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La sentenza del tribunale / San Giovanni Incarico

Sg Incarico, contenzioso casa famiglia: il Comune non deve dare 53 mila euro all’Unione Antica terra di lavoro

Scatta la sentenza del tribunale di Cassino a favore dell’amministrazione comunale di San Giovanni Incarico. Il sindaco Fallone: “Sconfessato chi ha tentato di metterci in difficoltà con incerti grovigli amministrativi costruiti ad arte”

Il tribunale di Cassino, con sentenza numero 261/2022, ha stabilito che il Comune di San Giovanni Incarico non dovrà versare 53 mila euro all’Unione Antica terra di lavoro per il servizio di assistenza minori in casa famiglia.

Si chiude così il contenzioso aperto nel 2017, dopo l’insediamento dell’amministrazione guidata dal sindaco Paolo Fallone, soddisfatto dell’accoglimento della tesi della nullità del rapporto contrattuale per via della sua mancata sottoscrizione per iscritto e dell’assenza di un valido impegno di spesa.

Da qui l’annullamento del decreto ingiuntivo, emesso su ricorso dell’Unione dei comuni, che obbligava il Comune al pagamento della differenza tra quanto versato nel dicembre 2009 senza titolo giustificativo (79.400 euro) e quanto restituitogli (26.962 euro). In caso contrario il bilancio comunale sarebbe stato messo a dura prova.  

Fallone: “Sconfessato chi ha tentato di metterci in difficoltà”

“Questa sentenza - dichiara il sindaco Fallone - conferma ancora una volta di aver operato correttamente tutelando le casse del nostro Comune, una posizione condivisa da tutti gli amministratori. Una squadra davvero coesa che non si è mai tirata indietro di fronte alle tante problematiche, raggiungendo numerosi obiettivi”.

“Chi ha tentato di metterci in difficoltà, con incerti grovigli amministrativi costruiti ad arte, oggi viene sconfessato - aggiunge poi - La sentenza conferma, infatti, la correttezza del nostro agire nella gestione della cosa pubblica. I riscontri certificati e, pertanto inconfutabili, hanno determinato il rigetto da parte del giudice della richiesta dell’allora rappresentante legale dell’Unione di Comuni di ben 53mila euro non dovuti perché compensati da somme già versate”.

“Una vittoria e una grande soddisfazione ottenuta grazie al supporto del nostro legale l’avvocato Ruggero Mollo, che ringrazio a nome dell’Amministrazione - conclude - Questa sentenza chiude, definitivamente, una sgradevole vicenda messa in campo per creare un dissesto finanziario, forse propedeutico a mandarci tutti a casa. Noi però siamo ancora qui forti di essere sempre a servizio di tutti, amministrando e tutelando con diligenza i soldi dei cittadini”.

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