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Cronaca San Giorgio a Liri

San Giorgio a Liri, sequestrato il capannone incendiato: la Procura vuol vederci chiaro

Il violento incendio scoppiato venerdì pomeriggio ha distrutto l'intero stabile con danni che superano il mezzo milione di euro. Ciacciarelli scrive all'Arpa per sollecitare i rilievi dell'aria

L'incendio devastante che si è sviluppato all'interno di una fabbrica di pellami a San Giorgio a Liri sarà oggetto di una delicata indagine aperta dalla Procura di Cassino. Il magistrato Alfredo Mattei ha disposto il sequestro dell'intera area ed affidato ai Vigili del Fuoco il compito di effettuare una prima ricognizione per capire la natura del rogo. Non viene esclusa nessuna ipotesi anche quella dell'atto doloso. I danni ammontano ad oltre mezzo milione di euro. Quello che il sostituto procuratore intende capire è l'incendio di via Petrosa possa avere delle assonanze con gli altri due che lo scorso mese di settembre hanno distrutto Legnisud Italia a Cassino e la Eureka di Piedimonte San Germano

I dati ambientali

“Abbiamo già allertato l’Arpa Lazio per le rilevazioni dell’aria dopo il vasto incendio divampato poco fa  a San Giorgio a Liri. In questi momenti è importante avere sangue freddo ed agire tempestivamente - lo ha detto, in una nota, il consigliere regionale del Lazio Pasquale Ciacciarelli della Lega -. Le fiamme avrebbero coinvolto uno dei capannoni della zona industriale. Sull’origine dell’incendio ancora non si hanno certezze. Preoccupa la grande nube nera che ne è derivata; per questi motivi mi sono attivato subito coinvolgendo l’Arpa per le rilevazioni del caso.”

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