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Palestrina, l'ospedale non è a rischio chiusura, ma bisogna riorganizzare tutta la ASL RMG per una sanità migliore (guarda le foto)

Sì è svolta la mattina di mercoledì  15 Gennaio, presso la sala convegni dell’Ospedale “Bernardini” di Palestrina, il consiglio comunale aperto avente come tema il futuro del nosocomio prenestino. Presenti molti sindaci ed amministratori facenti...

Sì è svolta la mattina di mercoledì 15 Gennaio, presso la sala convegni dell’Ospedale “Bernardini” di Palestrina, il consiglio comunale aperto avente come tema il futuro del nosocomio prenestino. Presenti molti sindaci ed amministratori facenti parte della ASL RMG come Zagarolo,

Gallicano nel Lazio, Cave, Castel San Pietro Romano, Rocca di Cave, Labico e Valmontone. Il presidente del Consiglio Regionale Daniele Leodori, il Presidente della Commissione Sanità Rodolfo Lena e il Presidente della commissione tutela dei consumatori Piero Petrassi hanno annunciato che l’ospedale di Zagarolo diventerà casa della salute, mentre quello di Palestrina verrà riorganizzato ma sicuramente non verrà chiuso, smentendo di fatto le voci infondate che circolano da troppo tempo.

“Zingaretti ha scelto i nuovi direttori generali – ha dichiarato Leodori – ed ora dobbiamo lavorare con il dott. Giuseppe Caroli per capire quali sono le eccellenze su cui puntare, rinunciando magari ad altro, per ottimizzare la sanità di quest’area. Chi, come me, ha vissuto sulla propria pelle la chiusura di un ospedale, deve saper cogliere quando è il momento delle scelte coraggiose che diano prospettive non nell’immediato ma a lungo termine”.

Il presidente Lena ha evidenziato il fatto che la sanità della provincia deve essere uguale a quella di Roma, poiché si deve avere la capacità di trattare i pazienti in modo uguale e non differente come accade adesso. Poi rivolgendosi al personale ha spronato medici, infermieri e portantini ad essere pronti per la mobilità, perche si deve lavorare su un progetto condiviso e finora non è stato presentato nessun progetto, lanciando così una grave accusa a Brizioli, l'ex direttore della ASL.

"Quindi - ha aggiunto l'ex primo cittadino di Palestrina - attendiamo il nuovo direttore generale, con il quale, subito dopo l’insediamento, faremo un incontro nel quale consegneremo tutte le proposte. Tutti gli ospedali devono essere dei centri di eccellenza ma non possono tenere le stesse specialità. Se prima si guardava al personale oggi si guarda al territorio".

Il presidente Piero Petrassi, anch'esso originario di queste zone e per la precisione di Zagarolo, ha parlato di razionalizzazione dei servizi perché non ci sono risorse economiche ed è giusto portare una sanità eccellente su tutto il territorio. Insomma, si deve dare inizio ad un nuovo percorso più razionalizzato e più efficiente nei confronti dei pazienti.

Il Sindaco di Palestrina Adolfo De Angelis nel consegnare agli interlocutori quanto deliberato dal Consiglio Comunale di Palestrina, ha evidenziato che “bisogna tenere conto che c’è una emergenza sul territorio da non sottovalutare”

Preso atto delle gravi problematiche che affliggono il nostro nosocomio- si legge nella prima parte del documento che aveva approvato il Consiglio Comunale- rispetto alla carenza di personale, medico, paramedico e ausiliare, degli accorpamenti e delle circolari n.377 del 5/10/2012 e n.477 del 16/10/2012, delle varie disposizioni, l'ultima delle quali di dicembre 2013, tutte della Direzione Sanitaria Aziendale locale Roma G, le quali limitano fortemente l'espletamento di alcune attività ospedaliere, causando il discrimine dell'ospedale "Coniugi Bemardini" in contrasto con gli indirizzi della Regione Lazio, queste note e disposizioni provocano: una drastica riduzione dell'attività ospedaliera e dei posti letto, attraverso tali azioni che vedono l'attività delle UU 00 di chirurgia generale sarà organizzata poli: 1° polo Tivoli-SubiacoMonterotondo e 2° polo Colleferro-Palestrina; che le attività chirurgiche devono essere garantite in ogni Polo dalle equipe dei presidi afferenti allo stesso, fatte salvo esigenze eccezionali che impongono aiuto dall'altro Polo; che il calendario delle sedute chirurgiche nei due poli, concertato con le Direzioni Sanitarie di presidio, dovrà essere tempestivamente comunicato alla Direzione Generale; che i presidi di Monterotondo, Subiaco e Palestrina erogheranno prestazioni adeguate al contesto assistenziale: interventi di day surgery, interventi in ricovero ordinario a pazienti in classe di rischio anestesiologico (ASA)1° e 2°. Gli interventi complessi a pazienti critici saranno effettuati presso i presidi di Tivoli e Colleferro.

Considerato che L'applicazione di queste direttive e note impongono un ridimensionamento delle attività assistenziali nel Presidio "Coniugi Bernardini", vengono posti numerosi interrogativi e tantissime perplessità, quali: a) Demansionamento delle Professionalità presenti in Ospedale mortificando i dipendenti, danneggiando gli utenti e sprecando risorse sottoutilizzate;

b) Il decreto 80 della Regione Lazio non definisce due Poli, e in nessun atto della ragione Lazio si parla mai di due poli ma di tre Ospedali, due dei quali sede di Pronto Soccorso (Palestrina e Colleferro) ed uno sede di DEA di I° livello (Tivoli), i cui compiti istituzionali sono regolamentati dalla normativa vigente;

c) Il Presidio Ospedaliero "Coniugi Bernardini" secondo nella ASL per affluenza di pazienti con oltre 37.000 accessi e 700 neonatalità di Ostetricia e Ginecologia, abbisogna di una più articolata e complessa organizzazione di risorse umane e professionali, tali da poter soddisfare le richieste di un bacino di circa 80.000 utenze, considerando anche il numero di posti letto al di sotto degli standards medi nazionali e regionali della ASL RMG, penalizzando ulteriormente l'utenza dell'area, con costi aggiuntivi per logistica e spostamenti;

d) si pone altresì il problema etico se trattare o meno un paziente bisognoso di cure in un ambiente dichiarato dall'Azienda inidoneo alla gestione del caso, difficoltà evidenti e continue, nel trasferire, o non poter accettare il paziente, parcheggiato in attesa di destinazione;

e) Il diritto alla salute ,è un bene universale e necessario al raggiungimento del bene comune della collettività in cui viviamo, e dove vivranno i figli dei nostri figli, senza una buona salute non ci potrà essere un buon lavoro individuale ne collettivo;

f) Per raggiungere questo obiettivo, ci vuole l'impegno di noi tutti, ma in primis delle Istituzioni preposte e di chi le rappresenta, noi ancora una volta confidiamo in LORO;

g) Considerato che si persegue in questo modo nella politica di riduzione del personale sanitario e parasanitario tale da portare ad un progressivo svuotamento di prestazioni;

h) Acclarato che detti fatti hanno portato già ad una drastica riduzione dell'attività ospedaliera e ad una riduzione dei posti letto, questo ha determinato la seguente situazione:

• Il personale in servizio è notevolmente diminuito a fronte del trasferimento presso l'spedale di un solo medico chirurgo e un solo infermiere in quattro anni;

• Radiologia ad oggi vede la presenza di solo un responsabile e tre contrattisti, il che non permette servizi h24, per cui l'esame si svolge nel presidio di Palestrina e viene refertato a Colleferro;

• Il Laboratorio analisi vede la presenza di tre titolari medici e tre contrattasti i quali non riescono a garantire il servizio h24 ma si garantisce soltanto l'urgenza;

• Nella Struttura di Ostetricia e Ginecologia operano solo il primario che è anche vice direttore sanitario e solo sei medici, in origine erano otto il minimo per una sopravvivenza, le Ostetriche in servizio sono otto più un referente, tutto questo hacausato la sospensione delle visite ambulatoriali;

• Nella struttura di pediatria sono presenti quattro pediatri e un responsabile, in queste condizioni è impossibile fare prestazioni h24, dal 1 febbraio si passa a svolgere un servizio h12 con reperibilità notturna, con 700 parti non si potrà più garantire il pediatra notturno fisso, precedentemente erano sei pediatri oltre il responsabile che svolgeva ugualmente i turni; e quindi tutta nun’altra serie di problematiche ceh sarebbe troppo lungo elencare.

Giancarlo Flavi

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