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Valmontone, ancora del marcio sulla vicenda Chialastri. Il parere del legale non fu preso in considerazione

Torna alla ribalta la vicenda Chialastri. La storia lunga oltre 10 anni  che negli ultimi tempi è tornata alla ribalta delle cronache dopo che il comune ha riconosciuto un maxi indennizzo di oltre 260 mila euro all’ex comandante dei Vigili urbani...

Torna alla ribalta la vicenda Chialastri. La storia lunga oltre 10 anni che negli ultimi tempi è tornata alla ribalta delle cronache dopo che il comune ha riconosciuto un maxi indennizzo di oltre 260 mila euro all’ex comandante dei Vigili urbani Paolo Chialastri.

Questa volta il consigliere di opposizione Piero Attiani, dopo un duro lavoro certosino, fa emergere un altro tassello molto importante e lo rende pubblico tramite il suo profilo face book nel quale scrive: “Non sappiamo se siamo arrivati all’ultima puntata di questa vicenda amministrativa, ma certamente più passa il tempo e più essa ci sorprende (in negativo purtroppo!). L’ultimo capitolo di questa storia lo abbiamo appreso solo da pochi giorni, e per farlo siamo dovuti ricorrere addirittura ai Carabinieri visto che l’accesso agli atti ci era stato inizialmente negato. Dopo che il Consiglio Comunale ha approvato nel gennaio scorso un atto transattivo tra l'Amministrazione e il dipendente Paolo Chialastri relativo al contenzioso instauratosi tra le parti, e che, essenzialmente, prevedeva l’erogazione in favore dello stesso Chialastri della somma di €. 261.053,76 a fronte di una richiesta iniziale di €. 387.000,00. Più volte abbiamo espresso tutte le nostre riserve e i nostri dubbi sulla bontà di quella transazione, arrivando il 30 aprile scorso a presentare in Consiglio Comunale una proposta di revoca per quell’atto ritenuto sbagliato e dannoso per l’Ente. Le maggiori critiche mosse partivano dalla considerazione che il Consiglio Comunale era arrivato alla decisione della transazione senza avvalersi né di un preventivo parere legale, né di una valutazione tecnica sull’ammontare dell’eventuale risarcimento, la cui necessità era stata segnalata anche dal Collegio dei Revisori dei Conti e suggerita dalla complessità della afferente lite in sede giudiziale. A nostro avviso quindi, non ponderando bene il rapporto benefici/costi della transazione, l’amministrazione comunale ha di fatto prodotto l’effetto di un ingiusto vantaggio economico concesso al Sig. Chialastri e di conseguenza un rilevante danno erariale all’Ente. Ebbene ora siamo venuti a conoscenza che in realtà il parere legale c’era! Lo aveva rilasciato l’avv. Adriano Perica, legale dell’Ente nel contenzioso con il Sig. Chialastri, su richiesta dell’allora Segretario Generale Dott.ssa Fusco. Nel parere l’avv. Perica ha espresso un orientamento contrario a perseguire la strada della transazione nei termini proposti dall’amministrazione a chiusura del contenzioso. Dell’esistenza di questo fondamentale documento il Consiglio Comunale non è mai stato informato. Lo stesso, infatti, non era assolutamente presente negli atti messi a disposizione per l’adunanza del 28/01/2015, e conseguentemente quindi, sul punto in questione, il giudizio e la volontà espressa dai consiglieri comunali non ha potuto tenere conto di un aspetto tanto importante. Quanto avvenuto è molto grave ed è indicativo dell’idea di governo della Città che ha in mente l’amministrazione guidata dal sindaco Latini. In un momento storico dove le istituzioni pubbliche sono sempre più screditate da fenomeni di illegalità e corruzione diffusa, la trasparenza è l’unico valore irrinunciabile se si vuole amministrare la cosa pubblica nell’interesse del cittadino! Di tutto questo abbiamo informato il Prefetto di Roma, On. Gabrielli, e ci attiveremo con tutti gli strumenti a nostra disposizione per far si che l’utilizzo delle risorse pubbliche, fatto dalle tasse pagate dai cittadini, venga gestito dall’amminist

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