Roma, Spilabotte (pd): Jobs Act buona legge che amplia garanzie, non condivido atteggiamento minoranza pd

Al Senato sul Jobs Act è stato svolto un lungo e proficuo lavoro di collaborazione e di mediazione. Il risultato è una buona legge che allarga gli ammortizzatori sociali, istituisce le politiche attive e i servizi per l'impiego, attribuisce centralità al contratto a tempo indeterminato.

Ora l'emendamento del governo presentato dal Pd alla Camera stabilisce che i nodi ancora da sciogliere sulle fattispecie di licenziamento disciplinare suscettibili di reintegro saranno affrontati nei decreti attuativi e che i controlli saranno effettuati solo sugli impianti e sugli strumenti. Il contrasto al fenomeno delle dimissioni in bianco era già invece delegato esplicitamente al governo. Credo che si sia raggiunto un buon punto di equilibrio e che sia necessario sgomberare il campo dalle dispute politiche per arrivare ad un'approvazione rapida del Jobs Act e alla sua entrata in vigore il 1 gennaio 2015". Lo dice la senatrice del Pd Maria Spilabotte, vicepresidente della Commissione Lavoro. In merito al comportamento della minoranza di abbandonare l'aula, la Senatrice Spilabotte è esplicita: "E' una legge progressista che l'Italia attende da tempo e gli emendamenti approvati alla Camera hanno migliorato in modo sostanziale il testo, ampliando i diritti. I giovani non possono più aspettare: hanno diritto ad un contratto a tempo indeterminato per programmare il proprio futuro. Per questo non condivido il comportamento della minoranza Pd a Montecitorio: non partecipando al voto ha di fatto messo a rischio l'esito finale, senza riuscire peraltro a dare il necessario rilievo alle importanti modifiche ottenute".