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Regione, Bianchi; spettacoli dal vivo una legge per dare valore economico alla cultura

La cultura rimane uno degli ingredienti fondamentali per lo sviluppo della nostra Regione, ma fino ad oggi le sue potenzialità appaiono inespresse e soffocate da politiche che funziona poco e male.-

La cultura rimane uno degli ingredienti fondamentali per lo sviluppo della nostra Regione, ma fino ad oggi le sue potenzialità appaiono inespresse e soffocate da politiche che funziona poco e male.-

Queste le dichiarazioni di Daniela Bianchi, consigliera regionale del gruppo "Per il Lazio" in occasione dell'avvio della discussione della legge sullo spettacolo dal vivo in commissione V presieduta da Eugenio Patanè (Pd)

-La legge Regione presentata ieri in commissione dall'assessore Lidia Ravera sugli spettacoli dal vivo vuole porre rimedio a questo stato di cose e creare un vero sistema culturale regionale che sostenga le migliori imprese culturali e gli operatori più innovativi.

Questo perché oggi la cultura vive di sussidi generati da altri settori economici, e tutti gli sforzi sono concentrati a valle del processo produttivo e non a monte. Troppe volte si assiste ad azioni di basso livello e dal corto respiro, incapaci di lasciare qualcosa ai territori e soprattutto di dare lavoro ed economia.

Con la proposta di legge 145 vogliamo dare un cambio netto, attraverso una legge che per la prima volta si concentra su quello che c’è dietro una rappresentazione, sulla filiera che genera lo spettacolo dal vivo.

Verranno infatti sostenute delle reti di teatri con un’attenta programmazione degli spettacoli dal vivo, collaborazioni con il mondo della scuola e delle università, la nascita e lo sviluppo di festival su tutto il territorio regionale per la promozione del patrimonio artistico e culturale. Azioni che avranno una continuità e una stabilità nel tempo, ponendo fine a quella precarietà che impediva a molti giovani di vedere nella cultura il proprio lavoro. La legge prevede anche il riconoscimento e il sostengo delle imprese culturali e creative, favorendo l’accesso al credito, l’internazionalizzazione e l’innovazione tecnologica.

Tutti gli interventi saranno contenuti in un piano annuale con risorse e obiettivi ben precisi e da valutare.

Come più volte ricordato in occasione delle presentazioni dei vari Festival e iniziativa culturali della provincia di Frosinone, l’unica strada che possiamo percorrere è quella di operazioni che creino un sistema culturale, una catena di valore che metta insieme i vari protagonisti, dagli artigiani ai musicisti, ai tecnici del suono, agli artisti fino ad a coinvolgere gli operatori dell’accoglienza turistica. Tutti professionisti legati dall’idea che con la cultura si possa e si debba" poter mangiare."

Il nostro compito sarà quello di approvare rapidamente la legge in un Paese come l’Italia che ha proprio nella sua cultura, storia e tradizioni una delle armi per sconfiggere la crisi e darsi un futuro di benessere.-

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