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Regione,  consiglio convocato 16 e 17 luglio per proposta di legge n. 76. Artiginato un legge. Film commission. Sanità programmi operativi. Bbuschini: tagliamo cda non strutture

Il Consiglio regionale del Lazio è convocato per mercoledì 16 e giovedì 17 luglio per iniziare l’esame della proposta di legge n. 76 del 24 settembre 2013, di iniziativa della Giunta regionale, concernente “Modifiche alle leggi regionali 6 luglio...

Il Consiglio regionale del Lazio è convocato per mercoledì 16 e giovedì 17 luglio per iniziare l’esame della proposta di legge n. 76 del 24 settembre 2013, di iniziativa della Giunta regionale, concernente “Modifiche alle leggi regionali 6 luglio 1998, n. 24 (‘Pianificazione paesistica e tutela dei beni e delle aree sottoposti a vincolo paesistico’) e 11 agosto 2009, n. 21 (‘Misure straordinarie per il settore edilizio ed interventi per l’edilizia residenziale sociale’).

Lo ha deciso oggi, a maggioranza, la Conferenza dei Capigruppo, presieduta da Daniele Leodori.

L’ordine del giorno della seduta del 17 luglio, il cui inizio è fissato alle ore 11, prevede anche che il Consiglio si esprima sulla richiesta formulata dai consiglieri del Movimento 5 stelle, ai sensi dell’articolo 57 comma 1 del Regolamento dei lavori, sulla “Dichiarazione d’urgenza della proposta di legge n. 181 del 3 luglio 2014 ‘Istituzione della Commissione speciale sulle cause del disavanzo sanitario della Regione Lazio e sul depotenziamento delle strutture ospedaliere durante il periodo di commissariamento’”.

ARTIGIANATO, AL VIA IN COMMISSIONE PERCORSO TESTO UNICO

Ascoltati alla Pisana i rappresentanti delle associazioni di categoria. Il presidente Mario Ciarla (Pd): “Si tratta di una legge di sistema”. Tra le novità la figura del ‘maestro artigiano’

Ha preso il via questa mattina, con un'audizione dei rappresentanti di categoria all'VIII commissione del Consiglio regionale del Lazio, il percorso della nuova proposta di legge sull'artigianato del Lazio. “Si tratta di una materia che secondo il titolo V della Costituzione rientra nella competenza esclusiva della Regione - osserva il presidente Mario Ciarla (Pd) - Con questo testo ci si propone di promuovere il ruolo economico, sociale e culturale delle imprese artigiane e del loro patrimonio di conoscenze ed esperienze, realizzando nel contempo un forte processo di semplificazione e delegificazione attraverso l’adozione di un Testo Unico e lo snellimento delle pratiche burocratiche”. Novità sottolineata da Ciarla – che ha parlato di “legge di sistema” – l’introduzione della figura del ‘maestro artigiano’ e la valorizzazione delle ‘botteghe scuola’ che agevoleranno “l’incontro tra giovani in cerca di occupazione e i datori di lavoro in possesso del 'mestiere'”.

La proposta, di iniziativa della Giunta, nel corso dell'audizione di oggi ha ricevuto un’accoglienza sostanzialmente positiva da parte degli esponenti di Confartigianato, Cna, Casartigiani e Confimpresa. Ai quali sta particolarmente a cuore la tempistica: una rapida approvazione della nuova legge permetterebbe infatti anche di avviare, come chiarito al termine della seduta dagli uffici dell'assessorato allo sviluppo economico e alle attività produttive, un piano triennale per l'artigianato di circa 12 milioni. Tra i vari suggerimenti emersi per un "miglioramento" del testo: l'opportunità di tenere adeguatamente conto del nuovo artigianato, collegato a nuove tecnologie, e-commerce o alimentare; riconoscere le forme aggregative oltre i consorzi; valorizzare la sussidiarietà e l'internazionalizzazione.

Le associazioni di categoria, in risposta all'invito di Ciarla, si sono impegnate a fornire per iscritto le loro osservazioni. Insieme al presidente anche il vicepresidente di opposizione, Mario Abbruzzese(Pdl – Forza Italia), ha dichiarato l'impegno della commissione affinché le "Nuove disposizioni per favorire la tutela, la valorizzazione e lo sviluppo dell'artigianato nel Lazio. Modifiche alla l.r. 6 agosto 1999, n. 14 (Organizzazione delle funzioni a livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento amministrativo)" possano approdare in Aula a settembre. Il testo si compone di 6 titoli e 53 articoli. Annunciata da Ciarla la convocazione della commissione per la prossima settimana della seduta per la relazione dell'assessore Guido Fabiani e la discussione generale. All'audizione di oggi hanno partecipato inoltre i consiglieri Silvana Denicolò (M5S), Rodolfo Lena (Pd) e Daniela Bianchi (Per il Lazio

BIANCHI: ENTRO SETTEMBRE TESTO UNICO PIANO DA 12 MILIONI DI EURO, MENO BUROCRAZIA E PIU' SOSTEGNO PER LE BOTTEGHE LAZIALI

-Entro settembre la regione Lazio potrà avere il Testo Unico sull’artigianato, con meno burocrazia per le imprese artigiane, maggiori servizi e un piano di rilancio da 12 milioni di euro. Tutto questo grazie all'azione decisa della Giunta regionale guidata dal presidente Zingaretti che ha voluto scrivere un provvedimento che, dopo il via libera del Consiglio, diventerà legge.- Lo dichiara Daniela Bianchi, consigliera regionale del gruppo "Per il Lazio" a seguito della presentazione in Commissione VIII del testo unico sull'artigianato

-Negli ultimi anni anni i piccoli artigiani sono stati tra i più colpiti dalla crisi, con circa 75 mila botteghe chiuse tra il 2009 e 2013 a livello nazionale e la stessa Regione non è stata in grado di sostenere adeguatamente gli artigiani, visto che l’ultimo bando in tal senso risale al 2009. Un fatto inaccettabile perché è proprio sul saper far bene le cose, sulla creatività e sull’innovazione che si gioca il futuro del nostro Paese.-

-Oggi, vogliamo invertire la rotta e tornare a puntare sull’artigianato come ingrediente fondamentale per creare lavoro e buona economia. Per questo nei prossimi mesi lavoreremo al miglioramento del testo approdato in Commissione, per arrivare entro settembre, alla nuova legge sull’artigianato.-

-L’approvazione della legge vorrà dire mettere a disposizione di tutti gli artigiani del Lazio 12 milioni di euro in tre anni. Tra gli interventi che verranno finanziati ci saranno il sostegno all’innovazione, la tutela ambientale e la sicurezza dei luoghi di lavoro, la ristrutturazione degli immobili e l’acquisto dei macchinari, l’apertura di nuovi canali commerciali e il ricambio generazionale.-

-In particolare con quest’ultima azione puntiamo a far entrare i giovani nel mondo del lavoro della porta principale, imparando un mestiere a diretto contatti con esperti artigiani La nuova figura si chiamerà “Maestro Artigiano” e trasmetterà ai più giovani il proprio sapere nelle “botteghe-scuola”, luoghi in cui i ragazzi diventare ad esempio falegnami, meccanici, sarti o anche esperti di grafica 3D. Accanto a questi provvedimenti, verrà riconosciuta la bottega “artistica-tradizionale”, con apposite norme che ne garantiranno la tutela del patrimonio storico e culturale.

-La nuova legge non fotograferà solo l’esistente, ma, raccogliendo anche le sollecitazioni delle stesse associazioni di categoria, anticiperà l’evoluzione dell’artigianato italiano che accanto ai mestieri tradizionali, aggiunge attività con tecnologie digitali, immateriali e reti tra botteghe.-

-L'obiettivo - conclude la consigliera - sarà creare un sistema-artigianato per il Lazio maggiormente efficiente sia per sostenere le botteghe attuali e sia per farne nascere di nuove, guidate da giovani.-

FILM COMMISSION, ASSEMBLEA SOCI DESIGNA LUCIANO SOVENA PRESIDENTE

“Dopo il rientro della Regione Lazio all’interno della Fondazione Roma Lazio Film Commission, l’Assemblea dei soci, nel corso della sua ultima riunione, ha designato l’avvocato Luciano Sovena alla presidenza della Fondazione. Grande appassionato e conoscitore del mondo del cinema, Sovena è stato amministratore di Cinecittà Luce Spa e amministratore delegato dell’Istituto Luce nel quale ha ricoperto anche la carica di Presidente”.

ZINGARETTI, CON FRECCERO E SOVENA LAZIO TORNA PROTAGONISTA

“Ieri la nomina di Carlo Freccero. Oggi con Luciano Sovena riparte la Film Commission. Il Lazio torna protagonista #tuttounaltrofilm”. Lo scrive in un tweet il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

SANITA; ZINGARETTI, ‘CON APPROVAZIONE PIANI OPERATIVI CONTINUA NOSTRA RIVOLUZIONE’PARLIAMO CON I FATTI E CON L’IMPEGNO QUOTIDIANO’

“L’approvazione dei piani operativi concretizzano la rivoluzione della sanità del Lazio che abbiamo fortemente voluto sin dal nostro insediamento. Dieci punti che fanno ritrovare prima di tutto l‘autorevolezza al sistema Lazio e sono lo specchio del nuovo volto di un settore che vogliamo completamente rinnovare. Abbiamo iniziato con la nomina dei direttori generali basandoci su competenza, professionalità e merito e con il taglio alle poltrone e agli sprechi, abbiamo razionalizzato i servizi sempre tutelando gli interessi dei pazienti e il loro diritto alla salute. La nostra rivoluzione passa anche da un cambiamento del modello ospedaliero di riferimento: pensiamo alle Case della Salute, agli investimenti di oltre 30 milioni di euro per l’integrazione sociosanitaria, al rilancio del Cto a Roma e all’abolizione delle macroaree, con il conseguente potenziamento delle strutture ospedaliere di Latina, Viterbo e Tor Vergata. Stiamo lavorando per lo sblocco del turnover che reputiamo fondamentale per garantire maggiore stabilità e occupazione a chi ogni giorno lavora al servizio dei cittadini offrendo le cure migliori. Il nostro obiettivo dichiarato è quello di raggiungere a fine 2015 il pareggio di bilancio, un risultato inimmaginabile fino a poco tempo fa e che a breve invece sarà tangibile, un punto che ci fa guardare al futuro della nostra Regione con ottimismo, positività e orgoglio. Stiamo parlando con i fatti, con l’impegno quotidiano e con il lavoro, l’approvazione dei piani operativi rappresenta infatti un altro importante tassello, un nuovo punto di partenza di un percorso che rinnoverà del tutto la sanità laziale”. Lo dichiara in una nota il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

LAZIO; REGIONE: APPROVATI PROGRAMMI OPERATIVI DELLA SANITA’

OGGI OK DA TAVOLO DI RIENTRO MEF E SALUTE

Il tavolo del Mef e del Ministero della Salute ha dato l’ok alla proposta dei piani operativi 2013/2015 per la sanità del Lazio con alcune prescrizioni che verranno recepite nel nuovo decreto commissariale entro fine mese, pertanto da oggi c’è il via libera ai piani operativi presentati dalla Regione.

Si tratta di 10 punti che rappresentano una autentica rivoluzione per la sanità laziale:

1) Primo tra tutti è il pareggio di bilancio a fine del 2015. Si punta infatti ad ottenere un risultato che sarebbe storico grazie a tre interventi principali: il ricalcolo della popolazione censita dall’Istat, che porterà a un aumento del finanziamento nazionale quantificabile tra i 300 e i 400 milioni di euro, il taglio agli sprechi nell’acquisto di beni e servizi grazie alla Centrale Unica degli acquisti (278 milioni di euro risparmiati) e infine la razionalizzazione della spesa farmaceutica per circa 61 milioni di euro.

2) Il secondo punto è rappresentato dallo sblocco del turnover, le deroghe al blocco delle assunzioni aumentano dal 10% al 15% dei fuoriusciti nell’anno precedente, con una maggiore flessibilità nella mobilità di corto e medio raggio e con la riorganizzazione della rete.

3) Il terzo punto riguarda i nuovi investimenti per l’integrazione sociosanitaria: in un quadro di razionalizzazione della spesa, la Regione Lazio ha fatto un investimento di 31 milioni di euro per il potenziamento della sanità territoriale e di questo specifico settore.

4) Al quarto punto è stata inserita la razionalizzazione della spesa senza tagliare l’assistenza: attualmente infatti la spesa ospedaliera pesa per il 53% su quella totale della sanità laziale (contro una media nazionale del 44%). La riqualificazione delle rete ospedaliera porterà a una diminuzione delle spese. L’intervento sul disavanzo delle aziende ospedaliere non intende tagliare servizi, ma agire su una razionalizzazione dei costi di gestione, sulla riduzione della degenza media e sull’adozione del modello week-hospital.

5) Il quinto punto prevede l’abolizione delle macroaree con il conseguente potenziamento della sanità nelle province del Nord e del Sud del Lazio, entro il 2016 è prevista anche l’attivazione del nuovo Ospedale dei Castelli.

BUSCHINI “TAGLIAMO I CDA, NON LE STRUTTURE CHE SERVONO ALLE IMPRESE DEL CASSINATE”

“Non abbiamo proposto di chiudere la sede operativa del Cosilam, ma di unire i Consigli di amministrazione e le direzioni generali con l’ASI, l’altro consorzio industriale della Provincia di Frosinone, così da ottenere risparmi ed efficientare il lavoro grazie all’ottimizzazione delle competenze e delle funzioni. L’obiettivo che ci proponiamo è noto: vogliamo perseguire politiche industriali produttive per l’intera provincia di Frosinone. Non esiste alcuna volontà, dunque, di chiudere strutture a danno del cassinate bensì si cerca di alleggerire e modernizzare la visione strategica industriale anche grazie ad un unico consorzio. Si tagliano i Cda, non l’operatività delle strutture. Ricordo all’On Mario Abbruzzese che l’indotto Fiat ha bisogno di sostegno e non di sovrastrutture: mi preme ricordargli che sulla Legge 46 noi abbiamo messo in bilancio 3,2 milioni e 1,4 milioni sono andati alla viabilità intorno allo stabilimento di Piedimonte San Germano contro i soli 50 mila euro investiti da lui quando era al governo della Regione. Con questo si dimostra la differenza di investimento sul cassinate. In una provincia che sta scontando una crisi economica senza precedenti ci vuole coraggio di innovazione. Le criticità attuali, si combattono con progetti più ampi e per questo una struttura unica, moderna e più leggera sotto il punto di vista amministrativo, credo che possa svolgere nella maniera più adeguata il compito di guidarci verso una nuova fase che superi la pesante crisi industriale in corso. Nell’Odg presentato con la collega On. Daniela Bianchi, infatti, emerge chiaramente la visione di un Consorzio unico con due sedi e un’equa rappresentanza di tutti i territori nei livelli amministrativi: nessuna lotta tra nord e sud, nessun vantaggio per alcun territorio a discapito di un altro, ma un’unica volontà di rilancio totale di tutta la provincia di Frosinone”.

Lo dichiara in una nota il Presidente della Commissione Bilancio alla Pisana Mauro Buschini.

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