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Roma, proseguono i controlli antiborseggio dei carabinieri, altri 15 manolesta arrestati. I turisti le vittime più bersagliate

Non conosce sosta l’attività di contrasto al fenomeno dei borseggi ai danni di turisti da parte dei Carabinieri del Gruppo di Roma. Nelle ultime ore, altri 15 manolesta sono finiti in manette.

Non conosce sosta l’attività di contrasto al fenomeno dei borseggi ai danni di turisti da parte dei Carabinieri del Gruppo di Roma. Nelle ultime ore, altri 15 manolesta sono finiti in manette. Autobus e metro le mete preferite dai borseggiatori per compiere i loro furti, che sono state controllate da decine di pattuglie di militari dell’Arma. I primi a finire in manette sono stati tre cittadini romeni, due uomini di 41 e 58 anni ed una donna 57enne, tutti già noti alle forze dell’ordine, arrestati dai Carabinieri della Stazione Roma Vittorio Veneto, a bordo di un vagone della linea “A” della Metropolitana, all’altezza della fermata “Barberini”, subito dopo aver sfilato il portafogli ad un turista americano. Poco dopo, i Carabinieri della Stazione Quirinale, alla fermata della metropolitana “Spagna” hanno arrestato un cittadino romeno, 42enne, pizzicato dopo aver sfilato il portafogli dalla borsa di una turista straniera. I Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due cittadini romeni, di 42 e 44 anni, che a bordo del bus Atac, linea 64, all’altezza di piazza Venezia, hanno alleggerito del borsello contenente 100 euro, una 23enne italiana.

Infine è stata la volta di un 40enne, sempre cittadino romeno, fermato dai Carabinieri a bordo del bus 780, all’altezza di via Oderisi da Gubbio, dopo aver alleggerito del portafogli un 76enne. A seguire, i Carabinieri delle Compagnie Roma San Pietro e Roma Centro hanno arrestato altri 8 borseggiatori, di nazionalità algerina e romena, che avevano preso di mira le loro prede preferite: i turisti.

I quindici manolesta, arrestati dai Carabinieri, sono stati tutti trattenuti nelle celle di sicurezza delle varie caserme, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa del rito direttissimo. In tutti i casi, la refurtiva è stata recuperata dai militari dell’Arma e riconsegnata alle vittime.

ROMA – RICERCATO PER VIOLENZA SESSUALE, ARRESTATO DAI CARABINIERI.

Un cittadino originario della Sierra Leone di 40 anni, domiciliato a Lavinio, è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione Roma Viale Libia in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Roma, il 4 gennaio scorso con l’accusa di violenza sessuale.

Il provvedimento è scaturito a seguito di un controllo effettuato dai militari, per questioni inerenti il suo soggiorno in Italia, nella Banca Dati delle forze dell’ordine. L’uomo è ritenuto responsabile di ripetute violenze ai danni dell’ex moglie, una donna liberiana di 38 anni. Dopo la notifica del provvedimento, il cittadino straniero è stato associato al carcere di Regina Coeli, dove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

NOMENTANO, ACCOLTELLO’ UN BARISTA CHE LO SCOPRI’ A RUBARE. ARRESTATO DAI CARABINIERI DOPO CIRCA 10 GIORNI DI INDAGINI

Era il 26 settembre scorso, quando un ragazzo romano di 33 anni, con qualche piccolo precedente, entrò in una sala slot di un bar di via Nomentana per tentare la fortuna. Si sedette ad una delle tante “macchinette” dove qualcuno aveva lasciato incustodito un cellulare.

Senza pensarci tanto, se lo infilò in tasca tentando, poi, di allontanarsi senza dare nell’occhio. Il titolare del bar, un 26enne originario di Bari ma da tempo residente a Sant’Angelo Romano, si accorse del furto e lo inseguì in strada: dopo una breve colluttazione, il cellulare venne recuperato e il ladruncolo cacciato in malo modo. L’onta subìta andava lavata, così il 33enne decise, poco dopo, di tornare nel locale, stavolta spalleggiato da un complice, ingaggiando una furiosa lite con il 26enne “impiccione”.

I pochi istanti ripresi dalle telecamere a circuito chiuso del locale hanno mostrato la fredda determinazione con la quale il 33enne, dopo aver impugnato un coltello, colpì più volte all’addome il proprietario dalla sala slot per poi darsi alla fuga. La vittima fu trasportata all’Umberto I e sottoposta d’urgenza a una serie di interventi chirurgici per tentare di arginare la grave emorragia interna provocata dai fendenti.

Le indagini dei Carabinieri della Stazione Roma Città Giardino e del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Montesacro, scattate subito dopo i fatti, hanno permesso in poco tempo di raccogliere un quadro indiziario grave e concorde nei confronti del colpevole dell’accoltellamento che, nel frattempo, si era rifugiato in una struttura di recupero per emarginati nell’hinterland della Capitale per evitare, a sua volta, ritorsioni da parte di parenti e amici del ferito.

Colpito da un’ordinanza di cattura emessa dalla Procura della Repubblica di Roma, il ragazzo dovrà ora rispondere di tentato omicidio aggravato in concorso e porto abusivo di armi. Le indagini dei Carabinieri sono ancora in corso per identificare l’altro soggetto che ha partecipato alla spedizione punitiva. La vittima è tuttora ricoverata in ospedale in gravi condizioni, anche se non in pericolo di vita.

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