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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Paliano, il Mov. Civico spiega in piazza perchè non si deve dare l’acqua all’ATO 5 e si costituisce un comitato

"Io l’acqua l'ho mantenuta pubblica nonostante l’attuale vice sindaco Valentina Adiutori mi avesse consegnato la raccolta di firme. Loro oggi che fanno la svendono all’Ato 5?" Questa è la domanda che si è posta l’ex Sindaco Maurizio Sturvi durante...

"Io l’acqua l'ho mantenuta pubblica nonostante l’attuale vice sindaco Valentina Adiutori mi avesse consegnato la raccolta di firme. Loro oggi che fanno la svendono all’Ato 5?" Questa è la domanda che si è posta l’ex Sindaco Maurizio Sturvi durante l’assemblea pubblica che si è tenuta sotto l’orologio di Piazza

Sandro Pertini sabato sera. Intanto, è stato deciso di costituire un comitato pubblico al quale tutti possono aderire per far restare l’acqua pubblica all’AMEA di Paliano.

Dopo che l’amministrazione Alfieri ha aumentato l’IRPEF, oltre i 10.000 euro di reddito, al massimo della tariffa con il passaggio dell’acqua all’ATO 5 sarà uno sfacelo.

E’ stata la Consigliera Comunale di minoranza Paola Imperoli facente parte del Movimento Civico a rompere gli indugi nel presentare in piazza e raccontare l’iter tortuoso che ha avuto la nascita di una commissione consiliare sin dal settembre 2014, perché già da quel tempo si palesava la questione che oggi è esplosa in mano al sindaco nonché Consigliere Provinciale Domenico Alfieri, che non può non dire di no alla legge Galli, che impone a tutti i comuni di confluire in un unico ATO, 5 quello di Frosinone, dopo che Sturvi ha resistito per tutto il mandato.

Abbiamo saputo che tutti si rifiutano di diventare presidenti dell’AMEA e quindi di prendere bei soldi perché altrimenti passerebbero per coloro che hanno venduto l’acqua pubblica e provocato lo sfascio della municipalizzata.

Inoltre, Sturvi si è posta un’altra incresciosa domanda: "che fine faranno gli operai dell’AMEA? Noi nel vendere l’Arkesia abbiamo inserito anche tutte le maestranze".

Ma colui che ha illuminato i numerosi presenti è stato Mario Antonellis presidente del Comitato Civico x il Diritto all’acqua che ha contestato in tre punti l’ignavia dei Sindaci che nelle assemblee si sono dati più volte la zappa sui piedi.

Partendo dalla legge Galli, si avevano tre possibilità: 1 ) Consorzio dei Comuni; 2) Gestione mista Pubblico 51/% privata; 3) totalmente Privata.

La scelta fatta dai sindaci è caduta su quest’ultima e quindi l’Acea Ato 5 “ è il gestore che sta rapinando tutte la famigile” ha asserito Antonellis, che ha rifatto tutta la storia e di colpo gli utenti hanno visto triplicare il prezzo del canome dell’acqua che l’ATO5 gestisce senza nessun contratto con gli utenti.

E’ solamente una questione politica, oggi l’ATO 5 è diventato l’esattore dell’acqua pubblica. Antonellis con il supporto di immagini ha illustrato bene il "travaglio" di questa azienda che non avrebbe investito quanto promesso, ma pretende il 300 percento in più del canone. "Da tener presente che l’Acea ATO 5 non ha nessun contratto con l’utente ed è quello che accadrà anche con il passaggio di Paliano. Quindi, pensateci bene prima di fare questo passaggio- ha avvertito Antonellis- concludendo all’affollata assemblea".

"Il Gestore della maggior parte degli acquedotti ciociari, circa il 90%, è ACEA ATO5. In questi ultimi 15 anni ACEA si era impegnata nel fare cospicui investimenti, nell’ammodernamento degli impianti di distribuzione dell’acqua , utili a garantire un servizio adeguato, trattandosi appunto di un bene di prima necessità, il cosiddetto “oro bianco” del pianeta. Ma così non è stato. Non dilungandoci nelle spiegazioni tecniche - ha quindi spiegato la consigliera Paola Imperoli - del perché ciò non si sia verificato, oggi esiste una situazione drammatica che tutti i comuni serviti da ACEA vivono, sia per la qualità del servizio che per l’esoso costo dello stesso. A breve questo problema potrebbe toccarci da vicino con conseguenze a dir poco disastrose sia in termini di costi della bolletta che di qualità del servizio stesso. Pensate che il 90% dei comuni Ciociari è in trepida attesa per una sentenza che il Tar di Latina ha fissato per il prossimo 4 giugno 2015 sul ricorso presentato contro il decreto del Commissario ad Acta Dell’Oste, che fissa in 75 milioni di euro l’entità delle somme a conguaglio per il periodo 2006-2011 che Acea sta richiedendo agli utenti dal luglio 2014. Sarebbe un dramma per tante famiglie già vessate dalle tante, troppe, tasse sempre più in aumento, al contrario di quello che vuol farci credere Renzi. Il maggior sponsor, a favore del gestore del servizio idrico di ACEA ATO5, è l’attuale presidente della Provincia di Frosinone Pompeo, sostenuto dalla lista “Macedonia” formata sia da esponenti della destra che della cosiddetta sinistra, di cui anche l’attuale sindaco Alfieri fa parte, essendo stato eletto consigliere nelle scorse elezioni provinciali. In provincia i cittadini si sono uniti in un COORDINAMENTO per l’ACQUA PUBBLICA, per difendere i loro diritti e rispondere insieme ai soprusi, denunciando i sindaci che hanno permesso che tutto ciò avvenisse. Ora ci chiediamo; cosa farà il nostro attuale sindaco a difesa del bene comune Acqua Pubblica affinché resti un servizio gestito da AMEA a vantaggio dei soli cittadini di Paliano? Si comporterà come la precedente amministrazione Sturvi, FERMA A NON CEDERE IL SERVIZIO AD ACEA ATO 5 , oppure si piegherà, supinamente, alle scelte del suo partito PD-PDL favorevole a cedere il servizio ad ACEA ATO5 infischiandosene dei cittadini di Paliano? L’attuale vicesindaco Valentina Adiutori, che all’epoca dell’Amministrazione Sturvi organizzò banchetti a difesa dell’acqua pubblica, come se qualcuno avesse voluto venderla, terrà fede alle sue convinzioni oppure, anche questa volta, cambierà idea in relazione alla sua convenienza politica? Noi vogliamo che l'acqua di Paliano rimanga a Paliano".

Giancarlo Flavi

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