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Programma Europa approva horizon 2020: De Angelis (pd), l'europa riparta da ricerca e innovazione

Il giorno 22 novembre è stato  un giorno importante: il Parlamento europeo da il via libera al nuovo programma quadro per la ricerca, vera opportunità di rilancio della competitività europea".

Il giorno 22 novembre è stato un giorno importante: il Parlamento europeo da il via libera al nuovo programma quadro per la ricerca, vera opportunità di rilancio della competitività europea". Questa la prima dichiarazione di Francesco De Angelis, dopo il voto dell'Assemblea di Strasburgo su Horizon 2020, il nuovo Programma UE 2014-2020 per ricerca e innovazione.

"Il PE ha condotto i negoziati in maniera eccellente - afferma De Angelis - rafforzando le azioni a favore delle piccole e medie imprese e incoraggiando la ricerca sulle energie alternative. Con un budget complessivo pari a 70,2 miliardi di euro, il 30% in più rispetto al precedente Settimo Programma Quadro, Horizon 2020 integra in un'unica cornice tutti i finanziamenti e i programmi per la ricerca dell'Unione, con l'obiettivo di snellire le pratiche e gli oneri burocratici e garantire la partecipazione dei ricercatori".

"Horizon 2020 - spiega l'eurodeputato - ha tre priorità, in linea con la strategia Europa 2020: l'eccellenza della base scientifica, la leadership industriale e i quadri competitivi e, infine, le sfide sociali, alle quali sarà destinato ben il 39% del budget complessivo".

"Particolare attenzione verrà data alle piccole e medie imprese - prosegue De Angelis - che avranno accesso all'11% dei fondi di Horizon 2020. Si tratta di finanziamenti importanti che puntano a creare un contesto favorevole alla nascita di nuove imprese".

"Adesso sarà necessario concentrarsi sugli aspetti d'intermediazione e collaborazione tra il mondo della ricerca e quello dell'impresa - ha aggiunto l'eurodeputato - perché i partenariati tecnologici funzionano se creano collegamenti tra le misure dal lato dell'offerta e quelle dal lato della domanda".

"Scopo dichiarato di Horizon 2020 - conclude De Angelis - è migliorare la competitività dell'Europa e su questo obiettivo già a partire dal 1 gennaio 2014 bisognerà lavorare con il massimo impegno".

ERASMUS PLUS: DE ANGELIS (PD),PIÙ FONDI PER IL FUTURO DEI GIOVANI

"Con il voto sul Programma Erasmus Plus il Parlamento europeo ha dimostrato che i giovani sono al centro delle preoccupazioni dell'Europa". Lo ha dichiarato Francesco De Angelis dopo l'approvazione del nuovo Programma 2014-2020 Erasmus Plus per lo studio, lo sport e le esperienze di formazione dei giovani europei.

"Dotato di 14,77 miliardi di euro - prosegue De Angelis - il nuovo programma permetterà a quattro milioni di giovani europei di studiare nelle Università di uno degli Stati membri o di portare a termine un periodo di stage all'estero. Quindi più risorse per i giovani in mobilità, anche grazie ad un nuovo sistema di prestiti agevolati per gli studenti universitari".

"L'aumento del 40% del bilancio - afferma l'eurodeputato - è un risultato affatto scontato, se si pensa che fino a un anno fa' persino l'Erasmus, il programma per la formazione di maggior successo, rischiava di rimanere a corto di fondi. Riorganizzate in un unico programma, iniziative come l'Erasmus, il Leonardo e il Comenius escono oggi rafforzate dal voto dell´Assemblea di Strasburgo".

"Questo programma permetterà a milioni di giovani europei di sviluppare competenze necessarie all'inserimento nel mondo del lavoro. I giovani - conclude De Angelis - non sono un peso per l'Europa, ma un'opportunità, investire nel loro futuro rappresenta l´unica via di uscita possibile dalla crisi".

POLITICA DI COESIONE (DE ANGELIS): LA MACROCONDIZIONALITÀ MINACCIA IL FUTURO DELLE REGIONI EUROPEE

"Con il voto del Parlamento europeo si piega ai diktat dei Paesi del nord Europa". Così commenta l'eurodeputato Pd Francesco De Angelis il voto con cui il Parlamento europeo ha approvato i contenuti dell'accordo inter-istituzionale sul prossimo periodo di programmazione 2014-2020 della politica di coesione.

"Dal 2014 quegli Stati membri che non dovessero rispettare i vincoli di bilancio determineranno automaticamente la sospensione nell'erogazione delle risorse della politica di coesione destinate alle proprie regioni" ha sottolineato l'eurodeputato Pd, per il quale "questa novità, espressamente voluta dai Paesi rigoristi, non facilita l´accesso alle risorse comunitarie e anzi snatura il senso profondo e gli stessi principi ispiratori della coesione europea".

"Il tema, ancora una volta - ha aggiunto De Angelis - era per noi quello di liberare l'Europa dai gangli dell'austerità finanziaria, di ricominciare a investire nella crescita e nell'occupazione". "Eppure - continua l'eurodeputato - il compromesso raggiunto non solo conferma i propositi di governance macroeconomica avanzati a più riprese dalla Germania, ma non tiene neanche in considerazione la nostra proposta, presentata già molti mesi fa, per una golden rule che sottragga le spese di co-finanziamento sostenute dagli Stati dal calcolo dei parametri del Patto di stabilità e crescita".

"In questo lungo percorso, che ha riguardato due anni di intensi negoziati prima parlamentari e poi inter-istituzionali, la nostra battaglia per una politica di coesione più equa si è scontrata con l'inflessibilità dei Paesi capitanati dalla Germania, e a cui - va sottolineato - aveva a suo tempo aderito anche il governo Monti".

"Per queste ragioni - ha concluso De Angelis - la delegazione Pd non ha avuto altra scelta che votare contro un compromesso iniquo, che colpisce gli interessi proprio di quegli Stati e di quelle regioni in cui è più urgente un intervento e un'assunzione di responsabilità politica da parte dell'Europa: per far ripartire la crescita, l'innovazione e la buona occupazione".

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