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Rocca di Cave, disinnescata maxi bomba da oltre 400 Kg

Una giornata tanto intensa, quella di martedì scorso, 12 luglio 2016, a Rocca di Cave: gli artificieri dell’Esercito hanno provveduto a disinnescare un ordigno bellico d’aereo, di fabbricazione americana da 1000 lbs (440 kg circa), risalente al...

Una giornata tanto intensa, quella di martedì scorso, 12 luglio 2016, a Rocca di Cave: gli artificieri dell’Esercito hanno provveduto a disinnescare un ordigno bellico d’aereo, di fabbricazione americana da 1000 lbs (440 kg circa), risalente al secondo conflitto mondiale.

La delicata operazione, ottimamente riuscita, è stata posta in essere grazie alla sinergia istauratasi tra l’Esercito Italiano (6° Reggimento Genio Pionieri di Roma) e il 9° Reggimento Alpini, intervenuto per la potatura di alcuni arbusti presenti sulle pareti in roccia. Durante tutte le fasi le comunicazioni sono state garantite dall’11° Reggimento Trasmissioni di Civitavecchia. Le operazioni di despolettamento, iniziate alle ore 10, durate oltre 8 ore, sono terminate qualche minuto dopo le 18, con il sopralluogo a cura degli uomini in forza al 6º Genio Pionieri. Come accadde nel lontano febbraio 1944 Rocca di Cave ha invocato la protezione della Madonna, con una Santa Messa celebrata domenica scorsa, 10 luglio 2016, dal vescovo di Palestrina, minsignor Domenico Sigalini, in visita pastorale nel borgo prenestino. Si ipotizza che il dispositivo, rimasto inesploso per decenni, fosse destinato alla Caserma dei Carabinieri di Capranica Prenestina, in cui si trovava un comando tedesco, lo stesso che subì un violento bombardamento, nel 1944. Il sindaco, l’avvocato Gabriella Federici, che ha seguito la giornata dal coordinamento, al termine degli interventi, ha dichiarato: «Ringrazio sentitamente quanti hanno collaborato e interagito, in lunghissime ore attività.

La Prefettura e l’Esercito Italiano, in particolare gli Artificieri, ma anche i sindaci delle limitrofe Capranica Prenestina, dove è stata istituita la sala operativa, e di Castel San Pietro Romano; il Comando dei Carabinieri di Capranica Prenestina, la Polizia Locale, la Regione Lazio - ufficio Protezione Civile, la Protezione Civile dei Monti Prenestini e quella di Cave; la Polizia di Stato, la Polizia locale Città Metropolitana di Roma, l’Ares 118, la Croce Rossa Italiana, i Vigili del Fuoco e il Corpo Forestale dello Stato. Attestati di stima giungano anche alle società Acea Spa, Cotral SpA, Enel SpA, Erogasmet S.p.a. Ai cittadini il ringraziamento per la pazienza avuta e la diligenza dimostrata: hanno collaborato non disattendendo le ordinanze prefettizie e sindacali ». La storia contemporanea dei Monti Prenestini si arricchisce di una pagina complessa ma positiva, originata da vicende risalenti a stagioni allocate nei libri di storia.

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