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Maria Spilabotte, basita dalla dichiarazioni di Carmine Schiavone che annuncia una bomba ecologica nel sud Lazio

“Nei giorni scorsi sono rimasta basita dopo aver ascoltato  l’intervista A CARMINE SCHIAVONE , l’esperto di finanza del clan dei Casalesi. L’intervista dura 9 agghiaccianti minuti.

“Nei giorni scorsi sono rimasta basita dopo aver ascoltato l’intervista A CARMINE SCHIAVONE , l’esperto di finanza del clan dei Casalesi. L’intervista dura 9 agghiaccianti minuti.

9 minuti che bastano per mandare un terribile messaggio alle istituzioni, ovvero che non sono migliori della 9 minuti che lasciano spiazzati perché sono sufficienti a gettare nel panico migliaia di persone, avvertendo, senza mezzi termini, che una bomba a orologeria di veleni e scorie nucleari è destinata a esplodere a breve.

Ho pensato: dal 1993 ad oggi un vero pentito avrebbe portato gli inquirenti nel luogo esatto degli interramenti! Avrebbe rivelato subito il luogo in cui sono interrati i rifiuti tossici e nucleari che nel tempo hanno seminato dolore e morte e che altra ancora ne causeranno.

Schiavone ha parlato di 5 milioni di persone avvelenate. Come pure ha parlato di 500 milioni al mese che egli avrebbe pagato ,come cassiere del clan, a magistrati e forze dell'ordine.

E allora mi è parso di capire il senso delle sue affermazioni : forse si è solo pentito di essersi pentito perchè non hanno avuto seguito le sue rivelazioni, vecchie ormai di 18 anni, sui luoghi in cui la criminalità organizzata ha sepolto nei campi e nelle cave della Campania e del basso Lazio veleni chimici e radioattivi.

In cuor mio, mi auguro che tutto quanto rivelato non sia vero; comunque, delle due l’ una: o egli dice il falso, e quindi va messo sotto processo per calunnia e procurato allarme ,o ,se avesse detto la verità ,in galera debbono andare a finire tutti quelli che egli dice di aver corrotto e che, quindi, non hanno fatto il proprio dovere, che sapevano e non hanno fatto niente per stroncare i traffici loschi della camorra.

Le rivelazioni di Schiavone sono probabilmente contenute in atti parlamentari del 1995, troppo vecchi per essere disponibili on line. Durante l’intervista Schiavone ha detto di aver vuotato il sacco conla “commissione ecomafia”; ha lasciato capire di aver esplicitato i luoghi degli sversamenti; ha espressamente affermato di aver specificato anche nomi delle società e targhe degli autocarri direttamente coinvolti nel traffico di rifiuti.

Le parole di Schiavone si riferiscono ad una sua audizione davanti alla “Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti”, creata nel 1995 ed attiva fino alla scorsa legislatura

Gli atti parlamentari – e quindi anche quelli della Commissione in questione – sono digitalizzati a partire dal 1996. Le prime attività della commissione non sono quindi disponibili on line. Tuttavia nel resoconto dei lavori della Commissione datato 24 luglio 1997 si legge una cosa interessantissima. Il presidente dellacommissione, rivolgendosi a Giovanni Melillo, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Roma. “La Commissione di inchiesta monocamerale della precedente legislatura ascoltò il procuratore Cordova. Nel corso dell’audizione io stesso ricordai al dottor Cordova che Carmine Schiavone, nell’udienza del 28 marzo 1995, aveva rivelato di essere in grado di indicare siti in cui erano stati interrati residui tossiconocivi o addirittura radioattivi. Quale seguito giudiziario hanno avuto le rivelazioni di questo collaboratore di giustizia? Quale seguito ha avuto il particolare tipo di dichiarazioni rilasciate nell’udienza del 28 marzo 1995? So – allora rimanemmo in contatto con il dottor Cordova – che erano state avviate indagini tramite carotaggi. A che punto si trovano? Lo dico anche in funzione di un avvio di una risposta di sicurezza per le popolazioni coinvolte in queste situazioni Qualcuno sapeva.

Per questo motivo credo sia il caso che la Procura nazionale antimafia così come la Procura di Frosinone dispongano immediatamente l'acquisizione della cassetta contenente l'intervista durata circa 2 ore di Carmine Schiavone a Chiara Cerqueti di SKyTG24 e di agire di conseguenza.

Personalmente farò in modo , attraverso gli archivi parlamentari, di reperire il resoconto – disponibile solo su carta – della seduta in cui il pentito Schiavone fece le sue rivelazioni.

Nei prossimi giorni mi attiverò, con la collaborazione degli altri parlamentari del Lazio e della Campania per chiedere al Ministro dell’Ambiente e della Sanità di mettere in campo tutte le misure necessarie affinchè siano verificate le dichiarazioni di Schiavone e scongiurati i pericoli per l’ambiente e la salute dei cittadini che in quelle zone vivono.

Inoltre una raccomandazione al Ministro Lorenzin: nel Lazio e in Campania le patologie oncologiche sono già al di sopra della media nazionale Le cifre sono allarmanti. I numeri certificano un genocidio silenzioso che sta facendo soccombere un’intera popolazione tra l’indifferenza delle istituzioni e delle autorità sanitarie.

L’approvazione del registro dei tumori sarebbe un importante segnale di attenzione per queste terre martoriate : la registrazione, infatti, è l’unico modo per sapere quante persone residenti nel territorio sono malate di cancro e che tipo di tumore hanno . Molti paesi nel mondo hanno una rete di registri tumori.

Le informazioni registrate sono vitali per la ricerca sul cancro. Permettono di studiare le cause di alcuni tumori, di valutare l’eventuale impatto di fattori sociali o ambientali e di valutare l’efficacia dei programmi di prevenzione.

Infine un messaggio al pentito Schiavone. A lui, che se sono vere le cose che dice , è stato e sarà causa di tanto male per la mia terra e per la mia gente, dico: non ci toglierai pure la speranza di sconfiggere la mafia e la camorra

Lui deve tanto allo Stato che lo ha protetto e sfamato per vent’anni. Deve tanto a tutti noi. Faccia la sua parte: faccia i nomi di quelli che sapevano, di quelli dei quali aveva comprato il silenzio. Prima che tutto vada nel dimenticatoio della prescrizione.

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