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Pontecorvo, inaugurati nuovi spazi per il centro per l’impiego

La Provincia di Frosinone – afferma al riguardo il Presidente della Provincia di Frosinone, Antonio Pompeo – sta portando a termine i suoi impegni nel pieno rispetto delle esigenze, per il miglioramento della funzionalità dei Centri per l’Impiego...

La Provincia di Frosinone – afferma al riguardo il Presidente della Provincia di Frosinone, Antonio Pompeo – sta portando a termine i suoi impegni nel pieno rispetto delle esigenze, per il miglioramento della funzionalità dei Centri per l’Impiego. Uno strumento importante, specie nel periodo di grave crisi dell’ occupazione che stiamo vivendo, che quasi certamente non competerà più al nostro Ente secondo le recenti normative. Tuttavia continuiamo adoperare per il bene della collettività convinti di consegnare nelle mani del Governo centrale delle strutture bene funzionanti e migliorate anche dal punto di vista logistico. Certamente è il caso del centro di Pontecorvo dove questa mattina sono stati inaugurati dei nuovi spazi estremamente utili per un migliore

svolgimento dei compiti di questa struttura”.

Nella foto allegata un momento dell’inaugurazione dei nuovi spazi del Centro per l’impiego di Pontecorvo, si distinguono il Commissario prefettizio, dott. Raio, il Presidente della Provincia Pompeo, il direttore del Centro per l’ impiego Massaro, il dirigente provinciale del settore Sbardella

FROSINONE CALCIO, POMPEO: “SONO SCONCERTATO, OLTRE CHE INGIUSTO E’ POCO SAGGIO QUANTO ACCADE

“Sono sconcertato da quanto sta accadendo sulle vicende del Frosinone calcio. Una società modello che spicca nel difficile panorama del calcio professionistico per serietà, sobrietà e correttezza duramente colpita in seguito a una gara che, indiscutibilmente, ha avuto dei problemi almeno di interpretazione. Non è saggio quanto sta accadendo soprattutto in seguito alle gravi polemiche che sono scaturite dalle parole di Lotito e mi chiedo se i valori sportivi possano ancora avere cittadinanza in un mondo del calcio che ha perso completamente sportività. Hanno dimenticato tutti, salvo volersene avvalere per i consensi pubblicitari, televisivi e quant’altro, che il calcio è passione e identità e che quando il popolo calcistico si fa sentire perché si sente defraudato di giustizia bisogna approfondire le situazioni, saperne di più, affinché le decisioni non appaiano (e forse siano) ingiuste. Mi appello dunque al buon senso di tutti perché almeno nello sport vengano salvaguardati i valori del merito, che possa vincere il migliore, protetto da una giustizia sportiva che non deve solo essere giusta ma deve anche sembrarlo, deve essere e apparire obiettiva e rigorosa nella sua imparzialità. Non devono essere lasciati dubbi sul campo verde, le società sportive serie devono potersi fidare e affidarsi serenamente, cosa che non può accadere con le decisioni prese negli ultimi giorni, sul campo e negli uffici. Non si illudano che il caso Frosinone resti circoscritto, esso è divenuto emblematico, ha comunque assunto una rilevanza nazionale e deve essere considerato in tutta la sua importanza, perché le sue conseguenze oggi sono indecifrabili e a farne le spese può essere uno dei più alti e virtuosi valori, quello del merito, del risultato ottenuto col sacrificio, con la competenza, con il genio, con la passione e anche con gli investimenti onesti di imprenditori e di una collettività che si adopera per il meglio”.

Lo afferma il Presidente della Provincia di Frosinone, Antonio Pompeo

L’ASSESSORE MAGLIOCCHETTI SCRIVE A TAVECCHIO

Preg.mo Sig. Presidente, chi Le scrive è, prima di tutto, un convinto sostenitore della correttezza, della trasparenza e del rispetto delle regole, in particolar modo in un mondo, quello sportivo, dove questi valori dovrebbero essere naturali, sentiti e osservati da tutti, e garantiti da chi ha il dovere, per ruolo istituzionale, di farlo.

E’ per questi motivi che mi ha indotto a scriverLe, con modalità forse irrituali, quanto accaduto, sia sabato scorso, durante la partita del Campionato di serie B tra il Frosinone e l’Entella, sia successivamente, all’esito dei provvedimenti del Giudice Sportivo, che penalizzano oltre ogni logica comprensione la Società Frosinone Calcio.

Non mi avventuro nell’esprimere giudizi di valore sull’arbitraggio di domenica.Giudizi che,volendo fare una forzatura sui concetti di obiettività e oggettività, potrebbero addirittura e paradossalmente, risultare solo di parte, per cui La prego di farsi consegnare e visionare la registrazione della partita, affinchè Ella possa valutare, con tutta serenità, quale è stata la direzione arbitrale, durante tutta la partita.

Se imparziale, quindi, come dovrebbe essere, o altro.Dopo aver visto la registrazione del match, si soffermi poi sui provvedimenti emessi dal Giudice sportivo nei confronti di ben 3 giocatori del Frosinone Calcio e valuti Presidente, se c’è stata congruità, tra quanto effettivamente accaduto durante la gara nei comportamenti dei suddetti giocatori e le decisioni assunte a loro carico in ordine alle giornate di squalifica.

Senza considerare, l’ulteriore iniqua, incomprensibile e ingiustificabile decisione, di far giocare le prossime 2 gare casalinghe del Frosinone calcio, con i settori della tribuna centrale e distinti privi di

Partite fondamentali per la squadra ai fini del risultato finale del campionato. Orbene, non si possono mortificare, senza alcuna giustificazione, le aspettative, le passioni, i sacrifici, le ambizioni, i progetti di una Società, di una squadra, di una Città e di una intera Provincia, che nei risultati sportivi, ottenuti sul campo vale la pena ricordarlo, di una squadra di calcio si riconosce, si identifica e soprattutto si unisce, nella comune convinzione che, almeno nello sport, vinca il migliore.

Con questa logica e con questi sentimenti, il Frosinone calcio vuole legittimamente spendere tutte le proprie energie per ottenere le vittorie necessarie, per potersi giocare l’ulteriore e più importante partita della promozione in serie A.

Non vogliamo aiuti o particolari attenzioni positive, né da parte degli arbitri, nè da parte della di nessuno. Ma allo stesso modo, coerentemente, non vogliamo, né siamo più disposti a tollerare, penalizzazioni o ostacoli posti, ad arte, sul nostro cammino.

Vogliamo solo essere messi nella condizione di poterci giocare, legittimamente, fino alla fine del campionato le nostre carte, al pari di tutte le altre squadre di serie B. Nulla di più o di meno.

Vede Presidente, e concludo questa mia, qualche settimana fa su tutte le cronache dei giornali nazionali sono apparse notizie, verosimilmente inquietanti, secondo le quali qualcuno non gradirebbe che il Frosinone calcio possa accedere alla serie A.

Dopo quanto accaduto nelle ultime ore a danno del Frosinone, è veramente difficile non credere in quelle notizie e in determinati disegni, che con lo sport non hanno, o almeno non dovrebbero avere, nulla a che fare.

Ci aiuti allora, con comportamenti e atti coerenti e conseguenti, a credere ancora che il calcio giocato in serie B sia uno sport pulito e la competizione tra i club sia solo di natura sportiva e non determinata da altre logiche, fattori o personaggi esterni. Con stima. Il Consigliere Delegato al Coordinamento dei lavori Dr. Danilo MAGLIOCCHETTI

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