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Cronaca

Salva Roma ter., il si della Camera. Ora nelle mani del Senato

Con un voto di fiducia passa alla Camera il Salva Roma ter. Dopo essere stato bloccato in mattinata dall'assenza del numero legale, il decreto è riuscito a ottenere 279 si, un contrario e un astenuto, solo in tarda serata. Fuori dalla Camera al...

Con un voto di fiducia passa alla Camera il Salva Roma ter. Dopo essere stato bloccato in mattinata dall'assenza del numero legale, il decreto è riuscito a ottenere 279 si, un contrario e un astenuto, solo in tarda serata.

Fuori dalla Camera al terzo tentativo, adesso passerà nelle mani del Senato. La conversione in legge è programmata per il prossimo 5 maggio. Il pacchetto di leggi, che ha scatenato accese polemiche, si regge sostanzialmente su due pilastri: l'introduzione della Tasi (Tassa sui servizi indivisibili) e Tari (Tariffa sui rifiuti), all'interno dell'architettura sulla finanza locale che parte dall'introduzione della Iuc, l'Imposta unica comunale; e le misure per il ripristino dell'equilibrio finanziario del bilancio di Roma.

Tira un sospiro di sollievo il Sindaco Marino, che commenta così l'approvazione del decreto: «Il voto di fiducia di oggi della Camera al decreto enti locali è un segnale importante che rafforza il piano di risanamento dei conti del Campidoglio. Si tratta di un provvedimento che non trasferisce risorse alla Capitale ma offre strumenti normativi che ci consentiranno di portare avanti un percorso virtuoso fatto di trasparenza amministrativa e contabile. Un percorso che mancava da anni. Ringrazio tutti i deputati per il prezioso lavoro che hanno svolto fino ad oggi, ora attendiamo fiduciosi l’esito del passaggio del provvedimento in Senato».

L'articolo di Diana Romersi

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