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Roma, ai Parioli arrestata donna che tenta di incassare un assegno con dei documenti falsi

I Carabinieri della Stazione Roma Salaria hanno arrestato una 44enne italiana, con l’accusa di falsa attestazione a Pubblico Ufficiale sulla sua identità, falsità materiali commessa dal privato, sostituzione di persona,

I Carabinieri della Stazione Roma Salaria hanno arrestato una 44enne italiana, con l’accusa di falsa attestazione a Pubblico Ufficiale sulla sua identità, falsità materiali commessa dal privato, sostituzione di persona,

truffa e ricettazione. La donna, si è recata presso l’ufficio postale di via Isonzo e munita di documenti falsi ha tentato di aprire un conto corrente per poi incassare un assegno di 2870 euro, intestato ad una 49enne cittadina calabrese.

L’operatore allo sportello, non appena ha preso tra le mani il documento della donna si è accorto che era falso e con una scusa si è allontanato chiamando il 112. La truffatrice si è accorta di essere stata scoperta e si è immediatamente dileguata. La pattuglia dei Carabinieri, nel frattempo arrivata sul posto, ha rintracciato la 44enne in via Salaria angolo via Savoia.

Rinvenuti e sequestrati dai militari dell’Arma anche i documenti falsi e l’assegno che la donna aveva esibito nell’ufficio postale.

Arrestata dai Carabinieri la donna è stata poi accompagnata in caserma, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa del rito direttissimo.

In altra operazione i Carabinieri della Compagnia Roma Parioli, in due diversi episodi, hanno arrestato 5 topi d’appartamento, due cittadini georgiani, rispettivamente di 36 e 49 anni, con precedenti, e tre ragazze, due 18enni ed una 23enne, tutte già note alle forze dell’ordine.

I protagonisti del primo episodio sono stati i cittadini georgiani, arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Parioli dopo essere stati sorpresi all’interno di un appartamento di via Cavour, dove erano entrati mediante la tecnica del Key Bumpimg. Poco dopo, i Carabinieri della Stazione Piazza Bologna hanno arrestato tre giovani donne nomadi, in via Arezzo angolo via Padova. Alla vista dei Carabinieri hanno abbandonato la refurtiva, oro ed argenteria che avevano appena rubato all’interno di uno stabile e sono fuggite via. Immediatamente sono state inseguite e bloccate dai Carabinieri che hanno anche recuperato la refurtiva che è stata riconsegnata al legittimo proprietario. I cinque topi d’appartamento arrestati dai Carabinieri sono stati poi accompagnati in caserma, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa del rito direttissimo. Tutti dovranno rispondere di furto in abitazione in concorso.

RUBAVANO RAME ALLA STAZIONE DI “ITALIA 90”. 4 UOMINI ARRESTATI IN FLAGRANZA E 2 DONNE DENUNCIATE DAI CARABINIERI. DENUNCIATO ANCHE UN IMPRENDITORE CHE IN DUE MESI AVEVA RICETTATO DA LORO OLTRE 4 TONNELLATE DI “ORO ROSSO”.

I Carabinieri della Stazione Roma Ponte Milvio hanno arrestato 4 cittadini romeni, già conosciuti alle forze dell’ordine, scoperti a rubare rame dalla stazione di Farneto, nei pressi dello stadio olimpico, realizzata in occasione dei mondiali di calcio “Italia 90”, e denunciato due donne, compagne di due degli arrestati, che partecipavano ai furti. Inoltre, è stato denunciato per ricettazione un imprenditore romano che dallo scorso dicembre aveva acquistato da loro ben 4.262 chili di “oro rosso”. I Carabinieri della Stazione Roma Ponte Milvio, nei giorni scorsi, avevano notato un ingiustificato viavai dallo scalo ferroviario, da anni non più attivo, ed hanno predisposto un servizio per osservare gli spostamenti della banda. In piena notte, i militari hanno notato un’Alfa 33 percorrere via monti della Farnesina e con a bordo i 4 cittadini dell’est che una volta fermatisi nei pressi dei binari hanno iniziato a caricare del materiale in auto. A quel punto sono intervenuti i Carabinieri che, dopo averli identificati, hanno scoperto che si erano già impossessati di 500 kg di rame. I ladri sono stati accompagnati in caserma e, dalle immediate indagini, è stato scoperto che la refurtiva era destinata all’imprenditore romano, di 35 anni, titolare di una società che si occupa di commercio di materiale ferroso e metallico. Nella sua azienda, in zona nomentana, sono stati rinvenuti 50 kg di rame di presunta provenienza illecita e dalla documentazione contabile è emerso che l’imprenditore aveva già acquistato oltre 4 tonnellate di rame per un valore di 10mila euro. La refurtiva è stata interamente sequestrata e gli arrestati, accusati di furto aggravato, sono stati tradotti presso il carcere di Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il proprietario dell’autovettura è stato denunciato per favoreggiamento.

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