che nasca e cresca dall’ascolto dei territori si trasformi in proposte concrete e sia sostenuto dalla nuova programmazione europea.

In questo modo apriremo una nuova fase per l’intera provincia di Frosinone, fatta di innovazione, cultura e soprattutto di opportunità per i giovani.-

Così Daniela Bianchi all’uscita dall’incontro territoriale di Lazio Idee l’iniziativa della Regione Lazio approdata in Provincia di Frosinone dedicata alla programmazione del Fondo Sociale Europeo che ha avuto tra i protagonisti l’Assessore alla Formazione, Ricerca e Università Massimiliano Smeriglio e l’Assessore al Lavoro Lucia Valente.

-Da mesi i nostri sforzi sono indirizzati– dichiara la consigliere del gruppo “Per il Lazio” - per far in modo che i 91 milioni di euro legati all’accordo di programma per l’area Frosinone-Anagni siano l’innesco di una ripresa sociale, economica e ambientale del frusinate. E’ ormai certo che il formulario dei bandi per le imprese che decideranno dI investire nell’area verrà emanato entro di quest’anno. Per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati useremo la nuova programmazione europea 2014-2020, che destina all’Italia 31 miliardi di euro, per interventi efficaci che sappiano intercettare i reali fabbisogni dei territori. Saranno evitate frammentazione e sovrapposizione delle azioni che in passato non hanno creato alcun beneficio a cittadini e imprese -

I dati emersi dall’incontro pongono la provincia di Frosinone tra le ultime nel Lazio, con una disoccupazione che si aggira intorno al 13% e con solo 15 brevetti per milione di abitanti contro una media del centro-nord di 87.

-In una situazione del genere – rilancia la consigliera- è alto il rischio di sconforto, di perdersi d’animo e delegare ad altri il proprio futuro. In particolare rischiamo di perdere la risorsa più importante, i giovani, costretti ad andarsene per ricercare occasioni migliori altrove. Dobbiamo, invece, fare in modo che un giovane faccia esperienze, conosca il mondo e si contamini di realtà diverse, per poi mettere a disposizione della propria terra di origine il bagaglio di conoscenze acquisite.-

-Se vogliamo invertire la tendenza – riprende Bianchi - dobbiamo essere fermi sulla strada intrapresa, ascoltare le indicazioni dei territori e trasformale in provvedimenti concreti, costruendo le basi di uno sviluppo che segua le naturali attitudini locali. Un primo esempio è rappresentato dallo straordinario know how dell’automotive di Cassino. E’ notizia di queste ore che la Banca Europea degli Investimenti, insieme con Fiat e Sace, investirà 400 milioni di euro su laboratori di ricerca nel centro-sud Italia. Raccoglieremo questo segnale, programmando interventi sulla formazione e sull’auto-imprenditorialità per rendere attrattiva e competitiva l’area del sud della provincia a favore d inuove imprese e anche per quelle già operanti. In questo senso, tra i primi interventi ci sono l’apertura di laboratori a sostegno delle imprese creative, il reddito al cittadino in fase di formazione, attività formative legate ai green job e il rafforzamento dei partenariati locali.-

-Si è aperto – conclude Bianchi - un campo di dialogo vero e franco, che pone su tutti gli attori il peso della responsabilità del proprio ruolo. Solo così potranno crescere insieme imprese, benessere dei cittadini e opportunità per le giovani generazioni.

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