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Roma – Latina e Cisterna-Valmontone a rischio se “Zingaretti non agisce immediatamente”. Interrogazione del Cons. Simeone (Pdl)

Intervento del consigliere regionale del Pdl, Giuseppe Simeone, sul corridoio intermodale che rischia di non entrare in cantiere mai piu se la Regione non chiude le procedure necessarie entro e non oltre  la fine del 2013.

Intervento del consigliere regionale del Pdl, Giuseppe Simeone, sul corridoio intermodale che rischia di non entrare in cantiere mai piu se la Regione non chiude le procedure necessarie entro e non oltre la fine del 2013.

Presentate una mozione e una interrogazione per impegnare la giunta a rispettare i tempi imposti dalla legge«Corridoio intermodale Roma – Latina e Bretella Cisterna – Valmontone, non possiamo accettare l’attendismo del presidente e della giunta guidata da Zingaretti. Il rischio, se non si agisce subito, è di perdere per sempre 980 milioni di euro di finanziamenti pubblici di cui circa la metà, 470 milioni di euro, sono già stati messi a disposizione dal governo.

Per evitare che questo accada ho presentato una interrogazione urgente e una mozione, sottoscritta da tutti i colleghi del Pdl, per fare chiarezza sul progetto, sulle procedure e soprattutto impegnare la giunta e il presidente a rispettare i tempi imposti dalla legge.

E’ nostro diritto, è diritto di tutti i cittadini che rappresentiamo, conoscere lo stato delle procedure che riguardano la realizzazione del corridoio intermodale Roma – Latina e della bretella Cisterna – Valmontone.

E più specificatamente vogliamo sapere quale iter, in qualità di soggetto aggiudicatore, la Regione intende seguire per adempiere a quanto previsto dal cosiddetto Decreto del Fare, e come intende procedere al perfezionamento degli atti contrattuali finalizzati all'avvio dei lavori entro e non oltre il 31 dicembre 2013, considerando che qualsiasi ritardo potrebbe comportare la revoca del finanziamento oltre che pregiudicare definitivamente la realizzazione di un’opera strategica determinante per lo sviluppo dei territori interessati e per la sopravvivenza stessa dell’economia del Lazio.

Non possiamo accettare che il corridoio intermodale si perda nei meandri dell’indecisione del presidente Zingaretti dopo che ad agosto, in calcio d’angolo, siamo riusciti ad ottenere il via libera

del Cipe sulle risorse che consentono di passare subito all’apertura dei cantieri. Non si può pensare di fare impresa, nel Lazio e nella provincia di Latina, senza un’opera di queste dimensioni che ci collega direttamente alla Europa.

Parlare di corridoio tirrenico meridionale significa garantire rapidità nei trasporti ed accesso ai mercati nazionali ed internazionali. Il sistema dei trasporti è un fattore fondamentale per l’economia. Nel processo di integrazione europea e di crescente globalizzazione dei mercati, la riduzione dei costi connessi alla movimentazione delle merci è una variabiledeterminante per la competitività del sistema provinciale.

L'obiettivo primario e comune deve essere la realizzazione di un sistema integrato dei trasporti che sia in grado di facilitare l'attività imprenditoriale e aumentare il benessere della comunità, migliorando qualità e sicurezza della viabilità esistente. Regolare e sviluppare la dimensione intermodale e logistica del nostro sistema trasporti non è più un’opzione ma un imperativo.

Oggi le istituzioni sono chiamate a fare e non a tergiversare. Una nuova cultura che dovrebbe prescindere da posizionamenti politici. Non esistono infrastrutture di questa o quella parte ma solo opere a servizio della comunità. La Regione Lazio o è protagonista di questo cambiamento o verrà marginalizzata e non ci sarebbe neanche ragione della nostra esistenza».

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