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Giovedì, 18 Aprile 2024
Roma

Spazio, ancora un successo per il lanciatore VEGA. Perfetta la missione dello shuttle europeo

L'Europa ha compiuto un altro fondamentale passo in avanti verso un accesso pienamente autonomo ed indipendente allo Spazio. Alle 14.40 (ora italiana) di mercoledì, 11 febbraio, con 40 minuti di ritardo sul previsto a causa di un

L'Europa ha compiuto un altro fondamentale passo in avanti verso un accesso pienamente autonomo ed indipendente allo Spazio. Alle 14.40 (ora italiana) di mercoledì, 11 febbraio, con 40 minuti di ritardo sul previsto a causa di un

controllo sulle rilevazioni di telemetria da Terra, il vettore leggero dell'ESA VEGA costruito quasi interamnete nello stabilimento di Colleferro ha portato in orbita il modulo di rientro sperimentale europeo IXV (Intermediate eXperimental Vehicle), che ha regolarmente compiuto la sua missione nei tempi previsti, rientrando dall'orbita con uno splashdown nell'Oceano Pacifico esattamente un'ora e 38 minuti dopo il lift off.

"Si tratta di una missione storica, sia per l’ Italia che per l’ESA - ha dichiarato il presidente dell'ASI Roberto Battiston - Per la prima volta - aggiunge - un velivolo europeo rientra nell’atmosfera terrestre: un primo passo verso lo sviluppo di future navicelle per il volo orbitale e suborbitale, che vede l’Italia al primo posto in Europa grazie ai contributi del sistema della ricerca (CIRA a Capua) e dell’industria nazionale (TAS-I a Torino)".

I dati raccolti dal modulo saranno fondamentali per la progettazione e realizzazione dei futuri sistemi di rientro, ma anche per lo svolgimento di diverse attività nello spazio 'vicino', come ad esempio il recupero di detriti oppure il trasporto di rifornimenti e astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale.

La missione è durata in tutto 1 ora e 38 minuti: Vega ha portato in orbita la capsula fino a 320 chilometri di quota, inserendola nella sua traiettoria suborbitale. Subito IXV è salito fino a 413 km, per poi cominciare a scendere verso la Terra raggiungendo la velocità di massima 7,5 chilometri al secondo all'ingresso in atmosfera.

Il count-down era stato sospeso a 4 minuti dal lancio ed è ripreso al termine dei controlli menzionati sulla telemetria. Dopo di che tutto il volo di VEGA - il quarto della sua giovanissima vita - e tutta la missione del cosiddetto 'mini-shuttle' europeo, IXV - seguita in diretta alla base di lancio di Kourou, al CIRA, alla facoltà di Ingegneria Aerospaziale della Sapienza di Roma e alla sede di ALTEC a Torino - si è svolta in modo assolutamente nominale.

A bordo del lanciatore europeo Vega il veicolo sperimentale di rientro (in foto) IXV (Intermediate eXperimental Vehicle) intraprende la sua missione: raggiungerà una altitudine di 320 km, dove verrà inserito sulla sua traiettoria suborbitale. Dopo essere partito dalla base di Kourou (Guyana francese), IXV salirà fino a 412 km di altitudine, per poi iniziare il rientro verso la Terra, effettuando alcune manovre che permetteranno di ridurre la propria velocità da ipersonica a supersonica, fino all’apertura dei paracadute a circa 30 km di altitudine. La missione, che durerà in totale un’ora e quaranta minuti circa, si concluderà con lo splash-down nell’Oceano Pacifico: il Descent System di IXV prevede 3 paracadute (supersonico, subsonico e principale) che hanno la funzione di decelerare e stabilizzare il veicolo attraverso i regimi di flusso supersonico, transonico e subsonico, e garantirne il corretto assetto e velocità (pari a 6 m/s) al momento dello splash down. IXV resterà sulla superficie marina grazie a quattro galleggianti e verrà messo in sicurezza da una nave di recupero appositamente attrezzata.

Il progetto IXV è gestito dall’Agenzia Spaziale Europea e l’Italia, attraverso l’Agenzia Spaziale Italiana, partecipa come principale contributore. - Fonte Dire.it
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