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Martedì, 23 Aprile 2024
Roma Piglio

Piglio, festa liturgica in onore del Beato Andrea Conti con il vescovo Loppa

Con la partecipazione  del  vescovo della diocesi Anagni-Alatri Mons. Lorenzo Loppa e il Provinciale Padre Vittorio Trani O.F.M. si è svolta a Piglio, nel bellissimo Convento di San Lorenzo  la festa liturgica del Beato Andrea Conti.

Con la partecipazione del vescovo della diocesi Anagni-Alatri Mons. Lorenzo Loppa e il Provinciale Padre Vittorio Trani O.F.M. si è svolta a Piglio, nel bellissimo Convento di San Lorenzo la festa liturgica del Beato Andrea Conti.

Il Beato Andrea era spesso ricercato da coloro che soffrivano nell’anima e nel corpo a causa del demonio. Molti ossessi furono “liberati” sulla tomba del Beato, altri presso la Grotta che divenne l’abitazione ordinaria del frate per oltre 40 anni.

Andrea, l’eterno beato della Chiesa, ma un grande Santo per i pigliesi, pregava insistentemente Dio perchè liberasse dalle ossessioni diaboliche non solo le singole persone schiave di Satana che gli venivano presentate, ma anche tutto il Paese.

Il potere sui demoni concesso da Dio al beato Andrea in vita non cessò di essere sperimentato dai devoti anche dopo la morte di Andrea (1302) e trasmessici da testimoni oculari che ci fanno conoscere la fonte dei suoi meriti straordinari di esorcista ottenuti da Dio. Infatti Andrea veniva chiamato il “flagellum demoni” per le sue doti di rigorosissima austerità e di umiltà.

La formula deprecatoria che ha risolto gli esorcisti è stata: “per l’umiltà del Beato Andrea ti comando di allontanarti da codesto corpo”. Come pure si è rilevata di grande e particolare efficacia l’invocazione: “Ora pronobis beate Andrea” unita all’imposizione della reliquia del suo cilizio.

La Santa messa è stata animata dalla coro “San Francesco” diretto dal maestro Fausto Bottini, alla presenza del Sindaco Tommaso Cittadini e del delegato alla P:I: degli alunni e delle insegnanti della V^ A e B.

Al termine della Messa sono stati premiati tre alunni della classe V^ A e tre alunni della classe V^ B dell’Istituto Comprensivo “Ottaviano Bottini” di Piglio che hanno svolto il migliore tema sulla festa degli alberi “un albero per ogni nato nel 2012”, che si è tenuta il 21 Novembre 2013 proprio nel complesso francescano di San Lorenzo e nel viale che conduce alla Grotta del Beato Andrea Conti.

La popolazione scolastica ha mostrato una grandissima sensibilità nei confronti del problema ecologico e dell’amore per la natura. Dopo la messa a dimora delle piante con le “braccia” degli alunni che hanno dato la loro mano ai loro piccoli nati nel 2012 e con l’aiuto dei volontar c’è stato l’affidamento dei 31 bambini al Beato Andrea da parte di padre Angelo. Ne riportiamo il testo:

Signore Dio, tu che hai creato tutte le cose, benedici questi bambini che sono già consacrati a Te per mezzo del Battesimo. Li affidiamo alla protezione del Beato Andrea, che per 40 anni è vissuto in questa grotta ed ha santificato con la preghiera, la penitenza e la contemplazione della natura questo luogo. Vigila su questi bambini, il cui nome è legato ad ogni albero, che abbellisce e dà maggior decoro al Viale a te dedicato. Proteggili dai pericoli e difendili dal maligno che, attraverso forme subdole e ingannatrici, tenta di avvelenare le loro anime innocenti. Veglia su di loro giorno e notte e dà sapienza e discernimento ai loro genitori perché sappiano educarli secondo principi sani e retti, che si ispirano ad una oculata ed illuminata pedagogia, che trae ispirazione soprattutto dal Vangelo. Fa che, con il il passare degli anni, crescono sani e robusti come questi alberi curati e protetti con attenzione e che si nutrono di quell’umus che non inquina le loro radici. Ognuno i loro genitori, passando per questo viale e vedendo l’albero, che ricorda il nome del proprio figlio/a possa dire: “Grazie, Signore, del dono della paternità e della maternità e grazie soprattutto perché ci hai donato un Santo, quale è il Beato Andrea, vissuto per quarant’anni nella nostra terra, sia egli ad illuminarci, guidarci,e proteggerci. Affidiamo a Te, Signore e al Beato Andrea, anche i due ultracentenari, Elena Lucidi vedova Giorgi e Domenico Loreti, che dall’alto della loro età sono stati testimoni di fatti ed eventi lieti e meno lieti di un secolo intero e che possono comunicare alla nostra generazione e a quella futura, il segreto di come sui vive a lungo e che, di fronte all’avanzare degli anni, non bisogna mai arenarsi e confidare nella Provvidenza di Dio. AMEN”.

Tutto questo affinchè il nostro Beato, che è stato anche l’ispiratore del 1°Giubileo, riacquisti l’importanza dovuta e che le sue opere in terra, non restino per i posteri solo un vago ricordo.

Ancora oggi i fedeli si soffermano a vedere la croce, a sbarre di uguali dimensioni di circa 15 centimetri, contornata da fori di fissaggio di una grata (ora scomparsa) a difesa della croce stessa praticata dal Beato per fugare il demonio.

Un’altra croce latina si può vedere su un macigno isolato lungo la Via San Lorenzo nella zona tuttora chiamata “la Cona del Beato Andrea”. Con questo segno di croce in “marmo insculpto” strumento di vittoria del Beato, il frate esorcista eluse tutti gli astuti tentativi dei nemici infernali.

La guerra con i demoni fu per Andrea ininterrotta tanto che, ancora oggi, la gente sale l’erta via per raggiungere la chiesa di San Lorenzo e per pregare il frate esorcista.

Giorgio Alessandro Pacetti

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