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Regione, firmato accordo utilizzo ammortizzatori sociali. Abbruzzese, pieno appoggio a proposta Storace per eliminazione cumoli vitalizi

E’ stato firmato oggi l’Accordo quadro tra la Regione Lazio e le parti sociali sui criteri di utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga in cui sono state ridefinite le modalità di gestione in seguito al decreto interministeriale del mese di...

E’ stato firmato oggi l’Accordo quadro tra la Regione Lazio e le parti sociali sui criteri di utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga in cui sono state ridefinite le modalità di gestione in seguito al decreto interministeriale del mese di agosto che disciplina i criteri per la concessione della Cassa integrazione e della mobilità in deroga.

“La firma di questo accordo – ha dichiarato l’Assessore al Lavoro Lucia Valente - consente finalmente di dare risposte ai tanti cittadini che hanno terminato ogni forma di ammortizzatore sociale e aspettano le risorse per la mobilità in deroga e che senza questo accordo non avremmo potuto tutelare. A far data dal 1° settembre la regione Lazio torna a dotarsi di un ulteriore strumento di sostegno al reddito. Con questo accordo abbiamo inoltre esteso l’utilizzo degli ammortizzatori sociali – in deroga al decreto interministeriale di agosto scorso – anche ai datori di lavoro non imprenditori evitando così un’ingiusta differenziazione che avrebbe penalizzato i lavoratori impiegati in Associazioni, Fondazioni, Onlus, ecc”. “Esprimo soddisfazione – ha concluso l’Assessore Valente - per la firma di questo accordo, dopo che il tavolo del mese di settembre si era concluso con un mancato accordo e non aveva sortito gli effetti sperati, e ringrazio tutte le parti sociali per il senso di responsabilità che hanno mostrato in questa occasione”.

SANITA’:INTESA CON SINDACATI SU MONITORAGGIO PIANO LISTE DI ATTESA’

“A partire dal 1° gennaio 2015 i risultati delle erogazioni delle prestazioni dei “progetti speciali” varati dalla Regione per ridurre le liste di attesa saranno oggetto di un monitoraggio puntuale e di un esame congiunto con le organizzazioni sindacali confederali e territoriali. Le aziende sanitarie e ospedaliere, Ircss pubblici e Policlinici Universitari, previo confronto con le OO.SS territoriali infatti, dovranno dare ampia diffusione sull’andamento dei progetti e dei risultati raggiunti nonché sui volumi dell’attività ordinaria e intramoenia. Nello stesso tempo sarà resa obbligatoria da parte delle Asl la pubblicazione dei tempi di attesa e l’operatività dei criteri di appropriatezza a partire dalle prestazioni maggiormente critiche.

L’accordo firmato ieri sera dalla Regione Lazio con sindacati confederali della Sanità, funzione pubblica e pensionati, in merito al Piano regionale per ridurre le liste di attesa in sanità è all’insegna della condivisione e della trasparenza. L’intesa precisa che le prestazioni dei “progetti speciali” dovranno essere effettuate privilegiando le ore serali dei giorni feriali, fino alle 22, e la giornata di sabato. L’obiettivo è di finalizzare ad ampliare l’offerta di prestazioni, in orari e giornate più favorevoli ai cittadini; le nuove agende disponibili dovranno essere occupate recuperando esclusivamente le prenotazioni attualmente presenti nel sistema ReCUP, oltre la data del 30 novembre 2014, dando così ai cittadini la possibilità di anticipare l'appuntamento già fissato e di avere a disposizione tempi più rapidi per l’esecuzione di nuove prestazioni. Saranno privilegiate le prestazioni che hanno un tempo di attesa maggiore di 180 giorni. Una priorità particolare sarà prevista per l’esecuzione di TAC, RMN, Ecografie, in qualsiasi distretto corporeo, comprese quelle cardiache o dei TSA, ECG da sforzo e Holter.

Ulteriori punti dell’intesa riguardano la necessità di imprimere una decisiva accelerazione al processo di integrazione delle agende dei soggetti privati accreditati nel sistema ReCUP; favorire un maggiore e pieno utilizzo delle attrezzature tecnologiche nelle aziende pubbliche; aumentare in maniera significativa la prescrizione elettronica a carico di tutti i soggetti prescrittori, rendendo obbligatoria l’apposizione del quesito diagnostico e del codice di priorità. Infine verrà realizzata una campagna di comunicazione, finalizzata a sensibilizzare gli assistiti, sulla necessità di verificare che la ricetta rilasciata rechi le indicazioni indicate”. Lo comunica in una nota la Regione Lazio.

ELIMINAZIONE CUMULO DEI VITALIZI: ABBRUZZESE (F.I) PIENO SOSTEGNO ALL’INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE STORACE

L’iniziativa del collega Francesco Storace, di eliminare il cumulo dei vitalizi derivanti da cariche elettive, va sostenuta da tutti i Consiglieri Regionali con forza e convinzione, specialmente in un momento di così drammatica difficoltà economica per le famiglie.

A sostenerlo il Vice Presidente della VIII Commissione Lavoro e PMI Mario Abbruzzese.

E’ vero che c’è un vuoto normativo, a livello nazionale, che disciplina la delicata materia dei vitalizi, ma la proposta di legge del Consigliere Storace presentata alla Pisana già da qualche giorno, è finalizzata proprio a colmare questo vulnus, prevedendo la rinuncia al vitalizio per chi ne ha due, sia regionale che nazionale o europeo.

Ritengo, quindi, che l’approvazione della proposta di legge Storace, possa essere un significativo segnale di taglio, vero non presunto, dei costi della politica e che serva a riconquistare la fiducia dei cittadini, in parte compromessa, nei confronti della politica.

Con un simile provvedimento, inoltre, il Lazio sarebbe il precursore, rispetto alle altre Regioni italiane, per l’adozione di interventi normativi che eliminano taluni iniqui privilegi.

Perché tali vengono percepiti, giustamente, dalla pubblica opinione.

La situazione economica del Paese è di tale difficoltà che necessita assunzioni di grande responsabilità e coerenza, da parte della politica nei confronti di tutti i cittadini che faticano di molto ad arrivare a fine mese.

Eliminare il cumulo dei vitalizi, mi sembra uno dei passaggi obbligati. ha concluso l’On. Abbruzzese

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