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Roma, a Tor Pignattara e Centocell 7 pusher arrestati nascondevano la droga nei pacchetti di caramelle nascosti con una calamita ai motori dei condizionatori

Nelle ultime ore, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Casilina hanno portato a termine un servizio straordinario di controllo nei quartieri Tor Pignattara e Centocelle, finalizzato al contrasto delle attività di spaccio di...

Nelle ultime ore, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Casilina hanno portato a termine un servizio straordinario di controllo nei quartieri Tor Pignattara e Centocelle, finalizzato al contrasto delle attività di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il bilancio dei controlli parla di sette pusher arrestati, tre cittadini romeni, tre cittadini romani ed uno algerino, di età compresa trai 23 ei 56 anni, perlopiù già noti alle forze dell’ordine. Nel corso del servizio, i militari hanno rinvenuto e sequestrato nella disponibilità degli spacciatori numerose dosi di hashish, marijuana eroina e cocaina, oltre a 4500 euro in denaro contante probabile provento della loro attività illecita.

Nel corso dei controlli, i Carabinieri hanno scoperto che gli spacciatori si erano organizzati con una specifica suddivisione dei compiti ovvero vi era l’addetto alla ricezione delle ordinazioni, l’ addetto all’incasso dei soldi, chi ritirava e consegnava la droga ai clienti ed infine chi si occupava del servizio di vigilanza.

L’ingegnoso sistema utilizzato dai pusher si basava anche sull’occultamento della droga all’interno di condizionatori a muro dove le dosi di stupefacente una volta riposte all’interno di pacchetti di caramelle, venivano attaccate con delle calamite all’interno dei condizionatori, e di volta in volta, prelevate per essere poi vendute ai consumatori.

Tutti gli arrestati, sono stati accompagnati in caserma dove sono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa del rito direttissimo, dovranno rispondere di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

ROMA – CARABINIERI ARRESTANO UOMO CHE TENTA DI TRUFFARE UN ANZIANO FUORI ALL’UFFICIO POSTALE.

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Frascati hanno arrestato un uomo che aveva appena tentato di truffare un anziano.

L’uomo, di origini campane e già conosciuto alle forze dell’ordine, a bordo della propria autovettura, una Lancia Y, ha avvicinato un pensionato, nella zona di Tor Bella Monaca, appena uscito dall’Ufficio postale, presentandosi come un amico del figlio.

Dopo uno scambio di battute, il truffatore ha detto all’anziano che si trovava lì, su richiesta del figlio, affinché gli consegnasse la somma di 1000 euro che avrebbe dovuto consegnare ad un assicuratore per ricevere un assegno pari a 21mila euro, relativo al risarcimento danni di un incidente d’auto che in passato avevano patito insieme.

Il truffatore ha spiegato all’anziano che, se non avesse portato subito i mille euro, quale compenso per la prestazione fornita dall’assicuratore, questi non avrebbe consegnato loro l’assegno.

Nel corso del colloquio, per avvalorare la tesi prospettata al pensionato, il truffatore ha inscenato una falsa telefonata durante la quale un altro complice, presentandosi come il figlio della vittima, ha rassicurato l’anziano circa la legittimità della richiesta, dicendogli di procedere con la consegna del denaro.

Il vecchietto, dapprima caduto nel tranello, giunto allo sportello della Posta per prelevare, è stato improvvisamente colto dal dubbio di essere vittima di truffa e così ha chiamato il figlio, il quale gli ha chiarito di non essere mai stato coinvolto in un incidente e di non aver mai incaricato nessuno di andare da lui a prendere del denaro.

L’anziano ha così chiamato il 112 e, su indicazione dei Carabinieri, ha atteso il loro arrivo rimanendo all’interno dell’ufficio postale.

Giunti sul posto i militari hanno bloccato il truffatore ancora all’interno della sua autovettura, dove era rimasto in attesa che l’anziano uscisse a consegnargli i soldi.

Accompagnato in Tribunale dove è stato giudicato con rito direttissimo, è stato condannato e sottoposto agli arresti domiciliari a Napoli, presso la sua abitazione.

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