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Lazio, ok in commissione alla Legge sul riordino delle Comunità Montane. Il plauso di Lupi (PD)

La prima Commissione consiliare presieduta da Baldassarre Favara ha espresso, a maggioranza, il parere favorevole alla Proposta di legge sul riordino dell’associazionismo comunale. La PL sarà trasmessa all’Aula per la calendarizzazione relativa...

La prima Commissione consiliare presieduta da Baldassarre Favara ha espresso, a maggioranza, il parere favorevole alla Proposta di legge sul riordino dell’associazionismo comunale. La PL sarà trasmessa all’Aula per la calendarizzazione relativa alla discussione e il voto definitivo.

La prima Commissione Affari istituzionali, enti locali e risorse umane, presieduta da Baldassarre Favara (Per il Lazio), ha concluso i lavori sulla proposta di legge n.69 del 17 settembre 2013 concernente "Riordino dell'associazionismo comunale e soppressione delle comunità montane".

Il via libera alla PL è avvenuto a maggioranza dei componenti la Commissione: favorevoli Baldassarre Favara, Cristiana Avenali e Maria Teresa Petrangolini (Per il Lazio); Fabio Bellini e Simone Lupi (Pd); Oscar Tortosa (Psi). Contrari Valentina Corrado e Devid Porrello (M5s); Giuseppe Cangemi (Ncd).

“La Commissione ha concluso l’iter di propria competenza – ha commentato il presidente Favara – è stato fatto un buon lavoro e per questo ringrazio tutti i componenti della Commissione. Gli emendamenti hanno tenuto conto della normativa nazionale dando applicazione al decreto 78/2010 ed alla Legge Delrio. Ringrazio l’assessore Concettina Ciminiello per la costante presenza e disponibilità alle tante sedute svolte. Ora spetta all’Aula del Consiglio valutare la possibilità di miglioramento del testo”.

Simone Lupi (Pd), relatore sulla legge per la maggioranza, esprimendo parere favorevole alla Proposta di Legge ha detto che “Con l’approvazione in commissione Affari Istituzionali della proposta di legge regionale sulle Unioni di Comuni e Comunità Montane diamo applicazione anche nel Lazio alla legge Delrio, ma soprattutto riorganizziamo la governance dei servizi territoriali e chiudiamo le Comunità Montane” Lo dichiara in una nota Simone Lupi, relatore per la maggioranza della legge e Vice Capogruppo del Partito Democratico al Consiglio Regionale del Lazio.

“Abbiamo fatto grande lavoro grazie a sforzo della Giunta nella persona dell’Ass. Ciminiello, ma anche a contributo di molte osservazioni delle opposizioni, specialmente nel senso dell’allargamento della trasparenza e della partecipazione del consiglio e del Cal nella fase di applicazione e controllo della legge”.– spiega il consigliere relatore della proposta di legge sulla trasformazione delle Comunità Montane.

“La proposta di legge non si ferma al titolo, ovvero alla fine delle comunità montane come l’abbiamo conosciute fino ad oggi, ma recepisce anche indicazioni di Cal e Uncem che chiedevano una effettiva riorganizzazione degli enti di secondo livello – illustra il consigliere democratico -Infatti con legge noi definiamo le Unioni di Comuni come soggetto principe, riferimento e strumento per la gestione associata dei servizi e per i servizi di carattere sovraterritoriale, creando le condizioni per dare ordine al livello di organizzazione territoriale, riassorbendo in questo sia le funzioni della legge sulla montagna, sia le disposizioni sulla gestione dei servizi nei piccoli comuni come da leggi nazionali”.

“A differenza delle Comunità Montane le nuove Unioni di Comuni non rischiano di dientare poltronificio, ma avranno nei loro organi sindaci, assessori e consiglieri, senza ulteriori indennità o costi se non quelli delle cariche già ricoperte nei loro comuni!”

“Abbiamo creato le condizioni per un passaggio senza scossoni delle competenze da comunità montane a unioni ed allo stesso tempo salvaguardiamo l’autonomia dei piccoli comuni che potranno loro proporre, di concerto tra loro, come gestire i servizi associati all’interno dell’unione – spiega Lupi - Importanti sono stati gli interventi a tutela dei lavoratori, che non perderanno un euro da questa trasformazione grazie a intervento della Regione, così come tuteliamo contratti in essere per quanto riguarda i segretari”.

Parere favorevole anche per Cristiana Avenali (Per il Lazio) che a nome del gruppo ha dichiarato la disponibilità e l’apertura a ulteriori modifiche al testo che dovessero giungere dai consiglieri in Aula.

Ha motivato il parere contrario Giuseppe Cangemi (Ncd), perché “nel corso dei lavori e delle tante sedute ho elencato le diverse criticità del testo della Proposta di Legge. Avevo presentato anch’io una PL, ma è stata scelta la strada di abbandonare la mia proposta per la quale sarebbe stato meglio scegliere l’iter della sintesi tra i due testi. Tuttavia mi riservo di presentare emendamenti migliorativi quando la Proposta giungerà in Aula. Leggo come fatto positivo la liberazione della Commissione dal ‘tappo’ rappresentato da questa PL, così da poterci concentrare su altri atti già iniziati”.

“I nostri emendamenti non stati accolti – ha dichiarato Valentina Corrado (M5s) dichiarando il voto contrario del gruppo – ed erano tutti indirizzati verso la soppressione vera delle Comunità Montane, ma questo testo è solo una loro trasformazione in Unioni di Comuni e tanti sono gli elementi negativi. Le norme lasciano incertezza interpretativa. Ci impegniamo a riproporre i nostri emendamenti alla discussione in Aula e ci regoleremo di conseguenza”.

Presente alla seduta l'assessore della Giunta regionale agli Enti locali, Concettina Ciminiello che ha voluto ringraziare il presidente e i componenti della Commissione per il lavoro svolto.

Presenti, oltre al presidente Favara, il vice presidente: Fabio Bellini (Pd); i Consiglieri: Simone Lupi (Pd), Cristiana Avenali e Maria Teresa Petrangolini (Per il Lazio), Valentina Corrado e Devid Porrello (M5S), Oscar Tortosa (Psi), Giuseppe Cangemi (Ncd).

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