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Roma, le strade del vino e dell’olio chiedono all'Ass. Ricci una Federazione laziale (guarda le foto)

La strade dei vini  e dell’Olio del Lazio, tornano indietro con il tempo  e chiedono alla Regione Lazio una Federazione per farsi sentire. E’ questo quanto emerso nel Forum delle strade laziali, presso il Vittoriano, che hanno dimostrato di non...

La strade dei vini e dell’Olio del Lazio, tornano indietro con il tempo e chiedono alla Regione Lazio una Federazione per farsi sentire. E’ questo quanto emerso nel Forum delle strade laziali, presso il Vittoriano, che hanno dimostrato di non avere idee innovative, alla presenza dell’assessore All’agricoltura Sonia Ricci.

E' stato il primo incontro ufficiale con l’Assessore Ricci nel quale queste si sono presentatae denunciando le criticità in cui cadono quotidianamente.

C'è stato il confronto tra iniziative e si è insistito sul fatto che le strade del Vino sono istituti turistici e che c’è carenza di figure che le portano avanti. Ci si è lamentati del fatto che Roma non consuma i vini del Lazio ed anche i prodotti del Lazio sono appena al cinque percento. Però, non si sono domandati il perché di questo mancato consumo di vino laziale nella capitale. Mentre in Toscana c’è la doppia carta dei vini a Roma e nel Lazio stesso questa manca, perché è mancata un’informazione sui vini del Lazio. E' mancata una seria programmazione dell’Arsial, che non ha una visione d’insieme del territorio. La valorizzazione del prodotto deve essere visto per intero, però l’eccellenza del vino deve fare da traino. L’esperienza di collaborazione con Colline Romane- il presidente Rotelli- delle strade dei Vini dei Castelli è stata molto positiva ecco perché il Territorio e il turismo possono andare a braccetto con tutti i suoi prodotti.

Ovviamente le strade del Vino non possono schierarsi contro le amministrazioni perché loro sono delle associazioni, con il privilegio di una legge regionale, ma non possono sostituirsi agli enti locali, con i quali invece debbono collaborare per creare quelle giuste sinergie per rilanciare i prodotti locali, considerato che l’agricoltura è un volano importante per il rilancio del territorio.

L’assessore Ricci ha rimandato al fatto che la Regione lazio sta attuando la politica della Concertazione e della Condivisione perché finalmente si torna a dialogare. “Io credo- ha aggiunto l’assessore Ricci- che non solo le strade del Vino e dei Sapori devono stare insieme trovare la forma migliore, perché la Regione vuole proposte ed idee e progetti efficaci ed efficenti, in collaborazione con l’Arsial che si sta rilanciando”. Ecco perché, secondo noi non serve un altro ente burocratico come la federazione delle strade, ma un Management che abbia una visione globale del Lazio e non più particolare in modo che si possa fare un discorso unico con una direzione unica e che magari guardi ai nuovi PSR del 2014 al 2020".

Tutto sommato, l’incontro è stato un primo apprroccio utile che non deve fermarsi solamente a questo, ma continuare a lavorare con schemi molto più liberi e con più fantasia, perché le strade del Vino devono trasformarsi in veri animatori turistici del loro comprensorio. Le strade del vino Sono State presentate da: Roberto Rotelli – Presidente della Strada del Vino dei Castelli Romani Maria Ernesta Berucci, direttrice Strada del Vino Cesanese Cristina Ciaffi – Presidente della Strada del Vino e dei prodotti tipici delle Terre Etrusco Romane, Lina Novelli – Presidente della Strada dell’Olio DOP Canino– Enrico Carletti – Presidente della Strada Terra del Vino Cesanese di Olevano Romano, Marco Carpineti – Strada del Vino della Provincia di Latina

Giancarlo Flavi

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