San Cesareo, molti adulti e bambini dicono no ai forni crematori con un corteo
“Abbiamo costituito il comitato: tutela del cittadino di San Cesareo - ci spiega Tiziana Bernardini - questa manifestazione è iniziata circa un mese fa, abbiamo fatto prima di tutto una raccolta firma perché siamo venuti a conoscenza che qui a San...
“Abbiamo costituito il comitato: tutela del cittadino di San Cesareo - ci spiega Tiziana Bernardini - questa manifestazione è iniziata circa un mese fa, abbiamo fatto prima di tutto una raccolta firma perché siamo venuti a conoscenza che qui a San Cesareo vogliono fare questo forno crematorio”.
Giovedì 7 aprile, davanti al municipio, si è ritrovata tutta la cittadinanza di San Cesareo per manifestare contro questa decisione, al capo del quale c’erano i bambini, protagonisti del corteo. Loro l’hanno guidata fino sulla via Casilina, che è stata bloccata per alcuni minuti, per poi tornare di nuovo al municipio chiedendo a gran voce la partecipazione del sindaco.
“No ai forni crematori” è stato il grido di battaglia: “no” per le tossine, “no” per i fumi cancerogeni, “no” per la salute dei bambini. Ma la rabbia dei cittadini è data anche dal fatto che: “il comune non ha avvisato la cittadinanza di questo provvedimento, tutti i consiglieri comunali hanno votato questa delibera, anche se molti di loro dicono che non ne erano a conoscenza” interviene ancora la Bernardini, “abbiamo sentito gli esperti, abbiamo sentito tutti i pareri e il forno è altamente nocivo per la salute umana”.
Tutto ciò non riguarda solo il comune di San Cesareo, vi prende parte anche Rocca Priora, dove si è svoltala manifestazione il mercoledì 6 aprile, che per prima si è accorta del problema.
Gavina Fantasia, che fa parte del comitato del forno crematorio di Rocca Priora e rappresenta il gruppo delle mamme creattine che hanno organizzato il giorno prima, ha dichiarato: “Le prime avvisaglie ci sono state i primi di ottobre, ma la cosa non è stata presa in grande considerazione poiché nessuna forza politica dell’opposizione ne ha dato rilevanza. Il 26 gennaio c’è stato un consiglio comunale molto partecipato dalla cittadinanza dove si è discusso di questa delibera che avrebbe dato il via all’iter per l’impianto crematorio industriale, da qui si è iniziato a manifestare. Ultimo il corteo di ieri”.
Fantasia spiega ancora che il sodalizio con San Cesareo è avvenuto poiché anche se Rocca Priora dovesse ritirare la delibera, il forno crematorio di San Cesareo, posto nel suo cimitero, sarebbe comunque al confine tra i 2 paesi.
La differenza è comunque sostanziale: “qui sono abbastanza avanti, infatti, da come ho capito. L’iter è iniziato nel 2007 in maniera molto silenziosa e quando i cittadini, sulla scia di Rocca Priora, si sono accorti del fatto, hanno iniziato a mobilitarsi” afferma la Fantasia.
La fabbrica, infatti, è già stata creata e aspetta, supina, nel cimitero di San Cesareo, un’inaugurazione che dovrebbe avvenire a fine mese o a inizio aprile.
Sabrina Giusti (foto e servizio)