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Roma, Festival Internazionale di Letteratura e Cultura Ebraica fino al 9 settembre

Un grande e tradizionale evento, seguito anno per anno da numerosi ospiti romani, italiani e stranieri, animerà una vasta area del centro storico della Capitale. Fino al 9 settembre si svolge a Roma, nel quartiere del Vecchio Ghetto Demolito...

Un grande e tradizionale evento, seguito anno per anno da numerosi ospiti romani, italiani e stranieri, animerà una vasta area del centro storico della Capitale. Fino al 9 settembre si svolge a Roma, nel quartiere del Vecchio Ghetto Demolito, l’ottava edizione del Festival Internazionale di Letteratura e Cultura Ebraica, promosso dalla Comunità Ebraica di Roma e curato da Ariela Piattelli, Marco Panella, Raffaella Spizzichino e Shulim Vogelmann. Consolidato tra i più importanti avvenimenti culturali italiani, con un sorprendente e sempre maggiore successo di pubblico, una forte presenza di ospiti internazionali e una proposta culturale in cui tradizione ed innovazione spaziano dalla letteratura all’arte, dalla danza al teatro, dal cinema alla musica e alla tecnologia, il Festival Internazionale di Letteratura e Cultura Ebraica si affida anche quest’anno alla narrazione e alle performance di scrittori, artisti, filosofi, attori e giornalisti, per intraprendere un percorso affascinante alla ricerca del futuro. “Around the Future” è infatti il tema scelto dall’ ottava edizione del Festival per offrire al pubblico una lettura culturale dell’impatto della tecnologia sulla vita quotidiana e sulla sua aspettativa di miglioramento per il futuro.

Il Festival apre sabato 5 settembre con La Notte della Cabbalà, una vera e propria maratona serale di eventi culturali dedicata alla mistica ebraica, con incontri, lezioni, mostre, musica, degustazioni, che si alterneranno dalle ore 21.00 alle 01.30 nella zona del Vecchio Ghetto Demolito, tra il lungotevere De’ Cenci, via del Portico D’Ottavia e via Arenula. Il Palazzo della Cultura ospita alle ore 21.00 l’inaugurazione della mostra “Judei de Urbe. Storia illustrata degli ebrei di Roma”. Grandi tavole con i disegni di Mario Camerini accoglieranno il pubblico che potrà attraversare una parte dei XXII di storia ebraica a Roma. La mostra presenta una breve tappa di questo viaggio, documentato nell'omonima graphic novel di Mario Camerini pubblicata da Giuntina, con la presentazione in anteprima delle tavole sui periodi della Rivoluzione francese e del Regno d'Italia, passaggi importanti e di grande cambiamento che hanno visto gli ebrei romani usciti dal ghetto iniziare un processo di assimilazione e di piena partecipazione alla società civile. Con l’occasione, l’autore di “Judei de Urbe” Mario Camerini sarà presente e disegnerà dal vivo per il pubblico del Festival illustrando La Notte della Cabbalà. Alle 21.15 si svolge l’incontro con l’architetto Daniel Libeskind ”La linea del fuoco: città tra memoria e futuro”, introdotto da Shulim Vogelmann. Libeskind parla delle prospettive di vivibilità delle città del futuro e della necessità di orientare la progettazione urbana al miglioramento della vita dei cittadini, fronteggiando contesti sociali in continuo mutamento, sia per quanto riguarda il mondo occidentale, sia per quanto riguarda le metropoli in aree più disagiate. Parlerà inoltre della necessità di costruire aprendosi al futuro ma al tempo stesso legandosi in modo costruttivo alla memoria del passato. Alle 22.30 si svolge l’incontro ”Do you water future? Conversazioni sull’acqua”, in collaborazione con Acea, con la cabbalista Yarona Pinhas, Dani Schaumann e Paolo Saccani. Modera Franco Di Mare. Acqua e parola sono, su piani diversi, indispensabili all'esistenza umana. Entrambe corrono il rischio di degradarsi e cessare di essere una sorgente di vita. E' stupefacente rilevare come si possano trovare le soluzioni adatte per preservare entrambe seguendo principi simili del sapere millenario che affonda le proprie radici nella Torà. Si parlerà dunque di come preservare l’acqua sia attraverso la tecnologia, sia attraverso la spiritualità essendo l’acqua non solo una risorsa materiale, ma anche un simbolo di vita. Alle 23.45 avrà luogo il Concerto della Notte con la Ozen Orkestra “La speranza e la promessa”. L'orchestra è costituita da un gruppo di musicisti d'estrazione classica e jazzistica, uniti dalla comune passione per la musica ebraica. La diversità degli elementi garantisce ed accentua l'eclettismo che caratterizza questa musica. La Ozen Orkestra esegue brani tratti da partiture antiche, ma anche arrangiamenti nuovissimi, in modo da sottolineare la sorprendente coerenza che questa musica ha assunto nei secoli e nelle diverse parti del mondo. Il Museo Ebraico di Roma e la Grande Sinagoga saranno straordinariamente aperti con ingresso libero a partire dalle ore 22.00. A Via Catalana, dalle ore 22.30 sono previste le improvvisazioni animate di Micaela Pavoncello che consistono nel racconto di aneddoti del Ghetto e della Storia degli ebrei di Roma. Alle 23.15 i Giardini del Tempio ospitano “You may say I’m a dreamer. Nuovi autori israeliani vs grandi autori israeliani”. La letteratura israeliana è tra le più apprezzate al mondo. Tantissimi lettori amano gli scrittori d’Israele, quelli più celebri come Oz, Yehoshua, Grossman e Kaniuk come quelli più giovani come Keret, Gavron e Nevo. Per decretare chi sia il più amato sarà organizzato un ring letterario che sarà un viaggio nel fascino della letteratura israeliana in un format divertente e di grande interesse che coinvolgerà il pubblico, a cui sarà affidato il giudizio su quali siano gli scrittori israeliani più amati. Con le letture degli attori Ketty Di Porto e Claudio Morici. Farà da arbitro Shulim Vogelmann. (fonte ufficio stampa del Festival 2015).

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