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Genazzano, il Ministro Cecile Kyenge ha chiuso la tre giorni del Decoder Campus con lo slogan “Nascere in Italia, crescere cittadini europei”

A concludere i tre giorni di dibattiti e riflessioni intorno a temi di grande rilevanza, come il lavoro, gli enti locali, la crisi dei comuni e l’integrazione, sono stati il ministro Cécile Kyenge, S.E. Mons. Domenico Sigalini, vescovo della...

A concludere i tre giorni di dibattiti e riflessioni intorno a temi di grande rilevanza, come il lavoro, gli enti locali, la crisi dei comuni e l’integrazione, sono stati il ministro Cécile Kyenge, S.E. Mons. Domenico Sigalini, vescovo della Diocesi di Palestrina, e l’eurodeputato Guido Milana.

Una giornata di grande riflessione, quella di domenica 13 ottobre, aperta con il ricordo dei moltissimi immigrati che, nel corso della storia, hanno perso la vita in cerca di un futuro migliore. Da più parti è salito, forte, l’appello ad un intervento più incisivo delle istituzioni europee a sostegno di una politica dell’immigrazione condivisa e proiettata alla tutela dei profughi, delle loro aspettative di vita e del rispetto della loro dignità umana. La sala di Castello Colonna, gremita all’inverosimile, ha accolto il ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge (salutata dal primo cittadino di Genazzano, Fabio Ascenzi) che non ha esitato a denunciare l’azzeramento di fondi per il sociale da parte dei governi italiani e la difficoltà che ha il suo ministero nel portare avanti politiche e progetti volti all’integrazione in un contesto di continui tagli. Non è mancato un riferimento alla necessità di rivedere – soprattutto a livello europeo – alcuni punti delle politiche dell’immigrazione e l’invito a rivalutare valori come la solidarietà, l’arricchimento culturale e il rispetto per il diverso, oggi nascosti dietro la paura dettata dalla crisi. Anche il Vescovo Sigalini ha voluto lanciare un messaggio forte sostenendo che “il tuo Cristo è ebreo e la tua democrazia è greca; la tua scrittura è latina e i tuoi numeri sono arabi; la tua auto è giapponese e il tuo caffè è brasiliano; il tuo orologio è svizzero e il tuo walkman è coreano; la tua pizza è italiana e la tua camicia hawaiana, le tue vacanze sono turche, tunisine o marocchine. Cittadino del mondo, non rimproverare al tuo vicino di essere straniero”. Grande è stata la partecipazione anche alle altre due giornate di Decoder Campus 2013. Venerdì pomeriggio qualificante la presenza di Cesare Damiano, ex ministro e presidente della Commissione Lavoro della Camera, e dell’onorevole Monica Gregori, che hanno discusso del tema del lavoro, offrendo spunti e riflessioni – e confrontandosi con i sindaci presenti - su come affrontare la crisi e quali possibilità dare ai giovani italiani per vedersi riconosciuto il diritto al lavoro, allo studio e ad una formazione qualificata come quella dei loro coetanei europei.

Enti locali, crisi dei Comuni, Regione Lazio e l’assenza pesante della Provincia di Roma sono stati i temi trattati sabato, nel secondo giorno di Decoder Campus, insieme al Presidente del Consiglio regionale del Lazio, Daniele Leodori, al consigliere regionale Rodolfo Lena, ai sindaci Domenico Moselli e Amedeo Rossi e all’europarlamentare Guido Milana.

“Anche quest’anno – commentano soddisfatti gli organizzatori di Democrazia Viva - Decoder Campus ha offerto spunti e riflessioni per porre le basi su azioni concrete, toccando le tematiche più vicine ai cittadini e cercando di trasmettere un’informazione mirata sui lavori che vengono svolti all’interno delle aule delle istituzioni Il nostro impegno è proseguire su questa direzione per cercare di dare un contributo significativo nelle scelte politiche, economiche e sociali dei nostri territori e non solo, costruendo una vera e propria officina di idee concrete che ci renda davvero protagonisti del nostro futuro”.

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