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San Cesareo, Zingaretti ai sindaci annuncia investimenti per l’ospedale dei castelli, no per Colleferro e Palestrina

Dall’incontro dei sindaci dei castelli e delle zone a Sud di Roma con il Presidente della Regione per parlare dei fondi Europei, Zingaretti si lascia scappare una frase sugli ospedali ed annuncia che: "i prossimi investimenti in fatto di sanità...

Dall’incontro dei sindaci dei castelli e delle zone a Sud di Roma con il Presidente della Regione per parlare dei fondi Europei, Zingaretti si lascia scappare una frase sugli ospedali ed annuncia che: "i prossimi investimenti in fatto di sanità andranno tutti a favore dell’Ospedale dei Castelli".

Leggendo tra le righe di questa dichiarazione si capisce che sia l’ospedale di Colleferro che quello di Palestrina non dureranno molto, nonostante la lotta che si è innescata tra i due comuni per il trasferimento dei reparti di Ginecologia, Neonatologia e Pediatria perché stando ai dati del 2015, anche Palestrina non avrebbe raggiunto la soglia delle 1000 nascite per cui si avvalora l’ipotesi che questi reparti saranno ulteriormente trasferiti, magari al Casilino o Tor Vergata. Certamente, per il momento sono solo ipotesi che però possono concretizzarsi da qui a qualche anno visti gli enormi costi di gestione degli ospedali.

Forse anche per questo motivo i nuovi reparti dell'ospedale di Colleferro, inaugurati dallo stesso Zingaretti nel Maggio 2015 in piena campagna elettorale pro Sanna, da tre mesi sono stati ultimati dalla societa SOIM srl, ma i lavori non sono stati pagati. I lavoratori sono scesi in piazza, ma i reparti ancora restano chiusi o meglio non operativi.

Ma veniamo alla riunione convocata presso il Teatro di San Cesareo nella giornata di lunedì 29 Febbraio, per conoscere i nuovi bandi e quindi la programmazione dei fondi Europei per cogliere le opportunità finanziare per far crescere il Lazio, visto che in cinque anni fino al 2020 il Lazio è riuscito ad ottenere oltre 3 miliardi di euro da spendere in diversi progetti, di cui circa 800 milioni solamente per l’agricoltura, come ha illustrato il nuovo assessore Hausmann, un tecnico del settore, che ha illustrato con dovizia di particolari le immense opportunità che si offrono a questa categoria, sia ai privati e sia ai comuni. 186 milioni di euro nella sola provincia di Roma, esclusa la Capitale, per finanziare 6678 progetti, oltre 2,4 miliardi di euro di debiti pagati dalla regione a enti locali e Asl, di cui 1,9 miliardi nella provincia di Roma e 568 milioni alle Asl Rm F-G-H. Finanziamenti arrivati direttamente dal fondo europeo per cui la Regione è riuscita, nella vecchia programmazione, a spendere tutti gli oltre 2 miliardi di euro concessi. Per quel che riguarda la ripartizione dei 186 milioni all'Area Metropolitana della Capitale: 36 milioni sono arrivati dal fondo sviluppo sociale, per finanziare 439 progetti, 54 milioni dal piano sviluppo rurale, per 5172 progetti e 96 milioni dal fondo europeo di sviluppo regionale, serviti per finanziare 1067 progetti. Di questi ultimi 42 milioni sono serviti per interventi Plus, piano locale urbano di sviluppo, divisi tra 7 comuni per un totale di 36 interventi. A questi fondi la Regione, sempre per la provincia di Roma, tra il 2013 e il 2015 a stanziato 2,35 miliardi di euro a cui vanno aggiunti 4,2 miliardi di euro per le Asl di competenza (F-G-H).

Altro intervento molto qualificato e pacato quello dell’Assessore Fabiani che ha illustrato come poter intervenire per raccogliere fondi dall’Europa per i lavori pubblici.

“Inoltre, - ha poi aggiunto Zingaretti - che per il 2015 saranno emessi entro giugno bandi per 450 milioni di Euro sulla nuova programmazione 14/20 in modo da trasferire in termini di risorse e opportunità, è uno degli obiettivi ai quali abbiamo lavorato con più impegno in questi anni. L’Europa è la più grande occasione di rigenerazione del Lazio e l’orizzonte naturale per cambiare la nostra Regione. La scelta di ricollegare il Lazio in Europa ci ha spinto in maniera determinante a cambiare e per questo è giusto che i comuni facciano squadra per ottenere i fondi. Da soli non si va da nessuna parte. Ci vuole la costituzione di una cabina di regia che coordini il lavoro di tutti i settori amministrativi della regione Lazio sull’utilizzo delle risorse e la creazione di un ufficio Europa rappresenta la prima grande innovazione che abbiamo portato nel Lazio”.

Poi è stata sciorinata tutta una sequela di milioni sui vari capitoli a cominciare dai 60 milioni per i Gal; per l’Efficentamento Energetico 15mld, per le imprese e 13,2 per gli enti locali. 52 milioni all’Istruzione e alla Formazione e 4,7 milioni per favorire il reinserimento nel mondo del Lavoro in modo di occupare 2000 persone e 10 milioni nel Lazio per Cinema. Insomma, ci sono grandissime opportunità e bisogna essere pronti con proggetti. In sala gli assessori Fabio Refrigeri e Mauro Buschini, il presidente del Consiglio regionale Daniele Leodori nonché i presidenti di commissione Rodolfo Lena (Sanità) Piero Petrassi (Affari comunitari), il Consigliere Regionale Simone Lupi, il Sen. Astorre, l’on. Carella e una quarantina di sindaci. Le autorità regionali, sono state ricevute dal Sindaco di San Cesareo Panzironi che ha ringraziato Zingaretti per aver scelto la sua città per questo incontro. Durante il dibattito sono intervenuti i sindaci di Zagarolo, Rocca di Papa e Bellegra.

Giancarlo Flavi

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