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Roma, dipendente “infedele” intasca l’incasso e ne simula il furto, scoperto e denunciato dai carabinieri. Quattro arresti e altrettanti denunciati

Proseguono senza sosta i controlli straordinari del territorio da parte dei  Carabinieri nei quartieri della  Capitale. Nella giornata di ieri, i militari della Compagnia Parioli,

Proseguono senza sosta i controlli straordinari del territorio da parte dei Carabinieri nei quartieri della Capitale. Nella giornata di ieri, i militari della Compagnia Parioli, hanno svolto un servizio finalizzato al contrasto di ogni forma di fenomeno criminale, concentrato nei quartieri Parioli, Nomentano e Viale Libia. Il bilancio è di 4 persone arrestate e di 4 altre denunciate in stato di libertà. In zona Nomentana, i militari hanno arrestato un 44enne romano, sorpreso a rubare un’auto. In zona viale Libia i militari hanno arrestato un cittadino romeno di 19 anni e ne hanno denunciato altri tre, tutti minorenni, rispettivamente di 15, 16 e 17, sorpresi in possesso di 50 chili di rame rubato. In via Salaria due romani di 41 e 47 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine, sono stati arrestati dai Carabinieri che li hanno sorpresi dopo aver rubato un motociclo. A seguito di perquisizione a bordo del furgone da loro utilizzato, sono state rinvenute altre due moto rubate. Infine è stata la volta di un 73enne romano, incensurato, dipendente di un distributore di benzina che dopo essersi intascato l’incasso della serata, circa 2000 euro, ne ha simulato il furto. L’uomo è stato smascherato e denunciato dai Carabinieri che hanno recuperato l’intera somma.

“USURA FILIPPINA”. LA CAPOBANDA CATTURATA DAI CARABINIERI AL SUO RIENTRO IN ITALIA.

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Casilina, al suo rientro in Italia, hanno arrestato una 69enne cittadina filippina, collaboratrice domestica, ritenuta il capo di una banda dedita all’usura, estorsione ed esercizio abusivo di attività finanziaria sgominata nel corso di un’operazione denominata “Usura Filippina”, che lo scorso 7 maggio portò all’arresto di 10 persone da parte degli stessi Carabinieri.

Durante le fasi dell’operazione la donna riuscì a sfuggire alla cattura poiché si trovava all’estero. Ieri, al suo rientro in Italia, è stata arrestata dai Carabinieri che le hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Roma.

Dopo l’arresto, la 69enne è stata associata al carcere di Rebibbia. Le indagini dei Carabinieri hanno permesso di accertare che gli arrestati realizzavano prestiti di denaro a connazionali in difficoltà economiche con tassi che raggiungevano anche l’80% annuo. Un centinaio, finora, le vittime accertate dai militari dell’Arma.

PRENESTINA – AGGREDISCE PASSANTE PER DERUBARLO DEL TELEFONO E DI ALCUNE BANCONOTE, POI SCAPPA E SI NASCONDE SU UN TRAM IN SOSTA.

Un cittadino romeno di 30 anni, con precedenti, è stato arrestato questa notte dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma con le accuse di rapina aggravata e lesioni personali in concorso. Il 30enne, insieme ad un complice, ha aggredito un passante, un cittadino egiziano di 35 anni, mentre camminava lungo via Palmiro Togliatti, all’altezza dell’incrocio con via Prenestina. Dopo averlo scaraventato a terra e colpito al volto con calci, i ladri si sono impossessati di un telefono cellulare, di 15 euro e di alcune banconote in valuta egiziana, scappando alla vista di un’autoradio dei Carabinieri che stava transitando proprio in quel momento. Mentre il complice è riuscito a far perdere le proprie tracce, il 30enne, con lo stesso intento, ha approfittato della sosta prolungata di un tram ad un semaforo di via Prenestina per trovarci un nascondiglio sicuro. Peccato per lui che i Carabinieri siano riusciti a individuarlo sul mezzo pubblico e ad ammanettarlo. La vittima è stata trattenuta in osservazione al Policlinico Casilino a causa delle lesioni riportate nell’aggressione, mentre il romeno è stato portato nel carcere di Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Sono tuttora in corso le ricerche del complice.

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