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Cave, grande festa per i 100 della ferrovia

Una bellissima giornata di festa, quella di sabato scorso, 14 maggio 2016, a Cave: è stato presentato il libro, a firma di Umberto Foschi, impreziosito dalle interviste realizzate da Alessio Cellanetti, “Il treno per Cave. Storie delle ferrovie...

Una bellissima giornata di festa, quella di sabato scorso, 14 maggio 2016, a Cave: è stato presentato il libro, a firma di Umberto Foschi, impreziosito dalle interviste realizzate da Alessio Cellanetti, “Il treno per Cave. Storie delle ferrovie

vicinali”. Ospite d’onore, accolto da un applauso caloroso e scrosciante, è stato Paolo Clementi, nipote di Antonino: il progettista che ideò la tanto amata Ferrovia. A moderare gli interventi e la lettura di alcuni passi del libro è stato Francesco Morabito che, con particolare capacità oratoria, ha impresso agli emozionanti momenti elevazione e trasmissione ulteriori. Il pomeriggio di rievocazione storica, a sfondo letterario, è stato aperto dall’intervento del sindaco di Cave, Angelo Lupi: a nome dell’intera comunità il primo cittadino ha espresso particolare soddisfazione per essere giunti, grazie al lavoro di molte persone, a consumare felicemente degli istanti importantissimi per tutta la città; in quanto riattualizzanti, permeati di consapevolezza e di valori condivisi. «La riflessione sulla storia della Ferrovia è possibile amplificarla, grazie a due fattori tra essi collegati: gli accadimenti personali pubblici dei protagonisti dell’epoca e per la concatenazione articolata, virtuosa e dinamica degli stessi che, ottimamente riuscita, ha poi prodotto un risultato eccellente. Il territorio, e dunque non soltanto Cave, avrebbe tratto giovamento dalla permanenza del collegamento ferroviario? Una domanda priva di retorica, che ci dobbiamo porre al fine di contestualizzare, in un’epoca diversa, l’importanza che la Ferrovia avuto». L’assessore Silvia Mancini, intervenuta a conclusione dei lavori della tavola rotonda, ha invece focalizzato sull’aspetto patrimoniale, culturalmente riferendosi, della Ferrovia che, seppur dismessa, rappresenta un eccellente tassello della storia cavense, da non disperdere negli abissi della memoria: «II libro dell’ingegner Umberto Foschi consente, anche alle generazioni più giovani, di impadronirsi a pieno titolo del segmento emozionante, inerente la storia di Cave, magnificamente trattato. Le ferrovie vicinali, raccontano le evidenze dei tempi ormai lontani, ed approfondisce il volume inedito, hanno caratterizzato un ampio e frastagliato periodo del ‘900; ecco perché sentiamo il dovere di farle nostre, anche al livello emotivo». Dalla Ferrovia ai giorni nostri un cammino lungo ed appassionante, condotto con entusiasmo da diverse generazioni, tra esse anche molto distanti nel tempo. Ciò nonostante tutt’oggi è condotto sul medesimo binario degli albori: la tradizione, che passa per l’arteria dei sentimenti, fino a giungere, nel pieno della forza, nella coscienza della memoria.

Filippo Caporossi

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