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Cave, al via primo appuntamento della stagione escursionistica con l'Associazione 'A Refera

Il 20 marzo 2016 ci sarà il primo appuntamento che inaugurerà la stagione escursionistica con l'Associazione 'A Refera  con un percorso suggestivo alla scoperta dei Giganti dell'Acqua presenti nel territorio della campagna romana.

Il 20 marzo 2016 ci sarà il primo appuntamento che inaugurerà la stagione escursionistica con l'Associazione 'A Refera con un percorso suggestivo alla scoperta dei Giganti dell'Acqua presenti nel territorio della campagna romana.



L'appuntamento è in via Ponte Amato a Gallicano alle ore 8,30 ,questo previa conferma di partecipazione a questo indirizzo mail o comunicazione telefonica al seguente numero 339.800.80.86 (Alessandro) entro le 18.00 del 19/3/2016

In allegato trovate il regolamento , i partecipanti sono tenuti a prenderne visione , compilarlo correttamente e consegnarlo al punto di incontro

ecco il programma della giornata:










8,40: Partenza del gruppo , di seguito una breve descrizione del territorio che attraverseremo in questo nuovo appuntamento.


Un percorso attrezzato consente di riscoprire i monumentali resti degli acquedotti romani conservati nel territorio di Gallicano. Oltre all'indubbio interesse archeologico, il percorso, inserito in un suggestivo scorcio della campagna romana, si rivela interessante anche da un punto di vista storico, geologico e paesaggistico.
Il cammino inizierà da ponte Amato, un viadotto ad unica campata a tutto sesto, costruita tra il II e il I sec. a. C., per superare il fosso Scalelle. Largo oltre 7 metri e alto 10, è realizzato in opera quadrata utilizzando la caratteristica pietra locale, il lapis gabinus o Pietra Sperone. Fu gravemente danneggiato nel corso della II guerra mondiale, ma un recente restauro ne ha ripristinato l'antica eleganza. A poche centinaia di metri, tornando sulla strada moderna, si trovano i resti di alcuni tra i più importanti acquedotti che alimentavano Roma: l'Anio Vetus, l'Aqua Marcia, l'Anio Novus e l'Aqua Claudia. L'Anio Vetus e l'Anio Novus erano alimentati direttamente dal fiume Aniene, mentre l'Aqua Marcia e l'Aqua Claudia captavano sorgenti purissime sui Monti Simbruini. Gran parte del percorso era sotterraneo, ma per superare le gole scavate nel substrato tufaceo da profondi fossi, i Romani realizzarono, a poca distanza l'uno dall'altro, una serie di ponti: il piccolo ponte della Bulica ad unica campata, il ponte di Caipoli, il ponte Taulella e il ponte Pischero. Spicca per grandiosità il ponte Lupo, alto 30 metri e lungo 115, realizzato per sostenere il condotto (specus) dell'acquedottoMarcio al di sopra del fosso dell'Acqua Rossa. Il percorso di ritorno sarà sulle orme del percorso di andata.




Durata: 6 ore soste escluse

Lunghezza: 12 km

Difficoltà: T (turistico)

Dislivello: quasi nullo

Pranzo al sacco










Scarpe da Trekking, k-way, 1,5l acqua








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