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Sabato, 20 Aprile 2024
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Roma, a San Basilio operazione antidroga 5 arresti vedette nel quartiere e comunicazioni via radio per eludere le forze dell’ordine

Nelle prime ore della mattinata odierna, 28 Maggio,  in esecuzione ad ordinanza di applicazione di misura cautelare disposta dal Gip Dott.ssa Rosaria Monaco su richiesta del Sost. Proc. Dott.ssa Nadia Plastina, i Carabinieri della Stazione di Roma...

Nelle prime ore della mattinata odierna, 28 Maggio, in esecuzione ad ordinanza di applicazione di misura cautelare disposta dal Gip Dott.ssa Rosaria Monaco su richiesta del Sost. Proc. Dott.ssa Nadia Plastina, i Carabinieri della Stazione di Roma San Basilio hanno arrestato 5 persone appartenenti ad un sodalizio dedito allo spaccio di stupefacenti nel quartiere di San Basilio, noto crocevia del traffico di droga nella Capitale.

L’attività investigativa è scaturita da prolungati e reiterati servizi di osservazione controllo e pedinamento effettuati dai Carabinieri, nel mese di marzo 2014, nell’omonimo quartiere romano. Durante tali servizi, concentrati nelle vie limitrofe a Via Folchi, i militari hanno accertato la responsabilità, nelle attività di spaccio, di quattro cittadini italiani e uno straniero, i quali ciascuno con precisi ruoli e responsabilità garantivano, h24, la fornitura dello stupefacente alla clientela. Nello specifico, è emerso come la copertura all’attività criminosa fosse garantita da vedette statiche, appiedate, e mobili, auto o motomontate, che avevano il compito di segnalare ai complici il sopraggiungere delle Forze dell’Ordine, o di veicoli comunque sospetti. A tali vedette, che avevano anche il compito di indirizzare i clienti verso il pusher, si aggiungeva un complice che era deputato a ricevere gli ordinativi. Era quest’ultimo, raccolto il denaro, ad avvisare il pusher che appariva in strada per il tempo strettamente necessario a consegnare la dose di stupefacente. La catena delle comunicazioni avveniva per mezzo di walkie-talkie di libera vendita. La metodologia di spaccio è purtroppo consolidata, e già emersa in numerose altre precedenti indagini dell’Arma. Un articolato sistema di vedette posto strategicamente agli incroci di ogni via, segnala agli spacciatori il sopraggiungere di ogni mezzo sospetto: un fischio, una parola convenzionale, e dalle piazze spariscono tutti. I pusher, falcidiati dalle numerose operazioni dell’Arma, non spacciano più alla luce del sole, e spesso agiscono nascosti negli immensi palazzi che compongono il quartiere. Gli ordinativi dei clienti, indirizzati dalle vedette, vengono raccolti da soggetti che non detengono stupefacente. Sono questi, con l’utilizzo di telefonini o walkie talkie, a comunicare l’ordinativo al pusher, che si presenta solo per consegnare lo stupefacente. Stupefacente che peraltro viene detenuto nelle quantità strettamente indispensabili allo spaccio, al fine di limitare la responsabilità penale in caso di fermo. In questo contesto, purtroppo, le difficoltà sono implementate da un clima di diffusa omertà e di connivenza da parte di molti nel quartiere, che per legami affettivi con gli spacciatori, ostacolano ancor di più l’operato giornaliero delle Forze dell’ordine. Emblematico, in tal senso, un episodio occorso il 10 marzo 2014 allorquando, durante un controllo dei Carabinieri nei confronti di uno degli arrestati di oggi, che era appena uscito da una folta vegetazione dove i militari avevano sospetto che potesse aver occultato sostanza stupefacente, una ventina di parenti del ragazzo scendevano in strada, prendendo vigorosamente le sue difese e tentando di ostacolare, invano, l’operato dell’Arma. Il controllo nella vegetazione consentiva infatti il rinvenimento di 19 dosi di cocaina e 18 di marjuana, con conseguente deferimento in stato di libertà del soggetto controllato. In tale difficile contesto ambientale, dove sempre più spesso Forze dell’Ordine e criminalità “giocano” il loro ruolo rincorrendo sempre nuovi e più articolati reciproci accorgimenti, i Carabinieri della Stazione di Roma San Basilio sono riusciti nel corso dei decorsi mesi a documentare numerosi scambi di stupefacente, circa 100 nell’arco di pochi giorni, tra cocaina, hashish e marjuana. Scambi che sono confluiti in un’articolata informativa all’Autorità Giudiziaria, che concordando con l’Arma operante ne ha avallato l’attività, disponendo la custodia cautelare in carcere per quattro elementi, e gli arresti domiciliari per uno. CIPRO, CARABINIERI BLOCCANO BABY PUSHER. DENUNCIATA LA MADRE PER ABBANDONO DI MINORE.

Da pochi giorni ha compiuto tredici anni, vive con i genitori presso il campo nomadi di via Cesare Lombroso, i Carabinieri della Stazione Roma San Pietro lo hanno trovato, ieri pomeriggio, in via Giorgio Scalia, nei pressi della fermata della metro Cipro, con 12 g di marijuana e 2 pasticche. Alla vista dei Carabinieri il ragazzino ha tentato di disfarsi della droga ma è stato bloccato.

Nei giorni precedenti era stato visto incontrare diversi coetanei che, uscendo dalla fermata della metropolitana dopo la scuola, si fermavano a “parlare” con lui. Vista l’età, per la legge non è imputabile, il minore è stato portato in caserma. I Carabinieri hanno chiamato la madre, una donna di 41 anni originaria della Bosnia, che, una volta in caserma, è stata denunciata a piede libero per abbandono di minore. Il figlio, su disposizione del Tribunale per i Minorenni, è stato accompagnato presso una casa di accoglienza in provincia di Frosinone. La droga è stata sequestrata.

3 PREDATORI DI ORO ROSSO ARRESTATI DAI CARABINIERI

Un cittadino romeno di 42 anni, che rubava all’interno del centro di raccolta dell’AMA di via Teano e altri due, un cittadino romeno di 40 anni e un italiano di 16 anni, che sfilavano cavi di rame lungo la linea ferroviaria in via della Magliana, sono stati arrestati per furto dai Carabinieri a Roma. Il primo è stato scoperto dai Carabinieri della Stazione di Roma Tor Pignattara all’interno del centro di raccolta, dopo aver tagliato la rete metallica, mentre cercava di portare via materiale informatico in disuso. L’uomo ha cercato di opporsi all’arrestato ma è stato ammanettato e condotto in caserma in attesa del rito direttissimo. Gli altri due sono stati invece notati dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma mentre stavano sfilando la guaina in gomma da vari cavi di rame del tipo utilizzato dalle Ferrovie dello Stato. Ulteriori accertamenti hanno consentito di appurare che i cavi erano stati rubati dalla tratta Roma-Fiumicino. I due sono stati entrambi arrestati. Il maggiorenne, con precedenti, è stato condotto in carcere a Regina Coeli mentre il minore presso il centro di via Virgina Agnelli.

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