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Regione, Buschini; al via nuova legge per la formazione professionale. Abbruzzese: Sanità Zingaretti assente

Finalmente, dopo ben 11 anni di attesa, si avvia l'iter per l’approvazione in consiglio regionale della legge per la formazione professionale. Un'azione molto importante perché, come testimoniano alcuni dati, nel Lazio ci sono oltre 10 mila...

Finalmente, dopo ben 11 anni di attesa, si avvia l'iter per l’approvazione in consiglio regionale della legge per la formazione professionale. Un'azione molto importante perché, come testimoniano alcuni dati, nel Lazio ci sono oltre 10 mila ragazzi tra i 14 e i 18 anni che scelgono di proseguire la loro formazione con un percorso professionalizzante della durata di tre anni.

Per l’anno scolastico 2013-2014 appena concluso, la Regione ha investito sui corsi triennali complessivamente 43,7 milioni di euro. Il testo che giungerà in consiglio presenta alcune fondamentali novità: si riconduce alla competenza della regione la titolarità di tutte le funzioni, compresa la sottoscrizione della convenzione con gli organismi accreditati che sono chiamati a far parte del sistema regionale di istruzione e formazione professionale; l'introduzione degli indirizzi triennali della programmazione del sistema educativo regionale di istruzione e formazione professionale e piano annuale di attuazione; l'introduzione della valutazione di qualità ed efficacia del sistema regionale di istruzione e formazione professionale; la disciplina della certificazione delle competenze acquisite, nell'ambito degli standard minimi nazionali; l'introduzione del quarto anno con conseguente qualifica di quarto livello europeo per i ragazzi; l'inserimento, infine, di progetti personalizzati contro l'abbandono scolastico. In sintesi si punta sulla maggiore trasparenza e certezza agli operatori, all'individuazione della competitività dei corsi ma sopratutto al rafforzamento di un sistema di formazione parallelo con l'aumento di possibilità formative e occupazionali".

"In un solo anno - continua Buschini - abbiamo prodotto leggi che certificano una nuova fase nella Regione Lazio: penso alla 4 del 2013 della quale sono stato relatore e che ha dimezzato gli stipendi di consiglieri e assessori regionali e abolito vitalizi e auto blu. Ricordo, solo per citare qualche altro esempio, quella sulla 328 sulle politiche sociali, quella sull'artigianato, quella sul commercio, quella per le linee guida sullo sport e, in ultimo in ordine temporale quella sulla spending review, anch'essa passata nella commissione bilancio che presiedo e che taglia le tasse, gli sprechi, snellisce la burocrazia e investe sui territori del Lazio. La Regione sta cambiando pelle grazie anche ad una nuova legislazione che taglia tante leggi inutili e modernizza quelle ancora valide. Continuiamo a lavorare per i nostri cittadini mantenendo le promesse fatte in precedenza".

COMMISSIONE VIGILANZA LAZIO: AUDIZIONE PRESIDENTE CORECOM SU ATTIVITA’ PERIODO ELETTORALE

“Il Corecom Lazio ha svolto puntualmente il proprio compito di vigilanza e garanzia durante il periodo di campagna elettorale che ha preceduto le giornate del 25 maggio e del 5 giugno scorsi che hanno riguardato le elezioni europee e, per alcuni comuni del Lazio, anche le elezioni locali”. Lo ha affermato il Presidente del Corecom Lazio, Michele Petrucci, in Commissione Vigilanza sul pluralismo dell'informazione, sull'attività svolta durante il periodo elettorale.

La Commissione regionale Vigilanza sul pluralismo dell'informazione, presieduta da Giuseppe Emanuele Cangemi (Nuovo centrodestra), si è riunita ieri pomeriggio alla Pisana per il resoconto del Presidente del Corecom Lazio sull'attività di informazione svolta dalla TGR Lazio e dalle emittenti private durante il periodo elettorale con particolare riferimento al pluralismo e, in attuazione di quanto indicato dall’Agcom.

Secondo Petrucci la rilevazione, effettuata facendo ricorso esclusivamente a personale interno, non ha evidenziato particolari criticità o anomalie: la programmazione è risultata sostanzialmente equilibrata, come peraltro confermato dal mancato ricevimento di istanze di violazione riguardanti l'informazione radiotelevisiva da parte del Corecom. Petrucci ha precisato inoltre, che è intenzione del Corecom affidare questo tipo di attività potenzialmente delicata, in quanto di garanzia, a società specializzate, visto il rilevante e continuativo impegno che esso richiede, al fine di poter intervenire immediatamente sulle anomalie e violazioni al periodo di par condicio che si dovessero presentare.

Petrucci ha colto l’occasione anche per annunciare che sono in corso contatti con Rai e Raiway per garantire la piena attuazione della normativa sulla programmazione dell’accesso, prevista dall’articolo 7, Legge, 6 agosto n 1990, n. 223 e assicurare la qualità diffusiva e di potenziamento del segnale.

Preannunciata infine, l'intenzione di convocare il direttore della TGR Lazio per un’audizione.

Presenti alla seduta anche i vicepresidenti Gino De Paolis (Sel) e Marino Fardelli (Lista Bongiorno-Udc) e i consiglieri Silvana Denicolò (M5S), Marta Bonafoni, Baldassarre Favara, Daniele Mitolo (Per il Lazio), Giuseppe Simeone (Pdl-Forza Italia).

SANITA’; ABBRUZZESE (FI): DA ZINGARETTI NESSUNA INIZIATIVA CONCRETA PER IL SISTEMA SANITARIO LOCALE. ATTENDIAMO ANCORA LA CONVOCAZIONE DEI SINDACI

“Vorrei riuscire a capire se i piani operativi in ambito sanitario di Zingaretti si esplicitano solo esclusivamente in iniziative spot, da perenne campagna elettorale, oppure si traducono anche in atti concreti. Questa considerazione nasce spontanea perché in Provincia di Frosinone di iniziative serie e tangibili non ne abbiamo vista una e stiamo ancora aspettando che il governatore si decida ad incontrare i sindaci di Frosinone, Cassino, Sora ed Alatri per un confronto sulla riorganizzazione della rete ospedaliera”. Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese, vice presidente della Commissione Sviluppo Economico, Lavoro e PMI.

“L’unico intervento concreto al momento in Ciociaria risulta essere soltanto l’istituzione della Casa della Salute a Pontecorvo. Peccato, però che si corre il rischio di chiudere il punto di primo intervento dell’ex ospedale della città, come denunciato in una lettera al direttore generale dal Sindaco Notaro. Dunque, al di la di questo provvedimento spot che di fatto non è di certo risolutivo, segnaliamo una serie di criticità ampiamente già descritte, riportate e sollecitate e nessun genere di azione degna di nota.

Zingaretti deve capire che o si concertano con il territorio, con i sindaci, azioni risolutive per la sanità della Provincia di Frosinone oppure non si andrà da nessuna parte. Non è con dichiarazioni ad effetto, non è con la campagna elettorale fuori tempo massimo che si risolvono i problemi del sistema sanitario locale. C’è da dire che oltre alla concertazione c’è anche necessità di condivisione delle scelte operative sui territorio. Perché sono proprio i territori che subiranno le conseguenze delle decisioni prese in altre sedi.

Va bene l’abolizione delle macro aree, ma gli effetti sulla sanità ciociara, quali saranno? I LEA come verranno garantiti? La ridistribuzione dei posti letto ci sarà? E in che misura? Le specializzazioni annunciate per gli ospedali quando partiranno? Con quali risorse economiche? Quante assunzioni verranno fatte?

Queste sono tutte domande che andrebbero poste a Zingaretti in un incontro, da me auspicato, con i Sindaci di Frosinone, Cassino, Sora ed Alatri, ma che forse non potremmo porre mai visto che il presidente della Regione Lazio si è chiuso in un silenzio assordante.

Spero vivamente che il governatore possa dare, a breve, un segnale di apertura al confronto per evitare ulteriori eclatanti proteste”. Ha concluso Abbruzzese.

On. Mario Abbruzzese

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