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Paliano-Olevano Romano, Alina Banu è tornata per sempre nella sua Romania

" Ciao Alina Spero che il paradiso sia più bello" cosi è stata salutata Alina Banu 28 anni, la donna morta sotto i ferri all’ospedale di Colleferro, dopo il tragico incidente su via palianese sud, mentre i medici stavano tentando di salvagli la...

" Ciao Alina Spero che il paradiso sia più bello" cosi è stata salutata Alina Banu 28 anni, la donna morta sotto i ferri all’ospedale di Colleferro, dopo il tragico incidente su via palianese sud, mentre i medici stavano tentando di salvagli la vita con la sua creatura in grembo, ed ora la sua salma è tornata per sempre in Romania.

Dopo l’autpsia disposta dal magistrato di Frosinone, che si è svolta presso il nosocomio di Colleferro, il feretro della giovane donna è ripartito per il suo ultimo viaggio e sembrerebbe che ha provocarne la morte sia stato il forte colpo ricevuto quando l’A2 è andata a schiantarsi di lato contro l’albero. Adesso gli amici, hanno portato dei fiori e soprattutto il velo bianco che la giovane donna avrebbe duvito indossare prossimamente , pur avendo già una bimba ricoverata a Roma e trasportata con l’elicottero del 118 subito dopo l’incidente le cui condizioni stanno nettamente migliorando.

Un volta guarita, nche la piccola sarà costretta tornare in Romania, al fianco della nonna, e della Zia, le due donne che sono venute a fare il riconoscimento del cadavere e si sono riprese il corpo senza vita della giovane mamma.

Una tragedia immane, che si sarebbe potuta evitare se l’uomo che guidava la macchina, avesse rallentato la corsa prima di chiudere la grande curva ai Ponti della Selva.

Come si ricorderà, il compagno di Alina che era alla guida della A2, è stato incriminato per omicidio plurimo e denunciato perché non si è voluto sottoporre all’alcoltest predisposto dai carabinieri, neanche all’ospedale di Colleferro, dove era stato ricoverato anche lui. Adesso, sicuramente si farà il processo a Frosinone, ma Alina e la sua creatura non torneranno più.

I due vivevano ad Olevano Romano, con altri connazionali. Ora è rimasto solamente il compagno a meditare su quanto accaduto.

Sull’albero dove si è schiantata la macchina, mani pietose hanno posto un velo bianco e tanti fiori dagli amici, ma soprattutto tanti lumicini accesi a significare lo spirito della vita, che comunque da chi l’ha conosciuta sicuramente resterà sempre vivo.

G. Flavi

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