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Valle del Sacco, in arrivo altri 6 anni di bonifica dai veleni

Cittadini, associazioni e istituzioni locali  in questi anni hanno preso coscienza di quanto sia necessario prendersi cura del proprio territorio condividendo una stessa  e chiara visione del futuro della Valle del Sacco.

Cittadini, associazioni e istituzioni locali in questi anni hanno preso coscienza di quanto sia necessario prendersi cura del proprio territorio condividendo una stessa e chiara visione del futuro della Valle del Sacco.

L’obiettivo è partire dalla bonifica e dal recupero ambientale per creare sviluppo, lavoro e benessere . I semi gettati nel 2010 con il Tavolo Fondamenti e poi tramutati nel "Masterplan" e in ultimo nella "Proposta di Legge Popolare" della LIP hanno dato i frutti sperati.

Queste le dichiarazioni di Daniela Bianchi, consigliera del gruppo “Per il Lazio” intervenuta al convegno “La Valle del Sacco: ieri, oggi, domani” svoltosi a Patrica (FR) e organizzato dal gruppo di lavoro “Incontriamoci”.

-Oggi, grazie anche al continuo presidio di associazioni, siamo riusciti a portare la bonifica della Valle del Sacco nella nuova programmazione 2014-2020. Ora siamo in attesa dell’esito del ricorso al Tar sul declassamento da Sin a Sir dell’area che arriverà nelle prossime settimane. Una volta conosciuto il pronunciamento, potremmo annunciare le azioni concrete della Regione che in queste settimane stiamo studiando con i vari Assessorati. In questo processo nessuno sarà escluso. Verranno chiamati a dare il loro contributo le istituzioni locali, le associazioni e i comitati di cittadini, che avranno l'occasione di passare dalla semplice protesta alla proposta, esprimendosi direttamente sui progetti avanzati.

-Non vogliamo più parlare di semplice emergenza – conclude la Consigliera- non perché l’emergenza sia realmente finita, ma perché dopo 30 anni abbiamo bisogno di entrare in una nuova fase. Quella della programmazione, per realizzare entro pochi anni, interventi capaci di ridare un futuro agli agricoltori che hanno perso tutto, ai giovani che vogliono scappare e agli operai di fabbriche oggi chiuse.

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