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Area Prenestina, 38 violazioni negli esercizi pubblici. Oltre 110 mila euro di multe

La Compagnia Carabinieri di Palestrina agli ordini del capitano Arcangelo Maiello (In foto) nell’ambito dei servizi finalizzati al controllo dell’igiene e sanità pubblica, prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro, cantieri, e presso i bar/...

La Compagnia Carabinieri di Palestrina agli ordini del capitano Arcangelo Maiello (In foto) nell’ambito dei servizi finalizzati al controllo dell’igiene e sanità pubblica, prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro, cantieri, e presso i bar/ pub/ ristoranti/

case alloggio per anziani eseguiti unitamente a personale ispettivo ASL RM/G di Palestrina Guidonia Montecelio –Area prevenzione e Sicurezza luoghi di lavoro e servizio igiene e sanità pubblica ha deferito in stato di libertà dodicipersone, controllati numerosi cantieri, accertato decine di violazioni, controllati 145 operai di cui diversi non assunti regolarmente,elevato sanzioni pecuniarie per un totale di oltre 110.000 euro, accertate 23 violazioni penali, 15 amministrative, applicate nr.12 prescrizioni, disposta la chiusura di una frutteria, sequestrati per la distruzione diversi kilogrammi di alimenti.

In San Vito Romano i Carabinieri hanno deferito in stato di libertà titolare di un supermercato per non aver redatto idoneo documento della valutazione dei rischi per le attivita’ del supermercato, non aver formato anche con gli organismi paritetici o ad essi equiparati, i lavoratori in materia di sicurezza sul lavoro e rispetto alla mansione specifica,non aver messo a disposizione dei lavoratori idonei locali da adibire ad uso spogliatoio, nonche’ per non aver verificato i mezzi di estinzione interni alla struttura e per non aver mantenuto in efficienza il quadro elettrico, non aver nominato il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, che abbia tutti i requisiti previsti dalla normativa antinfortunistica vigente; inoltrequale titolare per la vendita di generi alimentari non era in possesso di h.c.c.p. previsto dalla legge (art. 6 comma 6° d.lgs. 193/07) poiche’ scaduto di validita’; applicate prescrizioni.

Presso un cantiere sito in Zagarolo i militari hanno deferito in stato di libertà l’amministratore unico di società non aver integrato nel p.o.s le fasi specifiche e la realizzazione delle opere di carpenteria e per non aver protetto le aperture verso il vuoto presenti nel cantiere, applicate prescrizioni.

In San Cesareo, presso un cantiere edile, i carabinieri hanno deferito in stato di libertà amministratore unico di una ditta per non aver protetto le aperture verso il vuoto presenti sull’ultimo solaio dell’edificio in costruzione, realizzando idonee opere provvisionali e/o misure tecniche alternative atte ad eliminare eventuali pericoli di caduta verso il vuoto; non aver allegato al p.o.s gli attestati dell’avvenuta formazione, informazione di n. 1 operaio presente in cantiere, nonche’ le procedure specifiche adottate e da adottare per la lavorazione svolta sul solaio avente aperture verso il vuoto; applicate prescrizioni.

Deferito sempre in San Cesareo un amministratore unico di ditta non aver mantenuto in efficienza i container ad uso locale mensa e spogliatoio come previsto dalle vigenti norme; applicate prescrizioni; Ancora a San Cesareo denunciato in stato di libertà anche il coordinatore per l’esecuzione dei lavori pernon aver verificato l’idoneita’ del piano operativo di sicurezza delle ditte esecutrici dei lavori, nonche’ la messa a disposizione di idonei locali da adibire ad uso spogliatoio, anche in questo caso applicate prescrizioni.

Presso esercizio commerciale di vendita al dettaglio – sito in San Vito Romano deferito il datore di lavoro poichè il luogo di lavoro non era conforme a quanto previsto dalla legge relativamente alla porta d’uscita del locale che non risultava esser agevolmente apribile dall’interno, ed inoltre il locale risultava mancante dello spogliatoio per n. 4 dipendenti e per nonaver nominato il medico competente per l’effettuazione della sorveglianza sanitaria; applicate prescrizioni.

Ancora in San Cesareo deferito in stato di libertà datore di lavoro di una ditta edile per non aver integrato nel piano operativo di sicurezza le procedure specifiche per le lavorazioni eseguite e da eseguire come previsto dalle vigenti norme e per non aver delimitato e protetto il ciglio della platea superiore con opportune segnalazioni onde impedire accidentalmente ai lavoratori eventuali scivolamenti nello scavo; applicate prescrizioni. Ancora deferito anche coordinatore per l’esecuzione dei lavori per non aver predisposto e messo a disposizione in cantiere idoneo fascicolo adattato alle caratteristiche dell’opera avente i contenuti specificati dalla normativa vigente e per non aver verificato l’idoneita’ del piano operativo di sicurezza della ditta esecutrice dei lavori; applicate prescrizioni.

Ancora a San Cesareo presso esercizio commerciale di vendita al dettaglio deferito in stato di libertà il datore di lavoro per non aver garantito e messo a disposizione dei lavoratori idonei locali da adibire ad uso spogliatoio e per non aver esibito il certificato di prevenzione incendi pur rientrando nell’elenco delle attivita’ soggette di cui al d.p.r. 151/2011 n. 69 allegato i°;applicate prescrizioni.

Deferita ancora una cittadina italiana datore di lavoro di una società in San Cesareo per non aver messo a disposizione dei propri lavoratori presente presso il supermercato, idonei locali da adibire a spogliatoio e per non aver garantito ai propri lavoratori l’espletamento delle proprie mansioni all’interno dei luoghi di lavoro come previsto dalla normativa vigente e per non aver rielaborato il “documento valutazione dei rischi” specificando le mansioni dei lavoratori e conseguenti adeguati corsi di formazione ed informazione, nonche’ i mezzi di lavoro assegnati alle mansioni da svolgere; applicate prescrizioni.

In Zagarolo i militari presso esercizio commerciale di vendita al dettaglio è stato deferito l’amministratore unico della società pernon aver mantenuto puliti i locali destinati a magazzino merci e bagni, per non aver fornito alla lavoratrice addetta al banco vendita del pesce, idonee calzature (stivali) adeguate alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro e per aver omesso di comunicare preventivamente al comune l’orario di apertura adottato (nell’ultimo caso di tratta di violazione amministrativa);

In Cave presso cantiere edile deferito in stato di libertà titolare ditta per non aver istallato idonee opere provvisionali durante i lavori di ripristino di un edificio adibito a privata abitazione, in particolare riguardo gli impalcati del ponteggio e tavole fermapiede e correnti intermedi;applicate prescrizioni.

In Genazzano presso un locale adibito alla ristorazione deferito in stato di libertà il titolare per insufficienza pulizia locali cucina;mancanza di finestre o di impianto di aerazione artificiale nei locali cucina;assenza di locale o armadietti spogliatoio per il personale;presenza di scaffalatura della cella frigo che non era di materiale lavabile e disinfettabile;bevande collocate in locale non idoneo

In Zagarolo deferito titolare di un ristorante poiché sono state applicate prescrizioni per non conformità infatti il locale cucina, la zona di cottura alla brace, le attrezzature, le apparecchiature frigo necessitavano di accurata pulizia e disinfezione. La legna da ardere posta sotto le griglie di cottura doveva essere collocata in appositi contenitori e in modiche quantita’. Il bancone di lavoro utilizzato per la preparazione della carne alla griglia doveva essere realizzato con materiale lavabile e disinfettabile. La pedana posta tra la zona cottura e la zona preparazione doveva essere rivestita con materiale antiscivolo e di facile pulizia. Il soppalco sovrastante il banco bar utilizzato a mo’ di spogliatoio e deposito materiale vario collocato in modo disordinato in promiscuita’ con il vestiario degli addetti doveva essere pulito ed eventualmente utilizzato con razionalita’ collocando gli oggetti in appositi scaffali e non essere utilizzato come spogliatoio.

Accertata inoltre la presenza all’interno di un frigo congelatore posto nel locale cucina e piano di rilevamento della temperatura, di alimenti nella confezione originale (acquistati come prodotto fresco) con data di scadenza superata pertanto si procedeva al sequestro e distruzione di alimenti per un totale di kg. 6 (bistecche di collo – arrosticini – polipetti – seppioline – hamburger – insaccati/salsicce).

A Cave disposto il provvedimento della chiusura immediata di un locale adibito a frutteria poiche’ la struttura costituita da locale vendita, deposito e servizio igienico presentava le pareti, soffitti e pavimenti in pessime condizioni igieniche e di manutenzione. La pavimentazione era sconnessa in piu’ punti e mancante in alcune parti oltre ad essere annerita da sporco. Le pareti erano imbrattate e danneggiate. Gli infissi erano invasi da tele di ragno e mancavano di protezione atte ad evitare l’ingresso degli infestanti e roditori. Il servizio igienico era in pessime condizioni igieniche e privo di ricambio d’aria sia naturale che artificiale. il magazzino ove era depositata la frutta era ingombro di oggetti e cassette accatastate al di sotto dei quali vi erano scarti di lavorazione e sporco diffuso. Sul marciapiede a ridosso della strada regionale ad alta densita’ veicolare erano esposte cassette di legno non protette soggette a contaminazione da agenti esterni di svariata natura e soprattutto ad inquinanti chimici (gas di scarico).

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