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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

San Giovanni Incarico, impiegata delle poste truffava gli anziani sugli interessi dei buoni per oltre 600.000 euro

Ingegnosa truffa messa a punto da un’infedele impiegata postale di 51 anni di San Giovanni Incarico, nei confronti delle ignare vecchiette del paese. Alla scadenza dei Buoni Fruttiferi Postali, ancora in lire, l’impiegata chiamava le vecchie...

Ingegnosa truffa messa a punto da un’infedele impiegata postale di 51 anni di San Giovanni Incarico, nei confronti delle ignare vecchiette del paese. Alla scadenza dei Buoni Fruttiferi Postali, ancora in lire, l’impiegata chiamava le vecchie signore del paese per la riconversione

in euro e le truffava. Un buono di un milione di lire al momento della riscossione aveva fruttato 7.000 euro. 3.500 li dava contanti o li reinvestiva per l’anziana donna in altri buoni Fruttiferi. Con gli altri 3.500 apriva un libretto a none della donna, ma sua insaputa, e con il passare del tempo lo li prosciugava.

Una truffa non facile da scoprire, ma grazie al Manager Valerio Coppotelli, presente alla Conferenza Stampa di questa mattina, insieme al Commissario Capo Dott.ssa Giulia Martucci ed alla responsabile Telecomunicazioni della Ciociaria la Dott.ssa Tiziana Belli, che hanno illustrato la tecnica della truffa.

Al momento sono a conoscenza di una quindicina di casi e di circa 600,000 euro la cifra truffata e si sta accertando se nel giro sono coinvolte altre persone. Sta di fatto che questa mattina per l’impiegata postale sono scattati gli arresti domiciliari con l'accusa di truffa aggravata e peculato e la perquisizione in casa, che a detta degli investigatori è stata molto fruttuosa.

Il tutto sarebbe scaturito da una lettera anonima scritta da un figlio di una signora che si sarebbe accorto della truffa perpetratale. Le indagini partite dal Giugno 2014, al momento hanno dato l’esito che vi abbiamo appena raccontato. La donna faceva la vita da nababbo e più volte l'anno si recava in America. Aveva acquistato case al mare ed altri beni. Insomma, stava destando sospetti a più non posso.

Oltre 600 mila euro le somme intascate dalla abile cinquantenne per la quale oggi sono scattate le manette mettendo fine alla deplorevole attività che ha ingannato diverse famiglie locali che potranno ora recuperare quanto indebitamente sottratto dalle Poste Italiane e gli operatori questa mattina sono stati chiari, nessuno perderà un centesimo, si deve verificare se sono solamente questi i casi accertati o ve ne sono altri. Pensate, che la donna riusciva a far sparire da un minimo di 2.000 Euro ad un massimo di 80.000 euro alla volta.

Un particolare ringraziamento è stato rivolto al pubblico Ministero del Tribunale di Cassino e al Gip dottoressa Perna, che hanno messo la restrizione dell’impiegata postale, mentre le indagini, sono solo all’inizio. Sul posto c’è la Polizia delle Comunicazioni, che sta volgendo le indagine e non si escludono altre sorprese.

Giancarlo Flavi

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