rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Roma

Regione, Via libera a 5 Monumenti Naturali uno a Rocca di Cave

Via libera all’unanimità dalla Commissione Ambiente, lavori pubblici, mobilità, politiche della casa e urbanistica del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Enrico Panunzi, all’istituzione di altri cinque monumenti naturali nel territorio...

Via libera all’unanimità dalla Commissione Ambiente, lavori pubblici, mobilità, politiche della casa e urbanistica del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Enrico Panunzi, all’istituzione di altri cinque monumenti naturali nel territorio della Regione Lazio: due in provincia di Roma, altrettanti in quella di Latina e uno in provincia di Viterbo.

I nuovi monumenti sono: i "Laghetti in Località Sembrera" nel comune di Monterotondo e la "Scogliera cretacica fossile" nel comune di Rocca di Cave (Roma), l’"Area sorgiva del Monticchio" nel comune di Sermoneta e le "Superfici calcaree con impronte di dinosauri presso il sito denominato ex Cava Petrianni" nel comune di Sezze (Latina), la "Balza di Seppie" nel comune di Lubriano (Viterbo).

“Si tratta di un percorso intelligente e virtuoso con cui valorizzare le ricchezze naturali che il nostro territorio ci offre”, ha detto l’assessore regionale all'Ambiente Mauro Buschini. “L’istituzione di un monumento naturale – ha proseguito – non rappresenta solo un modo per dare la giusta visibilità alle bellezze naturali ma diventa anche uno strumento prezioso per attrarre investimenti e risorse su questi luoghi al fine di conservarli, valorizzarli, proteggerli e al contempo renderli ancora più fruibili e in tal modo attrarre turismo e opportunità di sviluppo molto spesso a favore dell’intera area in cui il monumento naturale ricade”.

I monumenti naturali vengono individuati all’interno di specifiche zone di particolare interesse ambientale, indicate dalla legge regionale n. 29 del 1997 “Norme in materia di aree naturali protette regionali” che costituisce la legge quadro in materia di conservazione del patrimonio naturale della Regione Lazio.

Ad oggi il Lazio è interessato da 79 Aree Naturali Protette, per un totale di superficie coperta pari a circa 250 mila ettari che corrispondono a più del 12% del territorio regionale. Tra queste aree sono inclusi, oltre a tre parchi nazionali, 16 parchi regionali, 4 riserve naturali statali, 30 riserve naturali regionali, 2 aree marine protette e ben 24 monumenti naturali fino ad oggi riconosciuti ed istituiti dalla Regione ai quali si andranno presto ad aggiungere i nuovi cinque monumenti approvati oggi.

I relativi schemi di delibera tornano ora in Giunta per l’approvazione definitiva.

La Commissione ha inoltre approvato all’unanimità l’unificazione delle proposte di legge n. 190 di iniziativa dei consiglieri Avenali, Lupi, De Paolis, Mitolo e Valentini, e n. 192 di iniziativa dei consiglieri Porrello, Perilli, Blasi, Barillari, Corrado, Denicolò, Pernarella, riunendole sotto il titolo “Disposizioni per favorire la mobilità nuova”.

“Questa proposta di legge introduce elementi innovativi sulla nuova mobilità”, ha detto il vice presidente della commissione Enrico Forte che ha coordinato i lavori di una sottocommissione incaricata di redigere il nuovo testo. “La disponibilità dei consiglieri è stata piena e totale – ha aggiunto – e spero ora che testo arrivi rapidamente in Aula”.

Il termine per gli emendamenti è stato così fissato alle ore 12 del 13 ottobre e quello per i subemendamenti alle ore 16 del 14.

La Commissione ha poi votato all’unanimità anche una risoluzione, su proposta del presidente Panunzi e con il contributo delle consigliere pentastellate Blasi e Denicolò, che impegna la Giunta regionale a prendere tutte le iniziative presso i ministeri competenti affinché vengano sospese tutte le procedure per le autorizzazioni delle concessioni per la ricerca e la coltivazione delle risorse geotermiche a media e alta entalpia fino alla predisposizione della carta idrogeotermica prevista dalla recente legge regionale n. 3/2016 che identifichi le aree potenzialmente sfruttabili.

“Con questa risoluzione – ha spiegato Panunzi - si intende proporre una moratoria per sospendere il processo decisionale relativo alla realizzazione di due impianti pilota geotermici nella Piana di Alfina, a cavallo delle province di Terni e Viterbo, uno nel territorio di Castel Giorgio (Terni) e uno in quello di Acquapendente (Viterbo), in attesa della carta idrogeotermica. Credo che quel territorio non sia affatto vocato per impianti del genere e che debba essere applicato il principio di precauzione, affinché non vengano adottate decisioni che possano essere fonte di danno o pregiudizio alla popolazione residente o al territorio”.

Infine, è stato dato parere favorevole alla Variante alle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore Territoriale del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Rieti nell’agglomerato di Borgorose, in assenza di vincoli paesaggistici.

BIANCHI (SI-SEL): PIANO INDUSTRIALIZZAZIONE LAZIO: AL VIA I PRIMI 2 BANDI PROVINCIA DI FROSINONE PUO' AVERE RUOLO CENTRALE, MA SISTEMA LOCALE DEVE METTERSI IN MOTO SUBITO CCASIONE UNICA: SOSTEGNO SIA A PICCOLI CHE A GRANDI PROGETTI

-Parte il piano di reindustrializzazione del Lazio da 154 mln di euro. Mentre c’è chi ha paura di mettersi in gioco e rinuncia in partenza preferendo nascondersi dietro i no, c’è una Regione che scommette sulle imprese, sulla ricerca e sui professionisti per innovare e creare sviluppo.-

Così Daniela Bianchi, consigliera Regionale indipendente del gruppo "SI-SEL" del Lazio commenta la presentazione dei bandi del Piano di Reindustrializzazione del Lazio presentati stamattina a Roma dal Presidente della Regione Nicola Zingaretti e dall'Assessore allo Sviluppo Guido Fabiani-

Stamattina il presidente Zingaretti ha presentato nel dettaglio i primi 2 bandi del piano di reindustrializzazione dedicati uno al programma "Life 2020" e l'altro alla mobilità sostenibile che si apriranno rispettivamente il 25 ottobre e il 15 novembre. - Spiega la Consigliera - 18,5 mln di euro andranno a sostenere progetti nei settori dell’agroalimentare, del farmaceutico e biomedicale e dell’E-Health. Altri 16,5 mln di euro serviranno per il riposizionamento competitivo dell’automotive, della logistica e dei trasporti.-

Molte volte ci si lamenta che solo le grandi imprese possono partecipare a questo tipo di interventi. In questo caso non sarà così. I bandi sono aperti a piccoli e grandi idee, con due forme di finanziamento. Una dedicata a "progetti semplici", con spese che vanno dai 50mila euro ai 500mila euro e che possono essere presentati da PMI e da liberi professionisti.

L’altra forma di sostegno, dedicata a "progetti integrati", ha come destinatari le grandi imprese, PMI, professionisti e centri di ricerca che insieme potranno proporre un progetto con un finanziamento che va dai 500mila euro ai 3 mln di euro. Ci saranno anche tempi certi per l’arrivo e l’utilizzo delle risorse: i progetti “semplici” dovranno essere realizzati entro 12 mesi, mentre quelli “complessi” entro 18 mesi.

In entrambi i bandi - conclude la consigliera - la provincia di Frosinone dovrà avere un ruolo centrale. Penso al distretto farmaceutico di Anagni, all’automotive di Cassino e all’agrifood della Valle del Sacco e della Valle del Liri. Servono però idee, capacità e competenze, oltre a un sistema locale in grado di mettersi in moto il prima possibile. In questo spero che i Consorzi Industriali dimostrino tutto il loro valore, sostenendo imprese e professionisti. Altrimenti tanto varrebbe chiuderli.

LADISPOLI – RIGHINI (FDI) INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE SULLA CHIUSURA DEL PIT (PRESIDIO INTEGRALE TERRITORIALE)

E' stata depositata l'interrogazione consiliare con la quale il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia, Giancarlo Righini, interroga la Giunta regionale sulle sorti del Presidio Integrato Territoriale (P.I.T.) e del Punto di Primo Intervento (PPI) siti sulla Via Aurelia, a Ladispoli, per sapere se la Regione Lazio ne abbia davvero disposto la chiusura, così come da più parti paventato. L'intervento di Righini è quindi proteso a sapere "quali azioni s'intendono porre in essere per salvaguardare e potenziare il presidio di Ladispoli e del più vasto territorio al quale afferisce, assicurando servizi di primaria importanza per la salute pubblica".

Il capogruppo di Fratelli d'Italia ha ricordato come "il territorio del comune di Ladispoli comprenda, di fatto, anche Cerveteri e molte sue frazioni", rimarcando come il suo PIT "sia tra i più importanti del territorio della regione Lazio con un bacino che serve oltre 80.000 residenti, destinati ad aumentare nel periodo estivo". A completare il quadro dei servizi offerti anche un PPI gestito dai medici del SSR, una postazione del 118 medicalizzata e un’elisuperficie attiva h/24.

Parimenti desideroso di saperne di più il coordinatore provinciale di Fdi-An, Marco Silvestroni, che ha ricordato come la possibile chiusura "della Casa della Salute Ladispoli-Cerveteri comporterà inevitabili conseguenze negative per gli abitanti del comprensorio. Solo per quanto riguarda il PIT - ha aggiunto - sono alcune migliaia gli accessi registrati annualmente e sulle strutture ospedaliere di prossimità".

Righini ha infine puntato il dito sulle "ricadute occupazionali, che si rifletterebbero anche sugli svariati operatori non ancora stabilizzati per i quali, in caso di chiusura, non ci sarebbe alcuna certezza".

BUSCHINI: “PUBBLICATO BANDO REGIONALE PER SOSTENERE LE ASSOCIAZIONI DEL TERZO SETTORE E LA LOTTA ALLA POVERTÀ”

“E’ stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale il bando da 3 milioni di euro con cui la Regione Lazio intende sostenere le Associazioni del Terzo settore, per supportare le iniziative e le misure di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale, per rimuovere le fonti di disagio e contribuire, invece, a rinsaldare i legami di supporto e solidarietà sociale. Nessuno deve rimanere solo: valorizzare il volontariato attraverso politiche che tengano conto del cittadino e dei suoi bisogni è uno dei principali obiettivi di questa misura”. Lo dichiara in una nota l’Assessore Regionale Mauro Buschini.

“La partecipazione – spiega Buschini - è aperta alle organizzazioni del terzo settore, quindi organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale, cooperative e imprese sociali, fondazioni e istituti di patronato e di assistenza sociale, nonché enti riconosciuti di confessioni religiose che abbiano stipulato intese con lo Stato italiano. I soggetti partecipanti dovranno avere sede legale ed operativa nel territorio regionale, oltre che rispettare gli obblighi di iscrizione negli appositi albi di riconoscimento, secondo la disciplina di ciascuna categoria di ente, ovvero aver presentato istanza di riconoscimento in data antecedente quella di pubblicazione del bando. La partecipazione può avvenire in forma singola, ovvero mediante la costituzione di una ATS-Associazione Temporanea di Scopo, anche da formalizzare all’esito della pubblicazione della graduatoria dei progetti ammessi. Ogni soggetto potrà presentare una sola domanda per massimo due voci di interventi ammissibili, ovvero: distribuzione di viveri e indumenti; servizio di mense e di emporio, di unità di strada o di accoglienza notturna o diurna. Il finanziamento massimo concedibile va da un minimo di 30 mila ad un massimo di 150 mila euro, erogati per il 70% all’operatività del provvedimento di ammissione dei progetti e per il restante 30% a presentazione della rendicontazione delle spese effettuate per la realizzazione del progetto stesso. Le spese ammissibili al contributo sono quelle per il personale impiegato nella realizzazione del progetto, per l’acquisto delle attrezzature utilizzate (entro il 25%), ovvero per la loro locazione, locazione di immobili, spese generali, costi di materiali e forniture dei prodotti, inclusi i costi per erogazione dei servizi progettuali. La presentazione dei progetti deve avvenire esclusivamente in forma cartacea, a mezzo posta o a mano, entro il 22 ottobre 2016”.

FCA; ABBRUZZESE (FI): SODDISFAZIONE PER LANCO MARCHIO CASSINO PLANT

“Esprimo la mia GRANDE soddisfazione per il lancio del marchio "Cassino plant", ovvero made in Cassino, con il quale sono stati lanciati sui social e su su youtube quattro video sul sito produttivo di Piedimonte San Germano che produce la Giulia, l'auto che nei piani del lingotto e di Sergio Marchionne è destinata a rilanciare l'Alfa Romeo a livello continentale”. Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese, consigliere regionale di Forza Italia del Lazio e presidente della Commissione Speciale Riforme Istituzionali.

“Al lancio del marchio "Cassino plant" è stata affiancata un'operazione "open Factory", ovvero l'apertura al pubblico dello stabilimento. Insomma la FCA risulta essere sempre più strategica per il nostro territorio e questa operazione di marketing che porta il nome di Cassino potrebbe essere di grande importanza per il rilancio effettivo anche dello stabilimento.

Penso che la Giulia sia l’inizio di una nuova corsa, quello che vuole vedere questo territorio competitivo ed in grado di attrarre investimenti, grazie ad un’attenzione particolare delle istituzioni verso le esigenze delle grandi industrie, come FCA, e delle PMI. Le infrastrutture, non mi stancherò mai di dirlo, materiali ed immateriali possono rappresentare vita o morte di un territorio dal punto di vista economico. Nei limiti del possibile dobbiamo riuscire ad andare incontro alle richieste delle imprese, parlo della banda ultra larga, dello stato delle arterie nevralgiche dal punto di vista logistico, e della programmazioni di nuovi assi di collegamento in grado di rendere questo territorio il “nucleo” degli interscambi commerciali del centro Italia”. Ha concluso Abbruzzese.

BIANCHI: CAMMINI, STIAMO VINCENDO SFIDA PER FARE DEL LAZIO META PER CAMMINATORI DI TUTTO IL MONDO CON DUE IMPORTANTI INIZIATIVE "TUTTI I CAMMINI PORTANO A ROMA" E "ITALIAN WONDER WAYS" RACCONTATA AL MONDO BELLEZZA NASCOSTA DEL LAZISUL TEMA REGIONE STA FACENDO LA SUA PARTE: APPROVATA PL SUI CAMMINI IN COMMISSIONE

Con i cammini stiamo vincendo una sfida sullo sviluppo e sulla bellezza che a molti sembrava impossibile: fare del Lazio e del centro Italia la meta per milioni di camminatori provenienti da tutto il mondo. In questi giorni partiranno due importanti iniziative sui cammini sostenute dalla Regione Lazio, l'Italian Wonder Ways e “Tutti I cammini portano a Roma Così Daniela Bianchi, Consigliera Regionale indipendente del gruppo SI-SEL e vice-Presidente della Commissione Cultura alla Pisana

Italian Wonder Ways è il progetto di promozione turistica che da oggi e fino al 28 settembre farà conoscere ad oltre 100 tra giornalisti e blogger provenienti da tutto il mondo lungo i cinque cammini del Centro Italia (Via di Francesco, Cammino francescano della Marca/Via Lauretana, Cammino di Benedetto, Via Francigena, Via Amerina). Ad organizzarlo è il Consorzio Francesco's Ways insieme alle Regioni Umbria Lazio, Toscana e Marche in collaborazione con l'Opera Romana Pellegrinaggi.Tra le tappe più suggestive ci sarà la Certosa di Trisulti, bellezza incastonata sui Monti Ernici, l’Abbazia di Montecassino e città di storia e arte come Anagni, Ferentino, Arpino, Veroli, Fiuggi, Subiaco e Trevi nel Lazio.

“Tutti i cammini portano a Roma - A cento chilometri dal centro della cristianita'', è organizzata da Earth Day Italia in occasione del Giubileo della Misericordia, in collaborazione con Anci Lazio, Federtrek, Cai Lazio, e il patrocinio della Regione Lazio, che si svolgera' tra il 4 e il 9 Ottobre 2016. Anche in questo caso saranno attraversati i percorsi della Via Francigena, il Cammino di San Francesco, il Cammino di San Benedetto per un viaggio spirituale verso Roma con arrivo in piazza San Pietro.

-Inutile ricordare che i cammini non sono più una bella idea, - riprende la Consigliera - ma un fatto con numeri da economia vera. Solo nel 2014 la via Francigena è stata percorsa da oltre 40mila che hanno generato 300mila pernottamenti tra b&b e ostelli. Anche dall'estero cresce l'interesse: il tour operator americano Vermont Bike Tours con il suo giro d’italia in bici è arrivato a fatturare 20 milioni di euro.

-Per una volta però la politica e le istituzioni viaggiano di pari passo con i camminatori. In questi ultimi 2 anni ci siamo confrontati con i territori e con le stesse associazioni protagoniste di questi due eventi, a partire con gli incontri organizzati a Trisulti ed Anagni. Da quei confronti siamo arrivati ad approvare in Commissione V la prima legge sui Cammini del Lazio. Un testo che, una volta approvato dal Consiglio, darà vita alla Rete dei Cammini del Lazio che sarà sostenuta con un fondo Regionale e una programmazione di interventi triennale. A questo primo risultato si aggiungono i tanti interventi e investimenti della Giunta Zingaretti. Sotto la guida dell’Assessore al Turismo Massimiliano Smeriglio in occasione dell’anno Giubilare è nato il “Sistema dei Cammini” del Lazio con interventi sia infrastrutturali che di promozione.-

La nostra Regione è un luogo unico e capace di far innamorare camminatori di tutto il mondo - conclude Bianchi - e credo che iniziative come queste non possono che far aumentare la consapevolezza di questa ricchezza che può rappresentare una pezzo di sviluppo importante del Lazio. Quella che a me piace definire "economia della bellezza", capace di ridare vitalità soprattutto alle aree interne, quelle dei piccoli borghi oggi in difficoltà.-

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Regione, Via libera a 5 Monumenti Naturali uno a Rocca di Cave

FrosinoneToday è in caricamento