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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Roma

Società, il Cannabis Social Club LapianTiamo riceve dai Radicali 15 barattolini di marijuana

E' stata una protesta civile ma molto significativa quella di Rita Bernardini, segretaria dei Radicali Italiani, che lo scorso gennaio ha consegnato all'Associazione No Profit LapianTiamo 120 grammi di cannabis da lei personalmente prodotti e...

E' stata una protesta civile ma molto significativa quella di Rita Bernardini, segretaria dei Radicali Italiani, che lo scorso gennaio ha consegnato all'Associazione No Profit LapianTiamo 120 grammi di cannabis da lei personalmente prodotti e sistemati in 15 barattoli, dopo aver coltivato nel suo terrazzo 11 piante di marijuana.

L'ex deputata ha definito il suo gesto una "disobbedienza civile", con cui ha voluto contestare il fatto che in Italia, mentre curarsi con la cannabis terapeutica è consentito, in realtà è molto difficile - se non impossibile - accedere a questo tipo di terapia, soprattutto per i costi altissimi: un grammo di cannabis può arrivare infatti a costare 40 euro.

Oltre ad aver commesso il grave reato, l'onorevole Bernardini si è anche autodenunciata alla Procura della Repubblica di Foggia, consegnando addirittura il filmato dell'operazione.

L'Associazione LapianTiamo ha sede in Puglia, dove due ragazzi malati di sclerosi multipla, Andrea Trisciuoglio e Lucia Spiri, con il supporto di alcune istituzioni del posto e del presidente regionale Nichi Vendola, hanno dato vita al primo Cannabis Social Club in Italia: l'obiettivo è quello di promuovere, informare e sensibilizzare sull'uso terapeutico della cannabis, incentivando anche la ricerca, per fare in modo che i farmaci a base di cannabinoidi siano più accessibili a tutti i pazienti che ne possono trarre beneficio.

Mentre la Regione Puglia si è appena allineata con altre regioni italiane attraverso l'approvazione da parte del cosiglio regionale dell'uso di farmaci a base di cannabonoidi, anche a livello nazionale si è appena discusso il disegno di legge presentato dall'esponente del Pd Luigi Manconi, che ha proposto in Senato di riformare l'uso e la somministrazione della cannabis, rendendola accessibile soprattutto attraverso l'agevolazione della sua produzione e prescrizione medica. In questa occasione, anche la senatrice nella circoscrizione Lazio Maria Spilabotte ha votato a favore del ddl Manconi, sostenendo la sua totale approvazione perchè in tutta Italia sia possibile curarsi con la marijuana medica, indipendentemente dalla regione di residenza.

L'obiettivo delle istituzioni favorevoli è quello di rendere l'uso della cannabis terapeutica più raggiungibile dai pazienti e meno costoso. I farmaci attualmente disponibili sono importati dall'estero, un fattore che rende l'accesso alla terapia ancora più difficoltoso e oneroso. Ma si tratta di un paradosso tutto italiano, dal momento che la coltivazione della marijuana, quella ad esempio con semi di canapa di tipo femminizzato, è estremamente semplice, produttiva ed economica. Ecco perchè il mercato illegale può sostenere prezzi molto più bassi e molti malati sono costretti a scegliere la strada dell'illegalità per potersi curare.

Rita Bernardini, dopo il suo gesto, ha dovuto informare il suo legale di fiducia per poter eventualmente difendersi da un'accusa penale, come prevede la legge italiana. La Senatrice ha comunque dichiarato che, nel caso in cui non la dovessero arrestare, continuerà a produrre cannabis privatamente per aiutare i malati che non riescono ad accedere a ciò che è - di fatto - un farmaco riconosciuto.

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