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Roccasecca, la Regione concede al Comune la Casa cantoniera su via Casilina

Il sindaco Giorgio: “Spazio che utilizzeremo per progetti di natura socio-culturale” .Con deliberazione numero 751 del 4 novembre 2014, pubblicata sul Supplemento del Burl del 18.11.2014, la Regione Lazio ha concesso “ufficialmente” al Comune di...

Il sindaco Giorgio: “Spazio che utilizzeremo per progetti di natura socio-culturale” .Con deliberazione numero 751 del 4 novembre 2014, pubblicata sul Supplemento del Burl del 18.11.2014, la Regione Lazio ha concesso “ufficialmente” al Comune di Roccasecca la Casa cantoniera di via Casilina, a fronte della presentazione di una proposta progettuale per un utilizzo a fino sociali e culturali.

La delibera pubblicata sul Burl chiude un iter avviato nella scorsa estate, su interessamento del sindaco Giovanni Giorgio, del vicesindaco Carmine Guerrino Torriero e dell’assessore Alessandro Marcuccilli.

La struttura una volta nella disponibilità materiale dell’ente di Palazzo Boncompagni verrà utilizzata per iniziative di natura sociale e culturale.

Soddisfazione da parte dei rappresentanti dell’amministrazione comunale di Roccasecca.

“Un’altra buona notizia per la nostra comunità – hanno dichiarato Giorgio, Torriero e Marcuccilli – nel momento in cui avremo preso ufficialmente possesso della Casa cantoniera la utilizzeremo per progetti e iniziative di carattere socio-culturale. Anche Roccasecca potrà avere una Casa della cultura e del sociale”.

CONTRIBUTO PER ALLACCIO ALLA RETE GAS, IL SINDACO GIORGIO SCRIVE ALLA SOCIETÀ CHE GESTISCE IL SERVIZIO: "SCONTO AI NOSTRI CITTADINI PER IL CONTRIBUTO DI ALLACCIO"

Il sindaco di Roccasecca Giovanni Giorgio ha scritto una lettera a "2i Rete Gas Spa", concessionaria del servizi o di distribuzione del gas metano, per chiedere che l'azienda applichi agli utenti del territorio di competenza uno sconto sul contributo di allacciamento alla rete per un periodo almeno di sei mesi, al fine di venire incontro alle esigenze dei cittadini in un momento di crisi come quello attuale, così da permettere a tutti di potere usufruire del servizi o.

"Questa amministrazione - scrive il sindaco Giorgio nella missiva - chiede la disponibilità ad accordare uno sconto sul contributo di allacciamento attualmente vigente sul territorio comunale per un periodo di almeno sei mesi".

"La richiesta riveste carattere importante sia per l'Amministrazione comunale che per la Concessionaria – continua il sindaco nella lettera - in quanto il contesto economico attuale non permetterebbe di incrementare nuovi punti di riconsegna".

"Abbiamo voluto scrivere alla società che gestisce il servizi o di fornitura del metano - ha dichiarato il sindaco Giorgio - perché in un momento economico come quello attuale occorre abbassare il prezzo della fornitura, in particolare il contributo richiesto per l'allaccio delle utenze. Abbiamo richiesto uno sconto per un periodo di almeno sei mesi per permettere a chi lo volesse di potersi allacciare alla rete ad un prezzo calmierato. L'amministrazione comunale è vigile a tutela dei consumatori".

“Già da tempo avevamo segnalato la problematica del costo troppo oneroso per l’allaccio alla rete metanifera – ha aggiunto l’assessore Claudio Rezza che personalmente ha seguito la vicenda – e da tempo stiamo chiedendo un abbassamento del prezzo. Anche perché sarebbe un investimento per la stessa "2i Rete Gas Spa", in quanto a sono state completate le reti metanifere in diverse zone dello Scalo e con un prezzo più calmierato più utenti si allaccerebbero. Non solo, abbiamo chiesto all’azienda anche di realizzare e completare ulteriori linee di fornitura in zone sprovviste così da dotare tutto il territorio di Roccasecca dell’importante servizi o”

ROCCASECCA, VENDITA EX MATTATOIO COMUNALE, IL SINDACO GIORGIO REPLICA AD ABBATE: “NESSUNA NEGAZIONE DEGLI ATTI, ANCHE PERCHE’ BASTA RECARSI NEGLI UFFICI COMUNALI PER PRENDERNE VISIONE”

“L’accesso agli atti di una pubblica amministrazione è un aspetto che esula dalle competenze del sindaco. Ogni consigliere può liberamente recarsi negli uffici comunali e chiedere agli impiegati di visionare i documenti e così avere contezza di quanto si chiede. Purtroppo questo non è stato fatto, si è preferito sollevare inopportuni polveroni, interessando anche la Prefettura, la Procura. e la stazione dei Carabinieri. Comunque il Comune di Roccasecca ha portato a conoscenza sia della Prefettura, che dei Carabinieri di Roccasecca, che del consigliere Abbate quanto contestato e ci sono le carte, con i protocolli e le date, a dimostrarlo. Per cui ancora una volta si dimostra che si vogliono solo creare inutili polemiche, senza fondamento, ma alla fine si rivoltano contro gli stessi estensori”.

E’ quanto dichiara il sindaco di Roccasecca Giovanni Giorgio, in merito all’intervento del consigliere Abbate che ha interessato la Procura della Repubblica e la Prefettura sulle mancate risposte, a suo dire, alle interrogazioni sulla vendita dell’ex mattatoio comunale.

“In data 24 ottobre 2014 – ha aggiunto il sindaco Giorgio - prot. 8236, il Comune di Roccasecca inoltrava alla Prefettura e al Comando Stazione dei Carabinieri di Roccasecca - con consegna a mano, con raccomandata A/R e via mail - la documentazione inerente la vendita dell’ex Mattatoio comunale avvenuta nel 2008. Non solo, in data 21 novembre di nuovo, con protocollo 9160 e tramite consegna a mano, la stessa documentazione veniva recapitata al Prefetto di Frosinone, al Comandante della Stazione dei carabinieri di Roccasecca e al Consigliere Abbate.

Era il messo comunale a notificare il materiale al consigliere, non consegnato per la mancata presenza a casa, come dimostra il documento di notifica che recita “alle ore 14,10 il signor Antonio Abbate non è in casa”. Tuttavia in data odierna, 29 novembre, il messo è tornato a riconsegnare la documentazione, stavolta trovando la moglie e lasciandole tutto quello di cui ha bisogno per studiare il caso”.

“Sarà cura da parte del Comune di Roccasecca – ha concluso il primo cittadino - inoltrare lo stesso materiale, nella giornata di lunedì, alla Procura della Repubblica in maniera tale che possa avere chiara la situazione rispetto ad un atto avvenuto nel 2008. Nello steso momento non si può non stigmatizzare un atteggiamento, quello del consigliere in questione, che poteva recarsi direttamente agli uffici competenti e ottenere quanto richiesto senza indugio alcuno. Ma forse l’obiettivo era altro rispetto a quello di conoscere i termini della vicenda”.

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