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Sabato, 20 Aprile 2024
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Regione, infrastrutture Fazzone: la Roma – Latina è indispensabile allo sviluppo non si accettano ripensamenti

“Sono sconcertato nell’apprendere delle dichiarazioni, e della posizione, assunta dai componenti dell’Ance Lazio e di Latina in merito alla realizzazione della Roma – Latina.

“Sono sconcertato nell’apprendere delle dichiarazioni, e della posizione, assunta dai componenti dell’Ance Lazio e di Latina in merito alla realizzazione della Roma – Latina.

Sono interdetto dalla tempistica di questa opposizione alla messa in opera del progetto che arriva proprio nel momento in cui, dopo oltre dieci anni di ostacoli burocratici, tecnici e politici, siamo finalmente arrivati alla conclusione dell’iter. Il 10 aprile 2014 è stata inviata la lettera d’invito ai concorrenti pre qualificati.

Il 16 settembre 2014 si apriranno le buste e si procederà all’aggiudicazione della gara d’appalto. All’inizio del 2015 si apriranno i cantieri. Le tappe del cronoprogramma che porteranno alla apertura dell’autostrada sono per la prima volta definiti con precisione.

Il progetto si inquadra nel processo di infrastrutturazione della Regione Lazio ed in particolar modo della provincia di Latina che da sempre soffre di un isolamento che non ha consentito alle aziende che operano sul territorio di adeguarsi a standard di competitività nazionali proprio a causa dell’impossibilità di essere collegata agli assi viari come l’autostrada del Sole.

Nel Lazio per ogni azienda che nasce, due non riescono a sopravvivere. La Roma – Latina, unita alla Cisterna Valmontone, consentirà invece per la prima volta di valorizzare l’enorme patrimonio turistico, economico di una provincia che a causa della mancanza di collegamenti è rimasta ai margini del mercato nazionale ed internazionale.

Le nostre aziende, dalle piccole alle grandi industrie, sono in affanno a causa dell’impossibilità di raggiungere i mercati di riferimento. L’assenza di una infrastruttura come la Roma – Latina, capace di collegare il nostro territorio all’Italia e all’Europa, crea danni sul piano della competitività e dell’accesso stesso alla crescita economica perché i tempi di percorrenza che le nostre merci devono affrontare sono biblici rispetto a quelli di qualsiasi altra provincia del Lazio e d’Italia. Fermare il progetto significherebbe fermare lo sviluppo proprio oggi che c’è la massima convergenza sulla efficacia e vitalità di un’opera che rivoluzionerà la vita dei cittadini e delle imprese di costruzioni, di fornitura di materiali e di servizi.

Fermare il progetto produrrebbe la perdita di quel miliardo di euro circa messo a disposizione dal Governo, ci lascerebbe con una strada come la Pontina inadeguata e obsoleta, cancellerebbe ogni possibilità di sviluppo per le nostre imprese condannandole ad una agonia perenne.

Oggi più che mai dobbiamo essere compatti e sostenere la Roma – Latina che non può essere sostituita, per la sua valenza intrinseca e di indotto sul piano dell’occupazione e dello sviluppo, con il semplice adeguamento della Pontina che era e resta una strada inadeguata.

I timori espressi dal presidente Petrucci possono essere legittimi ma non sono fondati. La Roma – Latina non deve restare un’opera incompiuta. Per queste ragioni mi auguro vivamente di poter incontrare al più presto i rappresentanti dell’Ance del Lazio e di Latina per aprire un confronto con loro, comprendere e risolvere insieme i dubbi in merito a questa opera. Dobbiamo restare uniti o rischiamo concretamente di gettare all’aria risorse che non torneranno mai più”. Lo dichiara in una nota il coordinatore regionale di Forza Italia, Sen. Claudio Fazzone

,SIMEONE (FI): "ROMA - LATINA, CANCELLARLA SIGNIFICA UCCIDERE LE IMPRESE E LO SVILUPPO"

"La Roma – Latina è indispensabile per uscire dall’isolamento a cui la provincia di Latina è condannata da sempre. Si tratta di un’opera fondamentale per le aziende che, prive di ogni collegamento con l’Italia e l’Europa, sono condannate a sprofondare, tagliate fuori dai mercati, dalla competitività, da ogni possibilità di uscire dalla crisi che continua a decimarle.

Ogni ripensamento sulla realizzazione di questa infrastruttura, che dopo anni di battaglie e di revisioni arriva con tempi certi in cantiere, si tradurrebbe nella perdita definitiva delle risorse stanziate dal Governo, delle somme investite nei progetti, di ogni speranza di sviluppo per la nostra economia. La messa in sicurezza della Pontina non è la soluzione e lo sappiamo tutti.

Sarebbe come pensare di andare in guerra armati di bastoni. La Roma – Latina è un treno che non possiamo far passare perché non tornerà mai più". Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia Giuseppe Simeone

SIMEONE (FI): "PEDEMONTANA DI FORMIA, L'ENNESIMA DIMENTICANZA DI ZINGARETTI"

“La realizzazione della Pedemontana di Formia non può, e non deve, essere considerato un obiettivo secondario. La Regione Lazio non ha inserito l’opera tra le priorità e questo è inaccettabile. La Pedemontana di Formia, come parte integrante del Corridoio plurimodale Tirreno-Nord Europa, ha una valenza europea, è una strada strategica per tutto il territorio regionale e di fondamentale importanza per decongestionare il traffico all’interno delle città e consentire lo sviluppo di tutto il sud pontino. Portare in cantiere questa opera, che ha ottenuto il parere favorevole di tutti gli Enti interessati e il via libera del Cipe, significa deviare il traffico dai centri abitati e garantire uno strumento decisivo per il turismo in tutta l’area. Il tracciato, interamente esterno ai centri urbani, ha uno sviluppo complessivo di circa 11 km e riguarda una Variante alla S.S. n. 7 "Appia" a monte dell`abitato del Comune di Formia. Dopo anni di battaglie, bipartisan, per arrivare alla definizione dell’iter procedurale, nel 2011 anche la Regione Lazio aveva inserito l’opera nel programma delle opere strategiche. Oggi, anche alla luce delle ingenti risorse economiche impegnate per la progettazione, credo sia indispensabile non fare un passo indietro. Dobbiamo restare compatti ed unire le forze per trovare le necessarie coperture finanziarie. Grida vendetta che, in questo documento, la Regione abbia omesso di inserire anche il ripristino della Ferrovia regionale Formia – Gaeta e del raccordo ferroviario con il porto di Gaeta. Interventi che, con il potenziamento della ferrovia regionale Formia – Gaeta, garantirebbero il collegamento con il porto di Gaeta e il trasporto su ferro della merce al Mof di Fondi snellendo il traffico pesante sulle strade. L’inserimento di questi interventi nel piano triennale e nella programmazione regionale delle opere pubbliche, era l’impegno che meno di sei mesi fa la Regione aveva assunto con l’approvazione dell’ordine del giorno firmato e condiviso da maggioranza ed opposizione nel corso della discussione sulla legge di stabilità. Ordine del giorno che, stando al programma delle infrastrutture strategiche del Lazio, è stato completamente ignorato. Mi auguro che il presidente Zingaretti possa prendere in considerazione la possibilità di reinserire queste opere tra le priorità della Regione e consenta di portare al più presto in cantiere interventi che contribuirebbero ad aprire la provincia di Latina e il Lazio all’Europa e a creare una piattaforma logistica e di trasporto all’altezza delle esigenze dei cittadini. Queste sono le scelte coraggiose che la Regione deve assumere se vuole davvero voltare pagina e cambiare rotta. Meno male che, nelle rare occasioni in cui il presidente Zingaretti, è venuto a Formia si è definito amico della città e dei suoi cittadini. Se questi sono i risultati figuriamoci se fosse stato un nemico”.

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